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Chi ha inventato gli amaretti di Saronno?

Giordano Conte
Giordano Conte
2025-08-30 11:15:04
Numero di risposte : 15
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La leggenda racconta che gli amaretti furono realizzati da una giovane coppia utilizzando zucchero, armelline e albume per offrirli in dono al cardinale Benedetto Erba Odescalchi. Ma leggende a parte, la genesi di questi biscotti è riconducibile alla famiglia Lazzaroni che, nel 1700, si trasferì dalla città di Teglio, avviando un piccolo laboratorio familiare e successivamente una produzione aziendale. Nel 1888 nacque la D. Lazzaroni & C., che legò il suo nome al biscotto stesso.
Giacomo Moretti
Giacomo Moretti
2025-08-18 17:15:25
Numero di risposte : 20
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Partendo dalla credibilità e dal know how di una delle famiglie industriali più importanti d’Italia ha creato un marchio diventato sinonimo in tutto il mondo di biscotti e panettoni made in Italy d’alta gamma. È il successo mondiale ma «tutto saronnese» di Luca Lazzaroni, nona generazione della famiglia di imprenditori che hanno trasformato la città di Saronno nella città degli amaretti. Proprio da queste ricette è rinata la produzione degli amaretti a Saronno. La tradizione è imprescindibile – spiega senza paura di nascondere il suo essere tradizionalista – serve produrre come si faceva una volta, ossia bene, ma oggi è essenziale anche l’innovazione per produrre con più efficienza e proporre sempre qualcosa di nuovo. Negli anni Novanta quando Luca è entrato in azienda c’era solo la parte liquori e scelta dopo scelta e perfezionando la strategia si è arrivati al nuovo marchio con una ricca gamma presente anche con un negozio online.
Vitalba Sorrentino
Vitalba Sorrentino
2025-08-15 05:51:43
Numero di risposte : 21
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La storia dell’Amaretto di Saronno inizia nel 1525, quando un artista di nome Bernardino Luini, allievo di Leonardo da Vinci, venne incaricato di dipingere un affresco nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Saronno, in Lombardia. Per realizzare i colori della sua opera, Luini utilizzò anche l’amaretto, un liquore a base di mandorle, zucchero e spezie. La ricetta dell’amaretto era già conosciuta e apprezzata in Italia, ma fu proprio grazie all’utilizzo di Luini che iniziò a diffondersi anche al di fuori della regione lombarda. In conclusione, possiamo dire che l’Amaretto di Saronno è stato creato da un artista e reso celebre da una famiglia di produttori, diventando un’icona della cultura italiana e una delizia per il palato di molti.
Silvio Farina
Silvio Farina
2025-08-07 18:06:33
Numero di risposte : 17
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Secondo la leggenda riportata anche dalla stessa ditta Lazzaroni, nel 1718 il cardinale Benedetto Erba Odescalchi, arcivescovo di Milano, decise di recarsi in visita al santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno. In onore della sua visita una giovane coppia preparò un impasto a base di zucchero, armelline e bianco d'uovo che, fatto lievitare in forno, diede origine a dei biscotti tondi che vennero chiamati Amaretti. Al di là della leggenda fu la famiglia Lazzaroni, che si era trasferita da Teglio a Saronno nella seconda metà del Settecento, a farsi portabandiera di questa specialità dolciaria inizialmente nel piccolo laboratorio familiare, in seguito a livello industriale grazie alla fondazione della D. Lazzaroni & C. nel 1888.
Pablo Sala
Pablo Sala
2025-07-28 16:46:56
Numero di risposte : 29
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Nati, secondo la leggenda, quasi per caso, quando nel 1718 una giovane coppia, per fare un dono al Cardinale di Milano in visita al Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno, fecero lievitare nel forno un semplice impasto di albumi, armelline e zucchero, gli Amaretti di Saronno non devono certamente ad una coincidenza il successo ottenuto nel corso dei secoli. La loro storia, quella vera, è indissolubilmente legata a quella della Famiglia Lazzaroni che, trasferitasi da Teglio a Saronno agli inizi del XVIII secolo, si fece depositaria di questa ricetta unica che ha ormai fatto il giro del mondo trasformando i croccanti biscotti locali nella specialità più rappresentativa di Saronno oltre che in una prelibatezza apprezzata in ogni parte del globo. Il gustoso biscotto della località lombarda ha un'identità ben definita che fa riferimento ai soli biscotti di produzione riconducibile ai marchi della famiglia Lazzaroni. La Famiglia Lazzaroni si fece depositaria di questa ricetta unica che ha ormai fatto il giro del mondo. La Laurenzi D. Lazzaroni & C. - detentrice del marchio registrato Amaretto di Saronno. La Paolo Lazzaroni & Figli - ancora di proprietà della famiglia e produttrice dal 1851 del liquore Amaretto Lazzaroni 1851 e di altre bevande alcoliche - che ha recuperato dagli antichi archivi di famiglia una serie di ricette di prodotti da forno tra cui gli Amaretti.
Manuele Galli
Manuele Galli
2025-07-28 11:59:17
Numero di risposte : 20
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La loro origine è piuttosto incerta e si ipotizza che possano aver subito l’influenza della pasticceria arabo-spagnola. In Italia sembrano essere arrivati nel corso del XVII secolo: alla fine del 1700 un pasticcere creò i suoi primi amaretti a base di mandorle, zucchero e armelline che ebbero un gran successo. Nacquero così gli amaretti di Mombaruzzo. Il Piemonte è la regione che vanta il maggior numero di ricette. Come abbiamo già accennato, anche la Lombardia ha i suoi amaretti famosi, quelli di Saronno e di Gallarate, croccanti e friabili i primi, morbidi i secondi. I primi sono addirittura il simbolo del centro che li produce dove nacquero, secondo la leggenda, nel 1718, per opera di una coppia di giovani che preparò dei pasticcini di zucchero, albume e armelline da regalare al Cardinale di Milano recatosi in visita al Santuario della Madonna di Saronno.
Flavio De rosa
Flavio De rosa
2025-07-28 11:43:30
Numero di risposte : 23
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La leggenda vuole che nel 1718 il Cardinale di Milano Benedetto Erba Odescalchi, decise di recarsi in visita al Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno. In onore della sua visita una giovane coppia preparò un impasto a base di zucchero, armelline e bianco d’uovo che, fatto lievitare in forno, diede origine a dei biscotti tondi che vennero chiamati appunto «Amaretti». Le armelline ossia i semi dei noccioli dell’albicocca – opportunamente macinate – furono gli ingredienti che diedero quel gusto amarognolo che sarebbe divenuto la nota distintiva degli amaretti di Saronno. La Lazzaroni pensò allora di motivare tutta la popolazione a piantare e coltivare piante di albicocche nel proprio orto o giardino. La proposta era semplice: dopo aver mangiato i frutti bastava raccogliere i noccioli, estrarre da essi i semi e portarli alla Lazzaroni. L’ Azienda avrebbe acquistato le armelline. Oggi a Saronno sono ancora presenti due aziende che producono il liquore amaretto: La ILLVA (Industria, Lombarda, Liquori, Vini & Affini, di proprietà della famiglia Réina, che lo produce con il marchio Disaronno Originale. La Paolo Lazzaroni & Figli, che lo commercializza con il marchio Amaretto Lazzaroni 1851