:

Qual è il pesce tipico veneziano?

Odone Fiore
Odone Fiore
2025-08-16 14:36:53
Numero di risposte : 18
0
Le seppie si prestano a molteplici preparazioni e sono quindi presenti in molti piatti della tradizione lagunare. Il gò (ghiozzo) è un pesce di piccole dimensioni che predilige habitat con fondale sabbioso o roccioso, è presente in tutta la laguna. Ha un ruolo principale nelle ricette veneziane: il tipico risotto di gò e la frittura. I murazzi sono l’habitat ideale per branzini, orate, cefali, ghiozzi, granceole, aguglie e molte altre specie. Sono il fulcro di vita grazie al supporto di alghe e anemoni di mare diventano l’ambiente preferito per mitili a grappoli, granchi, ghiozzi e branzini che vanno a predare piccoli crostacei. Si utilizza con sogliole, branzini, orate e cefali. Si utilizza con seppie, sogliole granchi e ghiozzi (gò). Si usa per cefali, piccoli pesci, anguelle, schie e gamberetti.
Prisca Sala
Prisca Sala
2025-08-06 00:18:47
Numero di risposte : 22
0
L'ambiente della laguna di Venezia è un territorio di grande interesse naturalistico ma anche ecologico e commerciale. L'alto numero di specie ittiche, insolito per uno specchio d'acqua a fondale sabbioso, è dovuto alla complessità del territorio lagunare, formato da foci fluviali, bassi fondali, isole, canali artificiali e bocche di porto. Molte specie vengono coltivate in recinti chiusi nel vastissimo estuario veneto: sono anguille, muggini, orate, branzini, sogliole, ghiozzi, granchi, capesante e chi più ne ha ne metta. Una delle attrattive sicure di tutte le località costiere è la possibilità per il visitatore di gustare il pesce fresco: dalle mòleche alle raffinatissime gràncevole, dalle seppie al brodeto. Attualmente i pesci si riproducono nel territorio della laguna veneta con più facilità rispetto al passato grazie anche alla migliorata qualità dell'acqua. La cucina della trattoria Laguna è realizzata con prodotti del territorio, come pesci e crostacei pescati direttamente dalla laguna di Venezia o dal vicinissimo mare Adriatico.
Gianluca Giuliani
Gianluca Giuliani
2025-07-26 18:50:36
Numero di risposte : 16
0
Le moeche non sono altro che i piccoli granchietti che – in autunno e in primavera – attraversano la fase di muta, diventando appunto teneri e deliziosi. In precise settimane dell'anno, infatti, abbandonano il proprio carapace nell'attesa che il processo biologico crei una nuova corazza più grande e più forte. Ed è proprio in questo momento che le moeche, in quanto tali, vengono pescate attraverso un procedimento antico, unico in tutta Italia. La pesca e l'allevamento delle moeche, che a oggi si concentra a ridosso dell'Isola della Giudecca, di Chioggia e di Burano, avviene grazie al lavoro dei cosiddetti moecanti. I granchi boni – pronti alla muta in tempi brevi – vengono selezionati insieme agli spiantani, mentre i cosiddetti granchi matti vengono rigettati in mare. Le moeche vanno mangiate intere, con tanto di testa e zampe: consumate a poche ore dalla pesca, vanno acquistate vive e conservate in frigo. Volendo seguire la ricetta integralista, vanno poste in un recipiente in cui è stato messo un uovo sbattuto che mangeranno, diventando ancora più morbide e gustose.
Sabrina D'amico
Sabrina D'amico
2025-07-26 18:49:15
Numero di risposte : 19
0
Il bacalà mantecato è il piatto tipico di Venezia per eccellenza. Ha come protagonista assoluto un ingrediente che arriva dalle isole Lofoten in Norvegia, il merluzzo essiccato, che a Venezia e nel Veneto prende il nome di bacalà o baccalà, mentre altrove si chiama stoccafisso. Baccalà o stoccafisso, qual è la differenza? La materia prima è la stessa, sempre il merluzzo, quello che cambia è la tecnica di conservazione del pesce. Il baccalà, fuori dal Veneto, è invece il merluzzo sotto sale. Per realizzare la ricetta del baccalà mantecato alla veneziana si usa dunque lo stoccafisso, che deve prima essere reidratato tre giorni in acqua fredda per poi essere cotto secondo ricetta. Si serve come antipasto su crostini di polenta o pane, oppure come secondo. Anche la ricetta del baccalà alla vicentina, un altro popolare piatto veneto, si realizza con lo stoccafisso. La ricetta originale del piatto veneziano, qui proposta, è stata codificata dalla Confraternita del Baccalà mantecato. INGREDIENTI per 4 persone 300 g di stoccafisso già bagnato e deliscato 0,3 L di olio extra vergine di oliva poco profumato 1 spicchio d’aglio alloro limone sale e pepe Mettete il baccalà in una pentola, copritelo con acqua fredda leggermente salata e portate a ebollizione. Cuocete il baccalà per circa 20 minuti con l’aglio, il limone e l’alloro. La misura dell’olio dipende dalla qualità del pesce che state lavorando. Aggiustate di sale e di pepe. Il piatto si guarnisce tradizionalmente con prezzemolo tritato e si accompagna a polenta fresca, oppure grigliata, preferibilmente di mais Marano o del veneziano clone “bianco perla”.