Quando Venezia inizia a gestire il commercio delle spezie?

Akira Amato
2025-08-15 14:15:37
Numero di risposte
: 19
Nell'IX secolo Venezia divenne uno dei principali porti di scambio tra l’Occidente e l’Oriente.
La società multiculturale e fiorente veneziana era terreno fertile per ambizioni di espansione imprenditoriale: la potente classe mercantile veneziana stringeva ora le redini dei mercati europei e si avventurava lungo la Via della Seta sino in Estremo Oriente, inviando squadre di ossequiosi ambasciatori ai grandi re e khan per stringere preziosi accordi commerciali.
Ma, in una Venezia di sfarzi, carnevali ed eccessi, erano sorprendentemente le spezie a infiammare i cuori dei cittadini: importantissime per i loro usi gastronomici, medici e cosmetici, venivano importate a tonnellate da Africa, Medioriente e Asia e vendute al celebre mercato di Rialto sotto i severissimi occhi dei messeri del pepe, funzionari statali appositamente incaricati.
La richiesta era tanto incalzante da ogni angolo d’Europa che Venezia istituì una vera e propria Via delle Spezie, confermandosi come “Porta d’Oriente” ed egemone del Mediterraneo.

Franco Ricci
2025-08-08 13:14:57
Numero di risposte
: 25
La Repubblica Serenissima costruì parte delle sue fortune proprio grazie al commercio delle spezie in regime di monopolio.
Ma dal momento che nella vita tutto ha una fine, prima l'affermazione degli Ottomani nei Balcani e successivamente la scoperta delle vie delle Indie da parte dei portoghesi, inizialmente incrinarono e successivamente cancellarono il monopolio veneziano.
E proprio alle spezie si deve, alla fine del 1200, la nascita del primo libro di cucina veneziana, il Liber de ferculis ed te condimentis.
Vista la loro provenienza da luoghi così lontani, misteriosi e sconosciuti, gli europei furono spinti a credere che arrivassero dal Paradiso Terrestre e producessero miracoli contro la malattia e la morte.
Prima di perdere in fretta l'appeal verso la fine del 1500, quando i massicci quantitativi in arrivo dal Portogallo e le nuove scoperte mediche tolsero alle spezie quell'aura di rarità e sacralità che per secoli ne avevano fatto la fortuna.

Danilo Palumbo
2025-07-26 19:58:03
Numero di risposte
: 11
La città deve tanto della sua antica fortuna al commercio degli aromi alimentari.
E ha anche importato per prima sia il baccalà che il caffè
La Venezia del 1338 in una stampa di fine Ottocento

Sebastiano Sartori
2025-07-26 15:16:51
Numero di risposte
: 19
A partire dal IX secolo, le Repubbliche marinare di Venezia e Genova, fondarono la propria fortuna sul commercio delle spezie, obiettivo principale dei viaggi delle loro navi verso il Levante.
I migliori clienti del mercato veneziano furono fin dall’inizio i tedeschi, affezionati alle spezie più tradizionali come anche al cardamomo, cumino, cubebe, coriandolo e un’infinità di altri aromi dal valore molto alto sul mercato.
Agli inizi del ‘600, il mercato delle spezie, fonte basilare delle ricchezze veneziane, fu incrementato a tal punto dalle attività delle altre potenze commerciali da far registrare un notevole crollo dei prezzi.
Ciò significò l’iniziò del declino economico per Venezia e le altre città marinare del Mediterraneo.
Leggi anche
- Qual è il cibo tipico di Venezia?
- Quali sono le spezie maggiormente impiegate nella cucina italiana?
- Quali sono i primi piatti tipici veneziani?
- Quali sono le 3 cose da mangiare a Venezia in un giorno?
- Qual è il pesce tipico veneziano?
- Chi ha portato le spezie in Italia?
- Perché i commerci di Venezia con l'estremo oriente erano privilegiati?
- Quali sono le 4 spezie?
- Cosa si mangia a colazione a Venezia?