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Cosa rappresentano le sette strisce della pastiera napoletana?

Sarah Costantini
Sarah Costantini
2025-08-03 05:31:56
Numero di risposte : 21
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La pastiera napoletana è il dolce tipico campano per le festività pasquali. Essa, con i suoi ingredienti simboleggia secondo un'antica leggenda ispirata alla sirena Partenope la ricchezza e l'abbondanza. Secondo un'antica leggenda, inoltre, la pastiera deve essere guarnita da 7 strisce di pasta frolla, che formerebbero la planimetria del centro storico della Città di Napoli. Nello specifico: tre sarebbero i Decumani e quattro i Cardini della città antica.
Noel Costa
Noel Costa
2025-07-27 00:00:48
Numero di risposte : 16
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Le sette strisce di pasta frolla sulla pastiera rappresentano i sette doni della Sirena Parthenope, che secondo la tradizione fondò Napoli. La Sirena, intrattenendo con il suo canto i marinai e il popolo, ebbe in dono sette regali: la farina, simbolo di ricchezza; il grano cotto nel latte, simbolo del mondo umano e animale; la ricotta, simbolo di abbondanza; le uova, simbolo della fertilità; i fiori d'arancio, simbolo della Campania stessa; frutti canditi e spezie, simbolo dell'accoglienza a tutti i popoli d'Oriente e Occidente; infine, lo zucchero semolato, simbolo del canto della Sirena. Con i sette doni, la Sirena donò al popolo proprio quel dolce, la pastiera: le 7 strisce di frolla ricordano così i sette doni, ovvero gli ingredienti, dalla quale nacque la pastiera. Le sette strisce rappresentano i sette doni fatti, in questo caso, dalle mogli dei pescatori al mare. Le sette strisce possono anche rappresentare Decumani e Cardini della Napoli greco-romana: i tre decumani e i quattro cardini, corrispondenti ad altrettanti vicoli che intersecavano le strade principali.
Odone Cattaneo
Odone Cattaneo
2025-07-13 18:35:18
Numero di risposte : 14
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Secondo la storia, le origini della pastiera napoletana risalgono alla Napoli del lontano XVIII secolo, durante il regno di Ferdinando II di Borbone. Esistono tre leggende legate all'usanza di decorare la pastiera napoletana con 7 strisce di pasta frolla. La prima versione rimanda alle presunti origini pagane della pastiera e affonda le radici nel mondo della mitologia greca. La popolazione rese omaggio alla sirena Parthenia con 7 doni: farina, grano, ricotta, uova, frutti canditi, fiori d'arancio e zucchero. Secondo questa leggenda quindi, le 7 strisce, indicherebbero il numero di regali ricevuti da Parthenope. La seconda credenza, alla quale è legata l'usanza di posizionare 7 strisce sulla pastiera, è da ricercare nella planimetria dell'antica città di Neapolis, ovvero l'attuale centro storico di Napoli. Le 7 strisce pare riprodurrebbero quella planimetria e rappresenterebbero i tre Decumani e i quattro Cardini della città antica. La terza e ultima leggenda riguarda di nuovo il mare ed è molto simile a quella legata alla sirena Parthenia. Le 7 strisce indicherebbero quindi il numero di ceste portate in dono al mare dalle mogli dei pescatori. Secondo i meno fantasiosi le 7 strisce sulla pastiera sono una necessità per l'ottima riuscita del dolce. Le 7 strisce di pasta frolla possono essere alternate, la risposta è no.
Neri Barone
Neri Barone
2025-07-06 14:01:03
Numero di risposte : 25
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Secondo questa prima leggenda, quindi, le 7 strisce di pasta frolla che ricoprono la pastiera deriverebbero dai 7 doni fatti alla Sirena Partenope. La farina, forza e ricchezza della campagna; la ricotta, omaggio di pastori e pecorelle; le uova, simbolo della vita che sempre si rinnova; il grano tenero, bollito nel latte, a prova dei due regni della natura; l’acqua di fiori d’arancio, perché anche i profumi della terra solevano rendere omaggio; le spezie, in rappresentanza dei popoli più lontani del mondo; lo zucchero, per esprimere la profusa dal canto di Partenope in cielo, in terra, ed in tutto l’universo. Secondo questa, le sette strisce che ricoprono la pastiera riprodurrebbero la planimetria dell’antica città di Neapolis, ovvero il centro storico della Napoli attuale. Le strisce rappresenterebbero quindi i tre Decumani e i quattro Cardini della città antica greca.
Elsa Ferrara
Elsa Ferrara
2025-07-06 13:03:57
Numero di risposte : 20
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La tradizione dice che devono essere rigorosamente 7. La sua particolare forma e le sue strisce sono da sempre infatti causa di dibattiti, la verità però è solo una: a Napoli la pastiera si mangia solo se realizzata con 7 strisce, scopriamo perché! Negli anni ci si è domandati il perché di queste 7 strisce, la verità che ancora tutt'oggi una risposta certa non c'è, esistono però delle leggende: i meno fantasiosi parlano però di necessità per la buona riuscita del dolce. La prima leggenda sulle 7 strisce della pastiera napoletana risalgono al culto della sirena Parthenope che, sempre seconda la tradizione, fondò la bella città di Napoli. Secondo la leggenda le 7 strisce indicherebbero il numero di regali ricevuti da Parthenope. La seconda leggenda narra invece la storia di alcune mogli di pescatori e dei loro doni. Anche in questo caso le 7 strisce di frolla raffigurerebbero esattamente il numero di doni fatti dalle donne verso i propri uomini.
Bacchisio Barbieri
Bacchisio Barbieri
2025-07-06 11:07:52
Numero di risposte : 16
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Oltre alla loro funzione estetica, che contribuisce al piacere visivo del dolce, esse possono essere interpretate in chiave simbolica e numerologica. Il numero sette, infatti, è carico di significati profondi: dalla sua associazione con l’intelletto e la conoscenza, alla sua rappresentazione della completezza e della perfezione. Nella numerologia occidentale, il sette è spesso collegato alla ricerca spirituale e alla comprensione del reale, incarnando concetti di speranza e perseveranza. Nella tradizione cristiana, il numero sette ha un’importanza ancora maggiore, associato come è ai giorni della creazione, ai doni dello Spirito Santo e alle beatitudini. Così, le sette strisce di frolla sulla pastiera diventano un simbolo complesso, che riflette la profondità della cultura e della spiritualità umana. In ultima analisi, la pastiera napoletana e le sue sette strisce di frolla non sono solo un dolce da gustare, ma un viaggio attraverso miti, tradizioni e simboli. Sono l’espressione tangibile di un patrimonio culturale millenario, che continua a incantare e ispirare attraverso i secoli.