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Perché si chiama Norma?

Antonella Ferretti
Antonella Ferretti
2025-08-14 08:44:40
Numero di risposte : 24
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Si tratta di un nome di origine letteraria, creato da Felice Romani per la protagonista dell'opera di Vincenzo Bellini Norma. Si tratta probabilmente di un'invenzione priva di una reale etimologia, anche se spesso viene ricondotto al latino norma. Esistono sporadiche testimonianze dell'uso di un nome Norma antecedenti la composizione dell'opera, ad esempio una donna inglese così chiamata nel 1203. Il nome è adespota, non essendoci sante che lo abbiano portato. L'onomastico può essere festeggiato quindi il 1º novembre, giorno di Ognissanti. Norma è un personaggio dell'opera omonima di Vincenzo Bellini. Parte del suo successo più recente è dovuto probabilmente alla notorietà dell'attrice statunitense Norma Shearer. Norma è un nome proprio di persona italiano femminile. Maschili: Normo.
Eleonora D'angelo
Eleonora D'angelo
2025-08-14 06:54:40
Numero di risposte : 20
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Il nome della Norma è legato all'omonima opera del catanese Vincenzo Bellini, tra i più celebri operisti dell'Ottocento. Per alcuni, il commediografo siciliano Nino Martoglio, dopo aver visto l'opera ed esserne rimasto particolarmente colpito, assaggiando questa pasta con melanzane frite, pomodori e ricotta la reputò così buona che poi esclamò: «È una Norma», come per dire che era perfetta, come la pièce di Bellini. Unica cosa certa è che, sebbene in tutto il Sud ci siano ricette di pasta con le melanzane, la Norma così come la conosciamo è nata nella Sicilia orientale, tra Catania e Messina, ed è un piatto così famoso da essersi meritato persino una giornata nazionale dedicata, che cade il 23 settembre. Per altri, invece, il nome pasta alla Norma sarebbe merito di un cuoco catanese che, per omaggiare il celebre concittadino Vincenzo Bellini, pensò di perfezionare una ricetta di pasta con le melanzane per dedicargliela, dandole appunto il nome della pièce. È una pièce tratta dalla tragedia Norma, ou l'infanticide di Louis-Alexandre Soumet che racconta di un amore proibito e ambientata nelle Gallie nel periodo di dominazione romana.
Umberto Gallo
Umberto Gallo
2025-08-14 06:10:08
Numero di risposte : 16
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Di etimologia incerta, secondo alcuni è l'abbreviazione del nome personale danese Nordmand, riferito alle popolazioni nordiche e traducibile in "donna del nord". Secondo altri, deriva dal latino norma, "regola, norma", inteso anche nel senso di "squadra, regolo".
Noel Sanna
Noel Sanna
2025-08-14 04:23:16
Numero di risposte : 12
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Il paese è allineato sull'estremo ciglione della montagna, che precipita con una rupe a picco sulla sottostante Pianura Pontina. Nomia nel 1871 aveva 2282 ab., nel 1901, 2587 e nel 1921, 2280. Un'ardita strada rotabile collega l'abitato alle stazioni di Norma Ninfa e di Sermoneta della linea Velletri-Terracina. L'antica Norba, situata nel territorio dei Volsci sopra una collina, fu di origine latina, ma cadde poi in potere dei Volsci insieme con le città vicine di Cora e Setia. Norba viene menzionata quindi nel 340, durante la grande guerra latina, e nel 327 come uno dei territorî assaliti dai Privernati. Norba fu occupata dai partigiani del primo e fu l'ultima città conquistata dopo un lungo assedio da parte di Emilio Lepido generale di Silla. La vita di Norba fu di breve durata perché durante l'impero il sito fu abbandonato a causa del suo difficile accesso e del terreno roccioso e scosceso. Gli scavi eseguiti nei primi anni del secolo XX sulle due vette principali della città hanno mostrato infatti l'assenza di costruzioni imperiali. Si scorgono invece abbondanti avanzi di case repubblicane, di templi di età assai arcaica, mentre rimane solidamente in piedi tutta la meravigliosa cerchia di mura in opera poligonale. L'opera poligonale è del tipo più progredito, con pareti levigate e connessure perfette, indizio di opera piuttosto recente, cioè non anteriore al sec. IV a. C. Pertanto la fondazione di Norba, e quindi le mura, non possono risalire a età così antica come si credeva dapprima, quando si parlava persino del secondo millennio a. C., ma debbono essere riferite al periodo della conquista romana, cioè alla metà circa del sec. IV a. C.