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Perché si dice al contadino non far sapere quant'è buono il formaggio con le pere significato?

Emilio Rossetti
Emilio Rossetti
2025-07-16 14:35:46
Numero di risposte: 7
Il proverbio ha due chiavi di lettura: può essere utilizzato per dire “inutile fare il misterioso con chi conosce perfettamente tutti i fatti”, oppure per dire che “se tutti venissero a conoscenza di un segreto, non sarebbe più tale, perdendo l’esclusività che era solo di alcuni”. Il significato del proverbio “Al contadin non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere” ha due possibili chiavi di lettura. La prima è che è inutile mantenere un mistero con persone che invece sanno già tutto. La seconda è che, nel momento in cui un segreto viene condiviso, non è più esclusivo. Il sapere, nel senso di “conoscere”, deve pur sempre rimanere un privilegio esclusivo della nobiltà e resta fondamentale negare l’acquisizione di nozioni a chi non è socialmente degno. È proprio in questo momento storico che in Toscana nasce per burla il proverbio “al contadino non far sapere quant’è buono il cacio con le pere”.
Nestore Negri
Nestore Negri
2025-07-16 13:53:20
Numero di risposte: 2
Perché il contadino non doveva sapere? E chi doveva occultare la notizia? Il formaggio fin dall’epoca degli antichi greci era considerato l’emblema degli umili e delle persone non erudite, era il cibo di Polifemo, l’uomo-bestia per eccellenza. La pera invece era espressione dell’effimero in quanto frutto delicato e facilmente deteriorabile. Coltivare alberi da frutto era economicamente un pregio e le pere diventarono automaticamente doni preziosi da scambiarsi tra nobili. In questo modo, per scongiurare una perdita della differenziazione sociale, è necessario che il sapere rimanga privilegio della nobiltà e diventa fondamentale negare il sapere a chi non è socialmente degno. In questo preciso momento storico nasce il famoso proverbio che, col passare dei secoli e con l’assottigliarsi delle differenze sociali, ha acquisito un significato più ironico e rivendicativo grazie ad una frase aggiunta successivamente e oggi diffusa nella campagna senese: “Al contadino non far sapere quanto è buono il cacio con le pere. Ma il contadino, scarpe grosse e cervello fino, lo sapeva prima del padrone.
Danthon Villa
Danthon Villa
2025-07-16 11:54:09
Numero di risposte: 11
Al contadino non far sapere quant’è buono il formaggio con le pere sarebbe quindi espressione di un atto di generosità dalla classe nobile, per preservare lo stomaco del contadino considerato non è in grado di mangiare le stesse cose delle classi benestanti. La convinzione era che i contadini, avendo accesso a meno pietanze considerate sane, avessero uno stomaco diverso da quello dei nobili, e quindi non potessero fisicamente sopportare accoppiate diverse dalla loro classica alimentazione. La prima interpretazione del proverbio, oggi considerata non del tutto corretta, ha però influito fortemente nel mondo in cui questo modo di dire sia stato usato nel parlato quotidiano. Solitamente, sono due i significati attribuiti al modo di dire: in alcuni casi significa "inutile fare il misterioso con chi conosce perfettamente tutti i fatti" e questo farebbe riferimento al fatto che alcuni alimenti, come la frutta nel nostro caso specifico, erano troppo costosi e il contadino non poteva permetterseli, e che quindi anche se i nobili inventavano scuse, i meno abbienti sapevano benissimo che le differenze nell' alimentazione erano solo una questione economica. Il secondo modo in cui si usa il proverbio è per dire che "se tutti venissero a conoscenza di un segreto, non sarebbe più tale, perdendo l'esclusività che era solo di alcuni".
Carmine Rossetti
Carmine Rossetti
2025-07-16 11:33:43
Numero di risposte: 8
Il proverbio “al contadino non far sapere quant’è buono il formaggio con le pere” è un chiaro esempio di quanto affermato. L’usanza di abbinare la frutta al formaggio è tipicamente medievale. Un contadino non aveva lo stesso stomaco di un nobile, quindi i cibi destinati ai primi avrebbero potuto aggravare seriamente la salute dei secondi, e questo vale anche nel senso opposto. Seguendo questa logica, i manuali dietetici oltre a fornire indicazioni nutrizionali, sancivano quali cibi erano adatti ai ceti bassi e quali a quelli elevati. In sostanza, un cibo povero come il formaggio poteva apparire sulla mensa degli aristocratici solo con opportune strategie atte a nobilitarlo. Riti, credenze, norme dietetiche ma soprattutto sociali e culturali hanno accompagnato e stanno alla base di questo solido rapporto, ma sono anche il simbolo dell’importanza del cibo nella vita dell’uomo. Nell’addentare una fetta di pera con un pezzetto di formaggio, la prossima volta, ci ricorderemo di quanta storia c’è dietro un semplice gesto.
Elda Grassi
Elda Grassi
2025-07-16 10:01:37
Numero di risposte: 5
Il sapere, nel senso di “conoscere”, deve pur sempre rimanere un privilegio esclusivo della “nobiltà” e resta fondamentale negare l’acquisizione di nozioni a chi non è, secondo loro, socialmente degno. Ma al di là del proverbio, ci sono dei privilegi della “nobiltà politica”, che ritiene che i cittadini non debbano sapere certe verità imbarazzanti. La politica o non risponde alle domande dei cittadini o fa conoscere quel che maggiormente gli conviene, ovviamente con una stampa, spesso, compiacente che “dimentica” di comunicare alcune cose o se proprio non può occultarle le racconta a modo proprio. Se il cittadino viene a conoscenza di certe cose, allora comincia a riflettere e comprendere il perchè di certi atteggiamenti e non si mai che il contadino venga a sapere “quanto è buono il formaggio con le pere”. E’ altresì diritto dei cittadini venire a conoscenza di tutto quello che dentro il Palazzo si discute e si decide. La censura, altro non è che il controllo della comunicazione da parte di un’autorità, che limita la libertà di espressione e/o l’accesso all’informazione.
Rebecca Sanna
Rebecca Sanna
2025-07-16 09:39:59
Numero di risposte: 6
Questo proverbio ha la sua origine nel Medioevo, quando la nobiltà scopre questo prelibato abbinamento: il formaggio con le pere, entrambi cibi all’apparenza molto semplici, vendute loro dal contadino, frutto del suo lavoro, ma che non sa quanto sia esclusivo questo abbinamento. Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere affinché il contadino continui a venderli a buon mercato al padrone, non li trattenga per sé, ma soprattutto affinché questa prelibatezza si mantenga soltanto di una certa classe sociale.