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Differenza tra pizza napoletana è normale?

Donato Damico
Donato Damico
2025-08-12 18:42:33
Numero di risposte : 18
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L'impasto della pizza napoletana ha come protagonisti lievito di birra, farina di grano tenero tipo 00 e acqua naturale, al quale si aggiungono pomodori, pomodorini, olio extravergine di oliva e sale marino. La pizza romana, invece, almeno nella sua ricetta originale, non prevede l'impiego di pomodoro e mozzarella. La base bianca viene arricchita unicamente da sale e rosmarino o, al massimo, da alcune fette di mortadella. L'elevata croccantezza a caratterizzare l'impasto romano, e ad aver permesso alla pizza di diffondersi in primis nel territorio capitolino e, successivamente, in altre Regioni del Centro e del Sud Italia, influenzando gli impasti locali. La percentuale di acqua deve essere particolarmente elevata, fino al 70%, questo per mantenere morbida la pizza durante la cottura. Il risultato sarà una pizza leggera, che si scioglierà letteralmente in bocca. Ad esempio, la percentuale di acqua deve essere particolarmente elevata, fino al 70%, questo per mantenere morbida la pizza durante la cottura.
Vienna Coppola
Vienna Coppola
2025-08-12 14:57:18
Numero di risposte : 18
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La pizza napoletana è stata riconosciuta come STG e per la sua realizzazione è stata stilata una procedura ben precisa, che parte dalla lavorazione dell’impasto fino ad arrivare alla cottura e al condimento del prodotto finito. Le materie prime che caratterizzano la pizza napoletana sono: farina di grano tenero, acqua naturale, lievito di birra, sale e olio evo. Anche i tempi di lavorazione della pizza napoletana sono molto più lunghi di quelli della pizza classica: infatti, l’impasto napoletano viene fatto lievitare a temperatura ambiente per 4 o 6 ore, un tempo superiore rispetto alla lievitazione della tipologia romana. La pizza napoletana prevede l’utilizzo di forni a legna che possono raggiungere temperature davvero elevate, mentre la romana può essere preparata nel forno elettrico. La pizza napoletana e la pizza romana differiscono anche per lo spessore del bordo: infatti, nella prima tipologia il cornicione è alto, mentre nella seconda è basso. La pizza romana prevede l’utilizzo del mattarello per la stesura dell’impasto, mentre per il lievitato napoletano si utilizza uno strato di farina sulla spianatoia e si lavora il composto con un movimento dal centro del panetto verso l’esterno, così da creare il tipico cornicione. Lo spessore ideale della pizza napoletana è di 0,4 cm nella parte centrale, mentre per il bordo è di circa 2 cm: in questo modo l’impasto avrà la possibilità di crescere in cottura, creare la giusta alveolatura e risultare più digeribile. In più, a differenza della pizza romana, la pizza napoletana nasce come pasto veloce: proprio per questo, la tradizione prevede che si pieghi a portafoglio nell’involucro apposito e si mangi prima che si raffreddi.