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Chi ha inventato la zeppola di San Giuseppe?

Felice Gallo
Felice Gallo
2025-08-09 13:56:58
Numero di risposte : 29
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Secondo alcuni deriva da zeppa, la quale deriva dal latino cippus, ed indica il pezzetto di legno che i falegnami usano per correggere piccoli difetti di misura e slivellamento nei mobili. In questo caso è evidente il legame con San Giuseppe, falegname per antonomasia. Altri ritengono che “zeppola” derivi da “serpula”, ovvero serpe, a causa della forma tipica del dolce, simile ad un serpente attorcigliato su se stesso. Un’altra teoria afferma che derivi da zippula, modificazione linguistica della parola cymbala, un’antica barca fluviale dalla forma arrotondata e dal fondo piatto, come una ciambella. Un’ulteriore teoria collega la parola zeppola a “saeptula”, da saepio, che vuol dire “cingere”: questo termine veniva infatti usato per indicare in termini generici oggetti di forma rotonda. L’ultima ipotesi ci riporta a Napoli, dove identificano in Zi’ Paolo, friggitore napoletano, l’inventore della zeppola da strada. Il nome sarebbe un omaggio a questo leggendario artigiano. La prima ricetta delle zeppole di San Giuseppe la troviamo nel Trattato di Cucina Teorico-Pratico scritto dal gastronomo Ippolito Cavalcanti, Duca di Buonvicino.
Lisa Gallo
Lisa Gallo
2025-08-03 07:11:03
Numero di risposte : 25
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La nascita delle zeppole risale alla fuga in Egitto della sacra famiglia. Si dice che San Giuseppe, infatti, per mantenere Maria e Gesù, dovette affiancare alla sua professione di falegname anche quella di friggitore e venditore ambulante di zeppole. La storia della zeppola ha inizio nel 1837, quando il gastronomo napoletano Ippolito Cavalcanti inserì la prima ricetta ufficiale in un suo trattato di cucina in lingua napoletana. Tuttavia, sembra che la prima ricetta delle attuali zeppole napoletane sia opera del famoso Pintauro, già leggendario “ideatore” della sfogliatella napoletana. Ispirandosi ai consigli di Cavalcanti, infatti, creò le attuali zeppole arricchendo l’impasto di uova, strutto e aromi, procedendo poi con la caratteristica doppia frittura e farcendola con una ricca e gustosa crema pasticcera sormontata da una succosa amarena.
Rebecca Sanna
Rebecca Sanna
2025-07-28 04:04:50
Numero di risposte : 20
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Ma chi ha inventato le zeppole? Come per tutti i dolci che hanno fatto la storia della pasticceria anche la nascita delle zeppole è avvolta da diverse leggende e si fa ricondurre la loro creazione ad antichissime tradizioni. Pare, difatti, che le origini di questa leccornia siano da ricercare nel 500 a.C., quando a Roma si celebravano le Liberalia, ovvero le feste organizzate dai romani per omaggiare Bacco e Sileno, le divinità dispensatrici del vino e del grano. Una leggenda cristiana, invece, fa risalire la nascita delle zeppole alla fuga della sacra famiglia in Egitto. Secondo tale leggenda, difatti, pare che San Giuseppe per mantenere Maria e Gesù dovette affiancare al mestiere di falegname anche quello di friggitore ambulante, vendendo frittelle dolci per strada. La storia della zeppola di San Giuseppe ha inizio ufficialmente nel 1837, quando il gastronomo napoletano Ippolito Cavalcanti, Duca di Buonvicino, inserì in un suo trattato di cucina la prima ricetta ufficiale in lingua napoletana, anche se pare che la prima ricetta delle attuali zeppole napoletane sia opera del famoso Pintauro, già leggendario “ideatore” della sfogliatella napoletana. Rivisitando le antiche frittelle romane e prendendo spunto dai consigli del Cavalcanti il bravo Pintauro creò le attuali zeppole arricchendo l’impasto di uova, strutto e aromi, procedendo poi con la caratteristica doppia frittura (dapprima nell’olio e poi nello strutto) e farcendola con una ricca e gustosa crema pasticcera sormontata da una succosa amarena.
Graziella Fiore
Graziella Fiore
2025-07-19 15:48:38
Numero di risposte : 30
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Pare che la storia delle zeppole di San Giuseppe risalga addirittura all’antica Roma. Il 17 marzo si celebravano le Liberalia, ovvero feste e libagioni in onore delle divinità del vino e del grano. Il dolce comincia a prendere la forma che conosciamo oggi intorno al 1700: pare che fossero le monache dello Splendore e della Croce di Lucca o quelle di San Basilio del Monastero di San Gregorio Armeno a prepararle come dolce conventuale. Poi, cento anni più tardi, vennero messe “nero su bianco”: le prime ricette delle zeppole di San Giuseppe risalgono al 1837 ad opera del celebre gastronomo napoletano Ippolito Cavalcanti, Duca di Buonvicino, che le codificò nel Trattato di Cucina Teorico-Pratico. L’uomo, in uno stile semplice e immediato, scrisse la ricetta – che contava pochi ingredienti, ovvero farina, acqua, un po’ di liquore d’anice, marsala, sale, zucchero e olio per friggere – in lingua napoletana.
Gianriccardo Grasso
Gianriccardo Grasso
2025-07-08 20:37:14
Numero di risposte : 24
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L'ipotesi dell'origine romana non fornisce informazioni sulla persona che ha inventato le zeppole. Invece, secondo la tradizione cristiana, le zeppole risalgono a quando San Giuseppe fu costretto a fuggire in Egitto con Maria e Gesù e iniziò a vendere frittelle per strada per riuscire a mantenere la famiglia. Un’altra leggenda popolare napoletana attribuisce l’invenzione delle zeppole al friggitore di strada Zi’ Paolo, il cui nome avrebbe ispirato questo dolce. Nel XVIII secolo, i pasticcieri partenopei, eredi della raffinata scuola dei monsù, perfezionarono la preparazione arricchendola con crema pasticcera e amarene sciroppate, rendendola più simile a quella attuale.