Qual è il significato simbolico della pastiera?
Ernesto Montanari
2025-08-12 05:45:55
Numero di risposte
: 17
La Pastiera è per i napoletani la torta di tutte le torte perché è simbolo di accoglienza e di integrazione. La Pastiera e la leggenda di Partenope. Secondo una leggenda, per ringraziare la sirena Partenope che aveva scelto come sua dimora il Golfo di Napoli, i partenopei incaricarono sette tra le più belle fanciulle del villaggio di portarle in dono sette regali: la farina, simbolo di ricchezza e fecondità; la ricotta, simbolo di abbondanza; le uova, simbolo di fertilità; il grano cotto nel latte, simbolo della fusione di regno animale e vegetale; i fiori d'arancio, simbolo del profumo della terra campana; le spezie, omaggio di tutti i popoli; e lo zucchero, per celebrare la dolcezza del canto della sirena. Partenope gradì così tanto quei doni che decise di mescolarli creando un dolce magnifico: la Pastiera. E’ chiaro come in entrambe le leggende esista un forte legame tra la ricetta della Pastiera e gli antichi riti pagani per la celebrazione della Primavera. Questo dolce realizzato dalle suore del monastero, che lo preparavano in grandi quantità durante la settimana Santa per offrirlo ai signori della ricca borghesia partenopea, iniziò così a diffondersi rapidamente entrando a far parte della tradizione culinaria partenopea come simbolo della Pasqua. La rete di pastafrolla che ricopre la Pastiera è legata ai marinai. La rete della Pastiera, che peraltro ha un ruolo funzionale perché impedisce che l’impasto durante la cottura cresca troppo mantenendolo compatto e soprattutto morbido e spugnoso, simboleggia la pianta di fondazione della città di Napoli, la pianta a cardini e decumani del centro antico della città.
Gabriella De rosa
2025-08-03 18:59:08
Numero di risposte
: 23
Secondo la leggenda, la sirena Partenope aveva scelto come dimora il golfo di Napoli. Per ringraziarla la popolazione era solita portare alla sirena 7 doni, farina che simboleggiava la ricchezza, la ricotta simbolo di abbondanza, le uova simbolo di fertilità, il grano cotto nel latte a simboleggiare la fusione di regno animale e vegetale, i fiori d’arancio o di altri agrumi simbolo del profumo della terra campana, le spezie omaggio di tutti i popoli e lo zucchero simbolo della dolcezza del canto della sirena.
Per celebrare il ritorno alla primavera le sacerdotesse di Cerere portavano in processione l’uovo simbolo della rinascita e resurrezione con il Cristianesimo.
Il grano e il farro misto alla ricotta molto probabilmente, derivavano dal pane di farro delle nozze romane.
Molto probabilmente la pastiera come la conosciamo oggi, nacque nel convento di San Gregorio Armeno, dove una suora volle preparare un dolce in grado di associare il simbolismo cristianizzato di ingredienti come le uova, la ricotta e il grano, associandovi le spezie provenienti dall’Asia e il profumo dei fiori d’arancio del giardino del convento.
Iacopo Palmieri
2025-07-23 22:18:30
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: 24
La pastiera è un dolce profondamente legato alla tradizione Cristiana e, soprattutto, al periodo pasquale.
Molto probabilmente è nel XVI secolo che nasce la pastiera, in un ancora oggi ignoto monastero, da alcune monache esperte di cucina che vollero rendere grazie alla Resurrezione di Cristo.
Per tale motivo, avrebbero scelto accuratamente ingredienti che simboleggiassero questo gioioso evento e lo omaggiassero racchiudendolo in una pietanza.
In particolar modo, tra questi ricordiamo: il grano, simbolo della Resurrezione perché il grano viene sotterrato per poi rinascere dalla terra;
le uova, perché sono simbolo di fertilità e di nascita e, infine, i fiori d’arancio il cui profumo ricorda i giardini napoletani in fiore a primavera nel tipico periodo pasquale.
Secondo la leggenda, infatti, le donne avrebbero lasciato dei frutti e del cibo sulle sue spondine e quando vi fecero ritorno per accogliere i pescatori che tornavano a casa, avrebbero trovato sulla riva un dolce, realizzato dai flutti del mare con gli ingredienti che esse avevano lasciato: quel dolce era la pastiera, simbolo di prosperità e buon augurio, e segno di riconoscenza dei doni ricevuti.
Kociss Sala
2025-07-20 15:11:27
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: 23
La ricchezza degli ingredienti e la complessità dei gusti sembrano richiamare la cucina di corte.
Ma l'incredibile affonda le sue radici nel mito.
La farina, simbolo di ricchezza; la ricotta, simbolo di abbondanza; le uova, che richiamano la fertilità; il grano cotto nel latte, a simboleggiare la fusione di regno animale e vegetale;
i fiori d'arancio, profumo della terra campana; le spezie, omaggio di tutti i popoli; e lo zucchero, per celebrare la dolcezza del canto della sirena.
Solo una leggenda, certo.
Ma è sicuro che, per celebrare il ritorno della primavera, le sacerdotesse di Cerere portassero in processione l'uovo, simbolo della vita nascente poi diventato “rinascita” e Resurrezione con il cristianesimo.
Il grano o il farro, misto alla morbida crema di ricotta, potrebbe derivare invece dal pane di farro delle nozze romane, dette per questo “confarreatio”.
Un'altra ipotesi fa invece risalire la pastiera alle focacce rituali dell'epoca di Costantino, derivati dall'offerta di latte e miele che i catecumeni ricevevano durante il battesimo nella notte di Pasqua.
Che, con ogni probabilità, nacque molto più tardi: nel XVI secolo.
In un convento, come la maggior parte dei dolci napoletani.
Probabilmente, quello di San Gregorio Armeno: un'ignota suora volle preparare un dolce in grado di associare il simbolismo cristianizzato di ingredienti come le uova, la ricotta e il grano, associandovi le spezie provenienti dall'Asia e il profumo dei fiori d'arancio del giardino conventuale.
Renzo Orlando
2025-07-08 18:31:59
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: 20
Il grano cotto simboleggerebbe il raccolto, la ricotta la produzione casearia, e le uova la rinascita e la fertilità. Si è consolidata la tradizione di preparare la pastiera durante la Settimana Santa, simboleggiando la Resurrezione di Cristo con la rinascita della natura in primavera. La pastiera, così come la conosciamo oggi, è probabilmente il risultato di influenze culinarie e culturali attraverso vari periodi storici di Napoli. Questo dolce dal gusto unico e inconfondibile nasce dall’unione di ingredienti quali grano cotto, ricotta, uova, zucchero, arance candite e fiori d’arancio, amalgamati in una perfetta armonia. La pastiera rappresenta non solo un dolce pasquale, ma un tassello prezioso dell’identità gastronomica e culturale napoletana, testimone di secoli di storia e tradizione. La storia della pastiera è avvolta da un velo di leggende e tradizioni che risalgono all’antichità. Si narra che fosse un dolce offerto alle dee, in particolare a Cerere, dea dell’agricoltura e della fertilità, durante le celebrazioni primaverili.
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