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Dove è nato il cono gelato?

Marianna Russo
Marianna Russo
2025-08-14 03:38:26
Numero di risposte : 20
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Il nome da ricordare è sempre made in Italy: si tratta del bellunese Italo Marchioni, immigrato a New York alla fine dell’800, che si contende la paternità del cono in cialda con un suo cugino, Frank Marchioni. L’anno da segnare è il 1903, mese di dicembre, quando Italo Marchioni brevetta un macchinario in grado di dare una forma conica alle cialde di biscotto. L’uomo, infatti, aveva messo in piedi un chiosco ambulante di gelati che fino a quel momento venivano serviti da asporto in coppette di carta: scomode ed economicamente poco sostenibili. La soluzione progettata da Marchioni era quella di una cialda di wafer arrotolata su se stessa, con la classica apertura nella parte superiore che si stringe in quella inferiore, per essere sia riempita che tenuta in mano con facilità mentre si cammina. L’idea del cono edibile nasce quindi proprio da queste necessità pratiche, così da rendere l’esperienza di gustare un fresco gelato ancora più piacevole. Il cono è il gelato preferito dagli italiani. Si parte dalla celebre corte di Caterina de’ Medici, regina di Francia nel ‘500, che si circondò di valenti cuochi, pasticceri e collaboratori geniali: qui l’invenzione del gelato si contende tra l’architetto Bernardo Buontalenti – che avrebbe messo a punto l’antenato della famosa crema fiorentina mescolando miele, zucchero e tuorli d’uovo ghiacciati – e il macellaio Ruggeri, si dice ideatore di un sorbetto cremoso che conquistò la corte di Versailles.
Mercedes Colombo
Mercedes Colombo
2025-08-06 14:20:13
Numero di risposte : 19
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Il cono gelato è un contenitore per il gelato di forma conica aperto alla base, spesso fatto di una pasta commestibile o biscotto o altre cialde, da impugnare con la parte aperta in alto. Viene inventato nel 1903 da un italiano, Italo Marchioni, originario del Cadore, che lo brevettò a Washington. Taluni invece pensano che il cono gelato sia invece stato inventato a St. Louis, Missouri il 23 luglio 1904 al Louisiana Purchase Exposition, dove la storia dice che un pasticciere siriano, Enrst Hamwi, che stava vendendo "Zalabia", una pasta croccante e gocciolante di sciroppo cotta in una pressa bollente per wafer, andò in aiuto al vicino venditore di gelati, forse Arnold Fornachou o Charles Menches, che stava finendo i piatti, arrotolando lo zalabia ancora caldo a forma di cono in modo che potesse contenere il gelato. Il 13 dicembre 1903, Italo Marchioni, italiano residente a New York, ricevette il brevetto statunitense N. 746971 per l'invenzione del cono gelato che aveva venduto in America sin dal 1896. Pare difatti che l'idea nacque da uno stato di necessità dell'italiano, visto che inizialmente il suo gelato veniva servito in bicchieri di vetro. È attualmente l'inventore più accreditato proprio in virtù di quel brevetto che il medesimo richiese ai primi del Novecento.
Felicia Gallo
Felicia Gallo
2025-07-26 12:32:03
Numero di risposte : 16
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Il museo attribuisce il merito a Italo Marchioni un immigrato italiano che vendeva gelati da un carretto appostato davanti a Wall Street negli anni '90 dell'Ottocento. L'idea di creare il cono gli venne nel 1896 dopo aver perso numerosi bicchieri da portata nei quali serviva i suoi gelati. Marchioni vinse un brevetto per il suo cono di cialda nel 1903. La rivista Time fa risalire l'origine del cono ad anni antecedenti l'invenzione di Marchioni. Un'incisione del 1807 del Café Frascati a Parigi contiene un primo indizio relativo al cono. Di storie simili che ne sono molte ma una cosa è certa il primo a brevettare il cono fu Marchioni.
Vincenza Rossetti
Vincenza Rossetti
2025-07-26 11:41:03
Numero di risposte : 18
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Italo Marchioni era nato a Peaio di Vodo di Cadore. Italo Marchioni è nato a Vodo di Cadore, in provincia di Belluno, Veneto. Molti attribuiscono l’invenzione del cono gelato ad un siriano, nel 1904, alla fiera di San Louis.
Oreste Caruso
Oreste Caruso
2025-07-26 11:39:01
Numero di risposte : 28
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Il riconoscimento dell’invenzione del cono gelato a Italo Marchioni è, infatti, molto controversa. Un elenco delle molteplici citazioni che fanno riferimento al cono gelato già molti anni prima la si può, ad esempio, trovare nel sito whatscookingamerica.net dove si parla di “coni di Wafer” già in una pubblicazione a Londra nel 1770 e in altri libri di cucina diffusi nel corso del 1800. Il più accreditato per aver effettivamente inventato il cono gelato (almeno quello di cialda arrotolata) come lo conosciamo oggi (anche se non documentato ufficialmente) potrebbe, quindi, essere il più volte citato nei libri, Ernst Hamwi, pasticcere siriano, che durante la Fiera di St. Louis del 1904 a causa della forte richiesta di gelati nello stand accanto al suo ed avendo il gelatiere esaurito i piattini allora utilizzati, ha iniziato ad arrotolare la sua pasta croccante (zalabia) cotta in una pressa bollente per wafer, a forma di cono in modo che potesse contenere il gelato.
Marina Valentini
Marina Valentini
2025-07-26 10:58:43
Numero di risposte : 22
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Il cono del gelato è stato inventato da un cadorino. Che il Cadore sia la terra dei gelatai è già noto, meno conosciuta è invece la storia della famosa cialda, la cui invenzione viene attribuita a Italo Marchioni, nato a Peaio di Vodo di Cadore nel 1868. Emigrato in America, ai primi del novecento, Italo iniziò a vendere gelati, ghiaccioli e cialde ed usava servire il gelato in bicchieri di vetro che spesso non venivano restituiti, oppure si rompevano, comportando una piccola ma costante perdita di profitto. Così gli venne la geniale intuizione di arrotolare a forma di cono una cialda di wafer e metterci dentro il gelato… ed ecco pronto il primo cono gelato della storia. Fu il signor Italo a brevettare il cono gelato nel 1903 ed il suo successo fu enorme tanto che questo prodotto divenne famoso in tutto il mondo entrando anche a far parte proprio del food design italiano.
Elena Testa
Elena Testa
2025-07-26 08:55:51
Numero di risposte : 21
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Il cono gelato è nato dalla necessità di sostituire il classico bicchiere in vetro, che si usava a New York per servire il gelato, con qualcosa di più pratico. Il bicchiere, infatti, tendeva spesso a cadere e rompersi ed era poco pratico per le persone, oltre che troppo freddo. E c'era anche chi tendeva a rubarlo dalle gelaterie portandoselo a casa come "regalino" post gelato. Così Marchioni decise di inventare un nuovo contenitore per il gelato che potesse essere anche commestibile e da qui nacque il cono. Nato in una piccola frazione di un Comune in provincia di Belluno e poi emigrato in America a fine Ottocento, Italo Marchioni è stato l'inventore del cono gelato commestibile che utilizziamo tutt'oggi per mangiare il gelato, registrato con il brevetto americano n. 746971.