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Qual è il prosciutto crudo più dolce che c'è?

Federica Ruggiero
Federica Ruggiero
2025-08-10 20:12:34
Numero di risposte : 15
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Considerato il re dei prosciutti italiani, il crudo di Parma è il più dolce in assoluto, e la sua qualità è protetta da un consorzio, il cosiddetto Consorzio del Prosciutto di Parma, che ne disciplina ogni fase della preparazione, a cominciare dall’allevamento dei maiali, esclusivamente italiani. Il prosciutto di Parma si distingue da tutti gli altri per le grosse dimensioni, per il grasso color rosato che si infiltra nelle fibre, per la dolcezza unica e la consistenza tenera e fragrante. Durante la lavorazione viene aggiunta una bassa quantità di sale, uno dei motivi per i quali il prosciutto di Parma si contraddistingue per la sua inconfondibile dolcezza. Il prosciutto di Parma si contraddistingue per la sua inconfondibile dolcezza.
Jelena Romano
Jelena Romano
2025-08-10 14:36:06
Numero di risposte : 21
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Il prosciutto di Parma DOP, probabilmente il più famoso di tutti, è caratterizzato da un colore uniforme tra il rosa ed il rosso, inframmezzato dal bianco puro delle parti grasse, e da un sapore delicato e dolce, poco salato e con aroma fragrante e caratteristico. Il prosciutto di San Daniele DOP è caratterizzato da una forma esteriore a chitarra, mentre la fetta appena tagliata è di colore rosso-rosato nella parte magra e bianco candido in corrispondenza del grasso, il sapore è delicato e la fetta è tenera. Il prosciutto di Norcia si può riconoscere dalla caratteristica forma a pera. La fetta è sapida ma non salata, di un colore dal rosato al rosso. Il prosciutto Toscano DOP è caratterizzato da un colore rosso cremisi e un gusto delicato, esaltato da una nota sapida. Il sapore è unico, dolce e salato al tempo stesso. La quantità di sale deve essere compresa tra il 4,2% e il 6,2%. Il sale non deve superare il 6,0%. La sapidità è un tratto distintivo del Prosciutto Toscano DOP anche se negli ultimi anni i produttori hanno abbassato il livello di sale. Il contenuto massimo dell’8,3%, anche se la media dei produttori attualmente si è stabilizzata intorno al 6%.