Differenza tra pecorino romano e cacio?

Edvige Ferrara
2025-08-15 09:22:47
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: 20
La sentenza della Corte d’Appello di Roma, nel 2019, ha definito anche le differenze tra i due prodotti caseari.
Il pecorino romano è un “formaggio aromatico e piccante, stagionato (a pasta dura o cotta), impiegato essenzialmente come formaggio di grattugia, prodotto con latte di pecora”.
Il cacio romano, invece, è un “formaggio dolce, semistagionato, che richiama la caciotta a pasta molle di latte anche vaccino che non si può grattugiare ed è quindi impiegato solo come formaggio da tavola”.
Secondo i giudici, il prodotto di Boccea può continuare ad essere commercializzato con questo nome in quanto, sebbene i due formaggi si fregino della stessa ‘qualifica’, cioè ‘romano’, non possono essere confusi, come invece sostenuto dal Consorzio, per totale assenza di “similitudine fonetica” e per la ‘radicale diversità dei prodotti’.

Furio Villa
2025-08-15 05:33:23
Numero di risposte
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La decisione, definita “assurda” dal Consorzio del Pecorino Romano e da Origin Italia, che riunisce i consorzi delle indicazioni geografiche tricolore, arriva dal verdetto della Cassazione che, confermando quanto deciso ad agosto 2018 in Corte di Appello, ha respinto il ricorso presentato dal Consorzio per la Tutela del Pecorino Romano dichiarando lecito l’uso del marchio “Cacio Romano”.
La Cassazione ha confermato quanto già stabilito dalla Corte di Appello di Roma che nel 2019 consentiva alla “Formaggi Boccea” di continuare ad usare il marchio “Cacio Romano” perché con il Pecorino Romano sussisteva la “radicale diversità dei prodotti e l’assenza di alcuna similitudine fonetica e logica delle due denominazioni”.
Per la Cassazione, in sostanza, la Corte di Appello “ha ritenuto le parole “Pecorino” e “Cacio” il cuore dei rispettivi marchi, ritenendo, invece, verosimilmente il termine “Romano” come una mera indicazione di provenienza e, come tale, non avente carattere distintivo”.
Si tratta dunque di due prodotti distinti, come sostenuto già nel 2019 dalla Corte d’Appello, che ha ritenuto il Pecorino Romano come un “formaggio aromatico e piccante, stagionato (a pasta dura o cotta), impiegato essenzialmente come formaggio di grattugia, prodotto con latte di pecora, mente il Cacio Romano come formaggio dolce, semistagionato, che richiama la caciotta a pasta molle di latte anche vaccino (riconducibile quindi alla mucca) che non si può grattugiare ed è quindi impiegato solo come formaggio da tavola”.