Qual è la leggenda del risotto allo zafferano?

Maristella Pellegrini
2025-07-30 23:08:41
Numero di risposte
: 18
La leggenda narra che Valerio di Fiandra fosse affiancato da un intraprendente aiutante soprannominato Zafferano per l’abitudine di mischiare in gran quantità la spezia per ottenere il colore giallo dei vetri.
Quell'anno sono fissate le nozze della figlia di Valerio di Fiandra, fervono quindi i preparativi.
In occasione del banchetto si dice che il giovane Zafferano – forse per gioco e con la complicità del cuoco – abbia aggiunto al risotto da servire dei pistilli della spezia, tingendo la pietanza di giallo.
Lo stupore dei commensali fu grandissimo, e dopo qualche titubanza la pietanza fu assaggiata.

Liliana Monti
2025-07-30 22:06:09
Numero di risposte
: 9
La leggenda narra che lo zafferano fu utilizzato nel 1754 per preparare un risotto giallo destinato ad un pranzo di nozze.
Secondo un manoscritto della biblioteca Trivulziana del Castello Sforzesco di Milano, in quel periodo Mastro Valerio di Fiandra stava lavorando alla decorazione delle vetrate del Duomo di Milano ed era aiutato da un assistente soprannominato Zafferano, perché aveva l'abitudine di rendere i colori più accesi aggiungendo la spezia.
Un giorno il maestro, scherzando, gli disse che con la sua mania avrebbe inserito lo zafferano anche nel cibo.
E così, il giorno del matrimonio della figlia di Valerio di Fiandra, Zafferano convinse il cuoco ad incorporare la spezia al risotto che stava preparando.
Il piatto fu presentato al banchetto e il risotto giallo fu un successo, soprattutto per il colore e il sapore insolito.

Ione Testa
2025-07-30 19:59:04
Numero di risposte
: 17
La leggenda della nascita del Risotto allo Zafferano Esiste una leggenda che narra l’origine di questo piatto e che vuole che il Risotto alla Zafferano sia stato inventato da un allievo particolarmente dotato di Valerio di Fiandra, maestro vetraio, incaricato di portare a termine alcune vetrate con gli episodi della vita di Sant’Elena per il Duomo di Milano.
L’allievo, soprannominato “Zafferano”, che viveva come tutti gli altri artisti negli alloggi sorti alle spalle del Duomo si narra utilizzasse lo zafferano come ingrediente segreto per i colori che utilizzava nelle decorazioni.
L’uso diffuso della spezie era diventato motivo di scherno anche da parte di Valerio di Fiandra, che sembra gli ripetesse in continuazione che avrebbe finito per usare lo zafferano anche nel risotto.
L’allievo decise così di prendersi la rivincita sul maestro e il giorno della Madonna, alla festa di matrimonio della figlia di Valerio, spruzzò lo zafferano nel risotto preparato per il pranzo di nozze.
Nonostante il sorprendente colore giallo fu molto gradito e lo scherzo diventò atto di vanto per il Maestro.
Secondo la leggenda fu così che nacque il risotto alla milanese.
Correva l’anno 1574.
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