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Come riconoscere il vero tarassaco?

Pablo Grassi
Pablo Grassi
2025-08-11 12:39:13
Numero di risposte : 17
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Una volta imparato a riconoscerlo è semplice trovarlo, in quanto si tratta di una pianta diffusissima che non necessita di terreni e di esposizioni particolari, ma preferisce spazi aperti, soleggiati o a mezzombra. Lo si trova facilmente in luoghi incolti, prati, ai margini dei boschi e lungo i sentieri. E’ una pianta erbacea perenne, dotata di una robusta radice fittonante. Presenta foglie radicali, cioè che partono direttamente dalla radice, semplici, oblunghe, lanceolate e lobate, con margine dentato prive di stipole e disposte a rosetta alla base, con evidente nervatura centrale. I fiori del tarassaco sono di colore giallo vivo raccolti in capolini apicali portati da un lungo stelo alto anche 40 cm, liscio e cavo al suo interno. Una caratteristica particolare del tarassaco è il soffione, infruttescenza formata dai semi provvisti di pappo, cioè di peli che si trovano all’apice dei frutti.
Assunta Martino
Assunta Martino
2025-07-29 15:41:15
Numero di risposte : 24
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Cresce dappertutto in Italia, per questo tutti lo conoscono ma quasi nessuno lo chiama con il suo vero nome, che sarebbe per l’appunto tarassaco. Tra i suoi tanti nomi il più comune è sicuramente dente di leone, in Val di Non anche chiamato dente di cane, per la forma dentellata delle foglie. Il nostro consiglio, come sempre quando si tratta di raccogliere erbe spontanee, è di non improvvisarsi raccoglitori se non si è sicuri di conoscere bene la pianta. C’è sempre il pericolo di raccogliere qualche erba o fiore velenoso, quindi state sempre molto attenti. Le prime volte fatevi accompagnare da qualcuno esperto, in modo da imparare a riconoscere il tarassaco con sicurezza. Il tarassaco si raccoglie solitamente prima che fiorisca, cioè prima che i prati si riempiano di quei bellissimi fiori gialli. Se volete farlo in insalata, meglio raccogliere i ciuffetti quando sono ancora piccoli, le foglie saranno più tenere. Se l’intenzione è di stufarlo, potete scegliere anche piante leggermente più grandi, ma sempre prima che si formi il fiore. Il periodo migliore per raccogliere il tarassaco va da febbraio ad aprile, a seconda dell’altitudine. Si trova di solito nei prati, se possibile meglio prediligere luoghi lontano dalle strade. Per raccoglierlo si può usare un piccolo coltello, con cui si “scava” attorno alla radice. Prima di metterlo in un cestino o in un sacchetto, meglio scrollare via il grosso del terriccio attaccato alla radice.
Manuele Galli
Manuele Galli
2025-07-29 13:28:25
Numero di risposte : 20
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È una pianta erbacea e perenne, di altezza compresa tra 10 e 30 centimetri. Presenta una grossa radice a fittone dalla quale si sviluppa, a livello del suolo, una rosetta di foglie munite di gambi corti e sotterranei. Le foglie sono semplici, oblunghe, lanceolate e lobate, con margine dentato e prive di stipole. Il fusto è cavo, glabro e lattiginoso con in punta un'infiorescenza giallo-dorata, detta capolino sul quale vi sono centinaia di fiorellini. La fioritura avviene in primavera per la maggior parte in aprile-maggio ma si può prolungare fino all'autunno. Da ogni fiore si sviluppa un frutto secco indeiscente: una sorta di ciuffo di peli bianchi.
Silvano Donati
Silvano Donati
2025-07-29 10:18:50
Numero di risposte : 7
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Riconoscere il tarassaco richiede un’attenta osservazione delle sue caratteristiche morfologiche. La forma delle foglie, con i loro margini dentellati o lobati, è uno dei principali indizi. Il fiore giallo, solitario, posizionato all’estremità di un lungo peduncolo cavo, è un altro elemento distintivo. Anche i frutti, con il loro pappo di setole bianche, sono facilmente riconoscibili. Un ulteriore indizio è la presenza di un lattice bianco che fuoriesce dal fusto e dalle foglie quando vengono recisi. Le foglie fresche di tarassaco emettono un odore erbaceo, leggermente amarognolo. Il gusto delle foglie è amaro, ma meno intenso rispetto ad altre piante amaricanti. La radice ha un sapore ancora più amaro e un odore terroso. Il fiore ha un aroma dolce e un sapore leggermente dolciastro. È importante notare che il profilo sensoriale può variare a seconda del periodo di raccolta e delle condizioni ambientali. Tuttavia, è importante fare attenzione a non confondere il tarassaco con altre piante simili, come la cicoria o la sonchus, che presentano caratteristiche morfologiche simili ma non possiedono le stesse proprietà benefiche.