:

Qual è un dolce tipico toscano natalizio?

Danny Pellegrini
Danny Pellegrini
2025-08-02 10:29:38
Numero di risposte : 17
0
In Toscana, per Natale, i dolci più attesi sono i ricciarelli, i cantucci e il panforte. Sono dolci dai sapori antichi di spezie, frutta secca e canditi, ben lontani dai sapori zuccherosi e burrosi a cui siamo abituati oggi. Fra tutti, i cantucci sono quelli che si possono trovare facilmente anche tutto il resto dell’anno, ma assieme agli altri, rappresentano le festività natalizie della tradizione. I ricciarelli sono una ricetta originale senese – non a caso i Ricciarelli di Siena sono il primo dolce italiano ad aver ricevuto dall’Unione Europea il marchio IGP. Anche il panforte è una gloria della gastronomia senese – il Panforte di Siena è anch’esso IGP. La sua ricetta risale più o meno all’anno Mille: questo dolce nasce come una sorta di focaccia, fatta di sola acqua e farina con l’aggiunta di miele, frutta secca, frutta candita e spezie. Inutile dire che il suo gusto riporti indietro nei secoli, oltre a simboleggiare il Natale e le feste in famiglia.
Edilio Vitale
Edilio Vitale
2025-08-02 10:17:29
Numero di risposte : 13
0
Durante il periodo natalizio in Italia si consumano diversi dolci tipici tra cui i più famosi sono sicuramente panettone, pandoro e torrone. Ogni regione d'Italia ha le sue peculiarità e anche la Toscana, con la sua antica tradizione gastronomica, non fa eccezione. Il Granducato offre infatti molte delizie da gustare a Natale: ecco le specialità.
Carla Morelli
Carla Morelli
2025-08-02 09:59:30
Numero di risposte : 14
0
Il Panforte è certamente quello più conosciuto, la sua origine è intorno all’anno mille, quando a Siena arrivò il pepe. Quindi comparve il Panpepato, dal quale, si dice, nasca il Panforte. Il Panforte è fortemente legato alla storia di Siena, quando nel 1260 nella battaglia di Montaperti tra Siena e Firenze, le forze senesi furono rifocillate con il Panpepato dalla forma rotonda per essere portato meglio nelle loro sacche. Ci furono varie versioni successive del Panpepato, avvicinandolo a quello che conosciamo, per renderlo più delicato, eliminando il pepe e arricchendolo con i canditi. Per il Panforte con lo zucchero a velo bianco, dobbiamo aspettare il 1887 quando giunsero a Siena la Regina Margherita e il re Umberto di Savoia, in onore della regina nacque il Panforte Margherita ricoperto con lo strato di zucchero a velo. Un altro dolce natalizio toscano sono i brigidini, dal nome delle suore di Santa Brigida, le cialde sono molto friabili con il profumo di anice. Non possono mancare i ricciarelli con pasta a base di mandorle, albume d’uovo e zucchero, il loro nome deriva da Ricciardetto Della Gherardesca che li portò di ritorno dalle crociate, nel XIV secolo. Li conosciamo tutti per la loro dolcezza e morbidezza nelle due versioni, sia con lo zucchero a velo, sia con il cioccolato, per coprire il prezioso impasto. Le noci insieme alle mandorle e al miele danno origine alle copate, con le loro ostie che racchiudono l’impasto dolcissimo, presenti nel territorio senese dal’400, sembrano essere nate nel convento di Montecelso a Siena, accoppiando le ostie con la farcitura per la Vigilia di Natale.
Emilia Martini
Emilia Martini
2025-08-02 08:11:36
Numero di risposte : 16
0
Esistono infatti tre dolci tradizionali di Natale: Panfororte, Ricciarelli e Cavallucci. I tre veri protagonisti del fine pasto chianino. Sono tre dolci appena nominati fanno parte della tradizione culinaria senese da molti secoli e sono la base di ogni Natale che si rispetti in questa fetta di Toscana. Questi prodotti tipici sono talmente radicati nel territorio che è impossibile trovare una tavola imbandita per le feste senza uno di questi tre protagonisti. Il re del Natale in Valdichiana Senese: sua “maestà” il Panforte Il panforte è sicuramente una scelta di cuore (e di pancia) per chiunque si sieda ad una tavola natalizia della Valdichiana Senese. Un altro dolce dalle origini antiche, originario anche questo di Siena e poi diffusosi in tutta la Valdichiana Senese ed in Toscana. Un protagonista dalle lontane origini orientali, il Ricciarello La versione classica consiste in un composto di mandorle, zucchero, miele e albume. Questi tre dolci costituiscono la perfetta combinazione per un Natale con i fiocchi in Valdichiana Senese, seduti a tavola con i propri cari per festeggiare l’evento più importante dell’anno.
David Palmieri
David Palmieri
2025-08-02 07:28:12
Numero di risposte : 19
0
I dolci di Natale della tradizione toscana sono dolci dai sapori antichi, distanti da quelli che siamo abituati a mangiare oggi. Sono diversissimi anche nell’aspetto: non hanno, infatti, niente a che vedere con i dolci che vediamo nelle coloratissime vetrine delle pasticcerie moderne. Conosciamo, allora i tre dolci tipici del Natale toscano: il Panforte, i Cavallucci e i Ricciarelli. Il Panforte è una versione più moderna e dal gusto più delicato del Panpepato – moderna si fa per dire, perché fu creata in onore della Regina Margherita di Savoia nel 1879. I Cavallucci sono una sorta di grossi biscottoni irregolari fatti a mano. Il loro sapore, però, non ha niente a che vedere con il loro aspetto: sono, infatti, ricchissimi di gusto, ma di un gusto antico, fatto dei profumi e dei sapori intensi delle spezie, simbolo dell’opulenza di un tempo lontano. Fra tutti i Ricciarelli sono, forse, i più famosi. Non a caso gli originali Ricciarelli di Siena sono IGP. Si tratta dei dolcetti dall’inconfondibile sapore di mandorla a forma di losanga, o chicco di riso, composti da uno speciale impasto simile al marzapane, ricoperti di zucchero a velo, con l’ostia sul fondo.
Folco Rossetti
Folco Rossetti
2025-08-02 06:24:29
Numero di risposte : 20
0
Le Copate sono un dolce tipico natalizio a Siena, preparato a base un composto di zucchero, mandorle o noci tritate e tostate, miele e albume d’uovo racchiuso tra due candide ostie. Oggi sono un raffinatissimo sfizio per le bocche degli… intenditori. Il Panbriacone è innaffiato con dolcissimi vini passiti, che si incontrano con la morbidezza di una lievitazione naturale ed il sapore profumato dell’Uva di Corinto. Un classico del Natale. Il Panforte nero o Panpepato pone le sue origini già dai primi secoli del medioevo, ma il suo successo decolla a partire dal XIII secolo quando alla sua ricetta vengono aggiunte le famose spezie del panforte che comprendono anche il pepe nero. La ricetta a base di mandorle, miele, frutti canditi e spezie viene tramandata negli anni fino a quando, a partire dal XIX secolo, vengono create le prime fabbriche di panforte. L’unica produzione rimasta in attività da quei tempi è proprio l’Antica drogheria Manganelli che è oggi l’unica ad aver conservato la ricetta originale, mantenendo la miscela di spezie tradizionale segretamente tramandata di generazione in generazione.