Come capire se la ricotta è fresca?

Monica Martino
2025-08-15 13:19:15
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: 19
La prima cosa è controllare la data di scadenza.
Potresti annusare il formaggio per verificare eventuali cambiamenti nel suo aroma.
Potresti dargli un colpetto per vedere se la trama è cambiata.
Potresti dare un'occhiata approfondita al formaggio per vedere se riesci a individuare uno di quei punti blu rivelatori.
Se la tua ricotta è andata a male, cambierà sia nell'aspetto che nell'odore.
Sì, la ricotta non ha un odore particolarmente distinto, soprattutto rispetto ad altri formaggi, ma una volta che inizia ad avere un odore acido, è segno che è andata a male.
Inoltre, mentre la muffa è un segno per buttare via la ricotta, ci sono altri cambiamenti nell'aspetto che possono indicare che qualcosa non va.
Fai attenzione se la ricotta è diventata giallastra o marrone, o se c'è uno strato d'acqua.
In generale questo formaggio si conserva in frigorifero circa una settimana.
Assicurati solo che il tuo frigorifero sia impostato su 6/7 gradi.

Matilde Russo
2025-08-15 11:44:18
Numero di risposte
: 14
Di regola non deve quindi essere lasciata fuori dal frigorifero: se dimenticata, resiste per un paio d’ore a una temperatura esterna che si aggira intorno ai 20 °C: poi inizia il deterioramento che comporta un peggioramento delle caratteristiche organolettiche e una potenziale proliferazione batterica che potrebbe causare disturbi.
Hai qualche dubbio sulla commestibilità?
Analizza i seguenti punti:
Aspetto: se noti la presenza di muffa, macchie verdastre o una superficie giallastra, non mangiarla.
Odore: la ricotta fresca ha un odore lieve e lattiginoso.
Se l’aroma diventa pungente o rancido, non consumarla.
Consistenza: una ricotta andata a male tende a diventare viscida o troppo secca.
Sapore: se decidi di assaggiarla, un sapore acidulo o amaro è un chiaro segnale che non è più buona.

Gianriccardo Villa
2025-08-15 08:00:57
Numero di risposte
: 17
Una ricotta che si rispetti deve avere una percentuale di sale inferiore all’1%.
Le migliori utilizzano sale di Cava o di Volterra, puro al 99%, al contrario di quello marino che essendo estratto dalle saline, in prossimità di zone portuali, può avere tracce di microplastiche o inquinanti generici.
Una buona ricotta si riconosce attraverso la sua “shelf life”.
Non si tratta della data di scadenza ma del periodo in cui il prodotto è fragrante.
La shelf life di una buona ricotta è fissata entro i 3 giorni, mentre la sua data di scadenza entro i 5.
Poi c’è il colore del siero, che deve essere giallo carico e opaco e non deve mai coprire il colmo della ricotta se la si prende nella fuscella.
Una buona ricotta infine si riconosce dal gusto, perché deve sapere di foraggio fresco e burro fuso con sentori di panna, e dal cucchiaio.
È il cucchiaio infatti la prova regina di una buona ricotta: prendendone una cucchiaiata dalla fuscella, questa deve restare attaccata al cucchiaio e una volta fatta scivolare sul piatto deve lasciare un leggero strato, quasi come fosse un velo di grasso.