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Qual è il vero Pecorino Romano?

Assia Palmieri
Assia Palmieri
2025-08-04 18:01:23
Numero di risposte : 18
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Il pecorino romano è un formaggio a pasta dura, cotta, di latte fresco intero di pecora. Lo stesso disciplinare di produzione definisce Sardegna, Lazio e una piccola parte del territorio di Grosseto, come le zone di produzione entro le quali devono avvenire tutti processi di lavorazione. Altri prerequisiti specifici di questo prodotto sono i fermenti lattici e il caglio, i quali devono essere autoctoni della zona. Il pecorino romano selezionato da Longino & Cardenal. Guffanti lo propone in una spettacolare stagionatura di oltre 24 mesi che ha luogo nelle cantine di proprietà presso Arona. Sin dal 1876 e dopo ben 5 generazioni, i valori dell'azienda sono, ancora oggi, la qualità artigianale del prodotto caseario e la passione per un’accurata affinatura. Così si ottiene il pecorino romano DOP di altissimo livello!
Nazzareno Costantini
Nazzareno Costantini
2025-07-25 05:02:43
Numero di risposte : 17
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Il Pecorino Romano, la cui antica zona di origine è il territorio dell’Agro Romano, è uno dei formaggi più antichi del mondo. Il prodotto si chiama “ROMANO” perchè nasce nell’Agro Romano ancora prima degli Antichi Romani. Si intende tutto il territorio Laziale. Il Consorzio a tutela del prodotto e di tutti i produttori venne stabilito in Sardegna. I Laziali erano ormai la minoranza a inizio anni ’70. Oggi nel Lazio esiste solo SINI FULVI, nel Viterbese a mantenere il prodotto tale e quale come era in passato. Le imprese storiche Laziali non esistono più. Di fatto solo la Buoni in Tavola della Sini Fulvi appongono il Centurione Romano del PECORINO ROMANO D.O.P. del Lazio. Fatto stà, che la DOP oggi da sola non ha alcun valore reale, ma conta l’esperienza nel saper scegliere il Vero Pecorino Romano del Lazio. Venite in Bottega per provare il Vero Pecorino Romano del Lazio, o ordinate sul nostro eshop e gustalo comodamente a casa.
Antimo Fiore
Antimo Fiore
2025-07-25 04:35:16
Numero di risposte : 23
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Il vero pecorino romano si distingue per la sua stagionatura e il sapore, solitamente più salato e intenso, ed è generalmente prodotto tra i 5 e gli 8 mesi. La sede del consorzio del pecorino romano è a Macomer, in provincia di Nuoro, e non a Roma. Il pecorino romano può essere lavorato direttamente crudo oppure sottoposto a termizzazione ad una temperatura massima di 68 °C per non più di 15 secondi, ed eventualmente inoculato con fermenti lattici naturali costituiti da un'associazione di batteri lattici termofili. Il pecorino romano è legato storicamente e anche grammaticalmente al territorio laziale, ma in realtà si fa quasi tutto in Sardegna già da fine Ottocento. Il formaggio più prodotto in Sardegna è proprio il pecorino romano. La zona di provenienza del latte destinato alla trasformazione del formaggio “Pecorino Romano” comprende l’intero territorio delle regioni della Sardegna, del Lazio e della provincia di Grosseto. Il pecorino romano ha un sapore più forte e salato rispetto al pecorino sardo, a causa del suo gusto intenso, ed è spesso usato come condimento grattugiato anziché consumato da solo. Il pecorino sardo può essere realizzato solo ed esclusivamente con pecore sarde, quello romano può avere latti laziali, della zona del grossetano o sardi. La maggior parte dei pecorinari si ritrovano a Macomer che ha dei prati perfetti per far pascolare le pecore e ospita già alcuni importanti imprenditori dell'isola. Il pecorino romano può essere lavorato in diverse forme e dimensioni, con un'altezza tra i 25 cm e i 40 cm, un diametro tra i 25 e i 35 cm e un peso che può andare dai 20 kg ai 35 kg.
