Dove ha origine il prosciutto?
Renata Ruggiero
2025-08-28 14:36:30
Numero di risposte
: 24
Le prime attestazioni storiche del prosciutto risalgono ad alcuni secoli prima di Cristo. Abbiamo testimonianze scritte di Catone il Censore risalenti al II secolo a.C. che descrivono l’essiccazione della carne di maiale – in particolare le zampe posteriori -, ma sicuramente l’antichissima pratica di cibarsi di carne suina era stata fatta evolvere dagli Etruschi, che già nel V secolo a.C. praticavano l’arte della salumeria trasformando le cosce di maiale in quelli che possiamo definire antenati dei prosciutti. Fondamentale per la realizzazione del prosciutto e per la conservazione delle carni era la disponibilità di grandi quantità di sale marino, che il clima e la presenza del mare garantivano lungo le coste dell’Impero Romano e che il commercio alimentava. Altri autori come Porzio Catone, Ovidio, Polibio e Apicio citano nelle loro opere la produzione di salumi di carne di maiale e di prodotti affumicati, così come sappiamo che con l’espansione delle loro conquiste i Romani vengono in contatto con le usanze alimentari della Gallia Cisalpina. Questi popoli avevano sviluppato una tecnica di trasformazione delle cosce suine con una doppia cottura, prima in brodo e poi in crosta con il miele, per ottenere il loro particolare prosciutto cotto, che ebbe molto successo a Roma e fu importato massicciamente. Da quel momento in avanti il prosciutto cotto divenne un alimento comune in tutto il mondo romano e la sua tradizione si è progressivamente diffusa e affinata, grazie al miglioramento delle tecniche di conservazione della carne mediante affumicatura, salatura e essiccatura, fino all’introduzione del prosciutto crudo in epoca longobarda e, in età rinascimentale, alla nascita della vera e propria arte salumiera italiana.
Salvatore Ricci
2025-08-21 19:55:46
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: 30
La storia del prosciutto ha origini remote.
Il termine prosciutto deriva dal mondo latino e, secondo gli studiosi, esistono due diversi etimi di questa parola.
Alcuni ritengono che questa parola sia costituita dalla particella pro, che indica l’anteriorità di un’azione, e da exsuctus, participio passato del verbo exsugere, che significa “spremere”, “inaridire”.
Altri, invece, propendono per prae suctus, che significa “succhiato”.
Entrambe le ipotesi fanno comunque riferimento alla lavorazione della carne e al processo di stagionatura.
Le indagini archeologiche condotte nella Chiesa di San Daniele in Castello ci informano dell’uso dei maiali per l’alimentazione già in epoca protostorica fra l’XI e l’VIII secolo a.C..
Nel Medioevo si sviluppano le pratiche dell’allevamento e della norcineria.
La carne di maiale è sempre più presente nella dieta del popolo friulano.
Gianriccardo Messina
2025-08-10 17:07:14
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: 27
La produzione del Prosciutto di Parma ha una storia antichissima, che risale addirittura all’epoca romana.
In quel tempo i “lardaroli” di Parma cominciarono a studiare i metodi di conservazione da cui, nel corso degli anni, si svilupperanno le tecniche odierne.
Si considera “Prosciutto di Parma” solo il prodotto derivante da animali macellati nelle seguenti regioni: Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Umbria, Marche, Lazio Abruzzo e Molise.
La magia del prosciutto di Parma è costruita gradualmente da mani esperte, ma non bisogna dimenticare che il primo passo per produrre un buon prosciutto è rappresentato dalla cura del maiale, animale che è allevato in Cina più di 7.000 anni fa e a Parma e dintorni fin dall’epoca preistorica.
Il maiale da ingrasso può raggiungere i 160 kg ed è noto per la sua resistenza alle intemperie e il suo fare “rumoroso”.
Esistono moltissime razze di maiale e, non a caso, l’Italia può vantare una grande varietà di specie autoctone.
La produzione del prosciutto ha una storia antichissima che risale addirittura all’epoca romana a Parma.
