Quali sono gli effetti dell'ingestione di gamberi avariati?

Elena Grasso
2025-08-14 17:07:37
Numero di risposte
: 19
I sintomi dell’intossicazione alimentare possono differere in base al tipo di alimento consumato ma soprattutto in base alla quantità ingerita.
Solitamente i sintomi più comuni, e che tendono a manifestarsi entro poche ore dall’ingestione, sono:
Mal di testa e nausea
Vomito
Mal di stomaco
Dissenteria
Inappetenza
Capogiri
Alcune volte, anche se meno comunemente, si può verificare:
Aumento della temperatura corporea
Brividi di freddo
Debolezza e dolori muscolari generalizzati
I sintomi compaiono poco dopo la consumazione del pasto contaminato e durano poche ore o giorni, raramente durano settimane.
Le intossicazioni alimentari gravi invece sono più rare e possono essere causate da funghi, colera o salmonella ed in questi casi la sintomatologia non regredisce ma peggiora.
In queste situazioni bisogna rivolgersi al più presto al pronto soccorso o al centro anti-veleni per agire tempestivamente e preservare il proprio stato di salute.
I cibi da evitare sia a scopo preventivo, sia in caso di intossicazione alimentare in atto, sono rappresentati da:
Carne cruda
Pesce crudo non trattato con abbattitore professionale che porta la temperatura a -20°C per almeno 24 ore
Uova crude
Latte e latticini non pastorizzati
Salumi crudi

Francesca Costa
2025-08-14 16:24:04
Numero di risposte
: 19
Tra i sintomi comuni di intossicazione alimentare ricordiamo: vomito, diarrea, dolori addominali, eventualmente febbre e brividi.
La maggioranza delle tossinfezioni alimentari è acuta: la malattia insorge all'improvviso e dura poco, con la gran parte dei soggetti che guarisce poi spontaneamente, senza trattamento.
Raramente un'intossicazione alimentare può tuttavia determinare complicanze più gravi.
Il tempo d'incubazione è variabile, da poche ore a diversi giorni.
Nella maggior parte dei casi l'approccio di prima scelta consiste semplicemente nel bere acqua e sali minerali per reintegrare i fluidi persi con diarrea e vomito, prevenendo così la disidratazione.
Bloccare i sintomi con farmaci, diarrea e vomito in particolare, può invece risultare controproducente, perché trattasi in entrambi i casi di meccanismi con cui l'organismo letteralmente si libera del virus/batterio/parassita responsabile.
Quando disponibile, una diagnosi esatta permette di ricorrere a farmaci più specifici.
La durata è variabile a seconda dell'agente responsabile, andando dalle 24 ore circa a diversi mesi.