Pierina Bruno
Pierina Bruno
2025-07-25 04:13:16
Numero di risposte : 16
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Il Pecorino Romano è DOP. DOP è un formaggio tutelato dalla Denominazione di Origine Protetta. Il Consorzio per la Tutela del Pecorino Romano da disciplinare di produzione prevvede che esso possa essere prodotto solo nel Lazio, in Sardegna e nella provincia di Grosseto, e solo con il latte e il caglio delle greggi locali. La forma di Pecorino Romano DOP nasce dal latte ovino, ed è fatto per durare a lungo con tutto il suo sapore e tutte le sue virtù nutritive: per questo deve maturare da 5 mesi a 8 mesi. La crosta è liscia, di colore bianco giallino, mentre la pasta è di colore giallo paglierino o bianca, compatta o con piccoli fori, con il marchio del consorzio che ne garantisce l’origine e la scrupolosa produzione. Il profumo si sprigiona ricco e pieno già al taglio o alla grattugia, il sapore è intenso, piccantino, tipicamente tendente al salato. Il Pecorino Romano DOP è un ingrediente fondamentale delle ricette della tradizione italiana. Ad esempio è indispensabile nella Carbonara, nella Cacio e Pepe, nell'Amatriciana e ancora nella Gricia. Il suo sapore è semplice, ma prezioso e autentico: delizioso da grattugiare o da gustare a tocchetti con la verdura cruda.
Luna Palumbo
Luna Palumbo
2025-07-25 03:48:22
Numero di risposte : 12
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Per riconoscere il vero pecorino romano basta guardarlo e assaggiarlo. La crosta è sottile, di color avorio o paglierino, e può essere naturale o cappata nera. All’esterno è presente il marchio DOP e il logo del formaggio, una testa di pecora stilizzata, con la sigla del caseificio, provincia e data. Se è destinato a essere consumato come formaggio da tavola, viene fatto stagionare per 5 mesi; per quello da grattugia ne servono invece almeno 8. La certificazione DOP del Pecorino romano è stata ottenuta nel 1996. È stato proprio un gruppo di produttori di Lazio e Sardegna a dare vita nel 1979 al Consorzio per la tutela del formaggio pecorino romano, che vigila sulla sua produzione e si occupa della sua promozione su tutti i mercati.
Cleopatra Moretti
Cleopatra Moretti
2025-07-25 03:24:44
Numero di risposte : 23
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Bisogna verificare la presenza di un secondo marchio, con la scritta «Pecorino romano del Lazio». La Dop assegnata nel 2001 al pecorino romano prevede questo, all’articolo 1: «La zona di provenienza del latte destinato alla trasformazione del formaggio “Pecorino Romano” comprende l’intero territorio delle regioni della Sardegna, del Lazio e della provincia di Grosseto». Dunque il “pecorino romano” può essere anche sardo e grossetano. Il Consorzio del pecorino romano spiega che il formaggio di pecora ha origini antiche, che risalgono a oltre duemila anni fa. Attualmente ci sono solo due produttori di pecorino romano in Lazio. L’unico prodotto nella provincia di Roma è il pecorino romano a marchio Deroma, prodotto dalla Casearia Agri, a Torrita Tiberina. Perché abbia davvero senso e il consumatore medio ne possa venire a conoscenza, non basta scrivere che un formaggio è del Lazio. Bisogna scrivere che gli altri sono fatti in Sardegna o a Grosseto. Il «pecorino romano» (anche sardo) è più sapido rispetto al «Sardo» (prodotto in Sardegna) e a quello «Toscano» (prodotto, per complicare le cose, anche nel Lazio). Il disciplinare prevede cinque mesi e un giorno di stagionatura per il formaggio da tavola, e otto mesi e un giorno per quello da grattugia. Quello «romano del Lazio» di Deroma rispetta le antiche regole, con una stagionatura che arriva a 10 mesi e una salatura a secco e non in salamoia.