Pierina Mariani
2025-08-10 16:54:40
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: 26
Il prosciutto crudo è un salume tipico italiano ottenuto dalla salatura a secco dalla coscia del maiale, in particolare da animali che hanno raggiunto un peso intorno ai 150 kg.
Le prime notizie della produzione di prosciutto possono ricondursi alla civiltà etrusca del VI-V secolo a.C., ma soprattutto alla civiltà dell'antica Roma.
Il maiale che abita per lo più nella Maremma Toscana e nella Pianura Padana è considerato fonte di sostentamento ideale.
Alcune varietà italiane di prosciutto sono: Prosciutti di Parma in essiccazione prosciutto di Carpegna prosciutto di Faeto prosciutto di Modena prosciutto di Norcia prosciutto di Parma prosciutto di San Daniele prosciutto toscano prosciutto Veneto Berico-Euganeo prosciutto di Sauris Jambon de Bosses prosciutto di Trevico prosciutto di Venticano prosciutto di Villagrande Strisaili.
Lorenzo Orlando
2025-08-10 16:51:59
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: 20
Il prosciutto è la coscia di maiale conservata tramite salatura e stagionatura oppure cottura. Gli Etruschi furono i primi ad esportare i prosciutti emiliani, inizialmente verso la Grecia. Ci pensarono poi i Romani a farli diventare un alimento consumato in tutte le province del loro impero. Varrone racconta che i soldati romani, per affrontare le lunghe campagne militari, portavano con loro prosciutti e carni salate provenienti dall’area intorno al Po. Già nel Cinquecento da Modena provenivano i prosciutti utilizzati presso la corte estense di Ferrara; e anche altre importanti corti italiane e straniere facevano riferimento a Modena per l’ottima qualità dei prosciutti.
Maristella Marchetti
2025-08-10 16:18:17
Numero di risposte
: 21
La storia del prosciutto, così come quella degli altri salumi, è antichissima ed è oggi difficile stabilire con esattezza chi ha inventato il prosciutto, anche se tutti gli indizi portano all’epoca degli antichi romani.
Il nome prosciutto ha origini latine, anche se la sua tradizione potrebbe essere più antica dei Romani in quanto già si trovano tracce della lavorazione di cosce suine tra gli Etruschi, a partire dal VI secolo a.C.
Fondamentale è poi l’attestazione scritta presente nel De Agri Cultura di Catone, collocabile intorno al 160 a.C., dove viene descritto nel dettaglio il processo di salatura delle carni di maiale.
Il termine prosciutto significa “prosciugato” proprio in riferimento al metodo di preparazione del prosciutto, che dopo essere stato salato è sottoposto a una fase di asciugatura preliminare alla successiva stagionatura, durante la quale l’acqua in eccesso viene eliminata e il prodotto perde peso.
Gli stessi antichi romani, inoltre, già distinguevano tra il prosciutto vero e proprio, quello cioè realizzato a partire dalla coscia del maiale, e la cosiddetta spalla cotta, per cui veniva utilizzata la spalla suina detta “petaso”.
Sui termini latini da cui deriva la parola prosciutto c’è invece meno unanimità di giudizio tra gli storici.
C’è chi sostiene che si tratti di una combinazione di pro e exsuctus, che significherebbe “inaridito/asciugato in precedenza”, mentre un altro filone predilige la tesi secondo cui derivi da “prae suctus” (“succhiato”): in ogni caso, il significato rimane il medesimo.
Ingrid Coppola
2025-08-10 15:14:20
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: 28
Le prime tracce della lavorazione di prosciutto in Italia possono ricondursi alla civiltà etrusca del VI-V secolo a.C.
Catone descrive il procedimento di salatura della coscia di maiale nel De agri cultura, attorno al 160 a.C.
Ci sono rivendicazioni sull'origine cinese della prima carne salata, sebbene afferenti in epoca successiva a Catone.
Maria Antonietta Filippini, Quegli Etruschi che vendevano prosciutti.
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