Qual è la leggenda del risotto allo zafferano?
Jole De rosa
2025-08-19 13:45:37
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: 17
Una leggenda – tanto curiosa quanto improbabile – attribuisce l’invenzione a un pittore fiammingo che a metà del Cinquecento lavorava alle vetrate del Duomo di Milano.
Di nuovo le Fiandre...e viene subito da pensare che Fiandre e Lombardia nel Cinquecento fecero parte di un’unica compagine politica, l’impero di Carlo V re di Spagna.
Che dietro quegli usi si possa scorgere una derivazione spagnola?
Ma c’è anche un’assonanza con gli arancini di Sicilia, prima regione italiana in cui comparve il riso, importato dagli Arabi (che lo diffusero anche nella Penisola iberica).
La storia è intricata...
e bisogna aspettare qualche secolo per trovare il riso giallo nei ricettari italiani.
Raniero De Angelis
2025-08-13 04:49:01
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: 17
La leggenda più accreditata, anche se fantasiosa, vuole che, soltanto nell’anno 1574, lo zafferanno fu utilizzato, in modo del tutto casuale, nella preparazione del famoso risotto giallo, detto da allora “alla milanese”.
Secondo un manoscritto che oggi trovato alla biblioteca Trivulziana, infatti, Mastro Valerio di Fiandra, fiammingo di Lovanio che all’epoca lavorava alle vetrate del Duomo di Milano era aiutato nel suo lavoro da un assistente che era soprannominato Zafferano.
Il soprannome derivava dal fatto che aveva la mania di mescolare sempre un po’ di zafferano nelle sue miscele di colori per renderli cromaticamente più vivaci.
Per scherzo un giorno il maestro gli disse che continuando così avrebbe finito per mettere del giallo anche nelle pietanze.
Zafferano lo prese in parola e il giorno delle nozze della figlia di Valerio, un po’ per scherzo ma soprattutto sembra per gelosia si accordò con il cuoco incaricato del banchetto e fece aggiungere dello zafferano al riso, all’epoca condito con il solo burro.
Il risotto, accolto inizialmente con stupore e diffidenza dai commensali ebbe poi un grandissimo apprezzamento, grazie non solo al gusto saporito dello zafferano, ma anche al suo colore giallo oro, sinonimo di ricchezza e allegria.
Altre fonti attestano che, nella cucina kosher medievale, vi fosse una ricetta di riso con zafferano, quasi certamente prima antenata del piatto meneghino e forse esportata dalla Sicilia fino al nord Italia dai mercanti ebrei.
Un’altra leggenda infatti racconta che la cuoca di una famiglia siciliana trasferitasi a Milano, provò a cucinare gli arancini ma non trovando gli ingredienti appropriati per il ripieno, non diede forma agli arancini creando così il primo risotto giallo.
Maristella Pellegrini
2025-07-30 23:08:41
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: 20
La leggenda narra che Valerio di Fiandra fosse affiancato da un intraprendente aiutante soprannominato Zafferano per l’abitudine di mischiare in gran quantità la spezia per ottenere il colore giallo dei vetri.
Quell'anno sono fissate le nozze della figlia di Valerio di Fiandra, fervono quindi i preparativi.
In occasione del banchetto si dice che il giovane Zafferano – forse per gioco e con la complicità del cuoco – abbia aggiunto al risotto da servire dei pistilli della spezia, tingendo la pietanza di giallo.
Lo stupore dei commensali fu grandissimo, e dopo qualche titubanza la pietanza fu assaggiata.
Liliana Monti
2025-07-30 22:06:09
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: 19
La leggenda narra che lo zafferano fu utilizzato nel 1754 per preparare un risotto giallo destinato ad un pranzo di nozze.
Secondo un manoscritto della biblioteca Trivulziana del Castello Sforzesco di Milano, in quel periodo Mastro Valerio di Fiandra stava lavorando alla decorazione delle vetrate del Duomo di Milano ed era aiutato da un assistente soprannominato Zafferano, perché aveva l'abitudine di rendere i colori più accesi aggiungendo la spezia.
Un giorno il maestro, scherzando, gli disse che con la sua mania avrebbe inserito lo zafferano anche nel cibo.
E così, il giorno del matrimonio della figlia di Valerio di Fiandra, Zafferano convinse il cuoco ad incorporare la spezia al risotto che stava preparando.
Il piatto fu presentato al banchetto e il risotto giallo fu un successo, soprattutto per il colore e il sapore insolito.
Ione Testa
2025-07-30 19:59:04
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: 27
La leggenda della nascita del Risotto allo Zafferano Esiste una leggenda che narra l’origine di questo piatto e che vuole che il Risotto alla Zafferano sia stato inventato da un allievo particolarmente dotato di Valerio di Fiandra, maestro vetraio, incaricato di portare a termine alcune vetrate con gli episodi della vita di Sant’Elena per il Duomo di Milano.
L’allievo, soprannominato “Zafferano”, che viveva come tutti gli altri artisti negli alloggi sorti alle spalle del Duomo si narra utilizzasse lo zafferano come ingrediente segreto per i colori che utilizzava nelle decorazioni.
L’uso diffuso della spezie era diventato motivo di scherno anche da parte di Valerio di Fiandra, che sembra gli ripetesse in continuazione che avrebbe finito per usare lo zafferano anche nel risotto.
L’allievo decise così di prendersi la rivincita sul maestro e il giorno della Madonna, alla festa di matrimonio della figlia di Valerio, spruzzò lo zafferano nel risotto preparato per il pranzo di nozze.
Nonostante il sorprendente colore giallo fu molto gradito e lo scherzo diventò atto di vanto per il Maestro.
Secondo la leggenda fu così che nacque il risotto alla milanese.
Correva l’anno 1574.
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