Come servire le olive in tavola?
Elena Rizzo
2025-08-11 23:38:43
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: 21
Alle olive deve essere dedicata una specifica ciotolina, sempre affiancata da un’altra in cui buttare i noccioli.
Accanto, andrebbero messe le forchettine a due rebbi.
Magari usa e getta, in un bar.
Filomena Rossi
2025-08-03 18:07:31
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: 19
Sono tantissimi i modi per servire le olive, ottime come aperitivo o per uno snack a metà giornata.
In commercio ne esistono di diverse qualità, ognuna con il proprio profilo sensoriale.
Le nere di Gaeta sono piccole, di colore bruno chiaro e hanno un sapore amarognolo e leggermente acido;
quelle dette "di Grecia", sono grosse, viola scuro, sono messe in salamoia con l'aggiunta di aceto e hanno un sapore brusco.
Sono perfette in insalata.
Le verdi più famose sono quelle di Cerignola, grandi, dolci e con una polpa croccante.
Più piccole invece sono di Napoli, di un verde brillante, dolci e morbide.
Ci sono poi le olive bianche, tipiche della Sicilia, che vengono lasciate in una salamoia forte per perdere il colore e poi messe in acqua a dolcificare.
In salamoia, sott'olio, cotte al forno, ripiene:
le olive vanno trattate prima di essere consumate: non si possono utilizzare subito dopo la raccolta.
Normalmente subiscono un processo di fermentazione e poi vengono immerse in una salamoia arricchita di acido lattico.
Alcune varietà verdi sono invece dolcificate con trattamenti in calce e soda caustica.
Oppure vengono dolcificate, mantenute sotto sale e infine lavate e lasciate asciugare in forno per un breve periodo.
All'aspetto si presentano asciutte e raggrinzite.
Bruna Silvestri
2025-07-27 07:02:07
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: 13
Per evitare che le persone possano trovarsi a “disagio” di fronte a una porzione di olive quando si prepara un evento home made, è bene quindi organizzarsi.
Disponi in tavola la ciotolina di olive provvista di apposite forchettine e non dimenticare un’altra ciotolina o un piattino dedicato allo scarto, ancora meglio se dello stesso servizio.
Solitamente il bon ton vuole che a tavola si usino forchetta e coltello, ma con le olive – così come per il pollo arrosto o la pasticceria mignon – si può fare un’eccezione.
Il galateo suggerisce che ogni commensale abbia la sua forchettina apposita, con cui poter infilzare l’oliva, ma a volte ne è presente solo una in condivisione, soprattutto quando si è in un locale.
In questo caso, quindi, via libera alle mani, con cui l’oliva scelta si afferra delicatamente con pollice e indice della mano destra e si porta alla bocca.
Il momento che causa più imbarazzo è quello dell’eliminazione del nocciolo, ma in realtà la procedura è davvero semplice.
Si porta la mano sinistra alle labbra chiusa a pugno, si infila il nocciolo e lo si ripone nella ciotolina comune o nel proprio piattino del buffet.
Infine ci si pulisce con il tovagliolo.
Nel passaggio non si dovrà vedere il nocciolo che esce dalla bocca.
Angelina Montanari
2025-07-27 06:27:17
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: 22
Ideali per accompagnare un drink all’ora dell’aperitivo o per arricchire un tagliere di salumi e formaggi, queste olive possono anche essere servite come antipasto, per accogliere i vostri ospiti a tavola.
Il tempo che dedicherete alla “cura” delle vostre olive, però sarà ripagato da quanto saranno apprezzate poi a tavola!
Si tratta di una ricetta d’altri tempi, tramandata di generazione in generazione e lenta, che permette di gustare al meglio questo prodotto della terra.
Giuseppe Martinelli
2025-07-27 04:31:42
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: 22
Per l’antipasto o l’aperitivo, le olive si portano a tavola in piattini o piccole ciotole.
Non con gli stuzzicadenti, già infilzati o meno, bensì accompagnati dalle forchettine apposite, almeno una per commensale.
Se si tratta dell’antipasto o dell’aperitivo, è possibile utilizzare le forchettine ma anche servirsi semplicemente delle mani.
Il galateo lo permette, ma c’è un’importante precisazione da fare: si devono usare solo due dita, il pollice e l’indice.
Silverio Milani
2025-07-27 04:08:14
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: 22
Partiamo da una premessa: le olive dovrebbero sempre avere un servizio dedicato, ovvero una loro ciotolina, un'altra dove buttare i noccioli dopo averle mangiate, e poi forchettine a due rebbi per ciascuno dei commensali.
Si mangiano con la mano destra, perché è la mano pura.
La regola generale è che il pulito entri sempre nella mano destra e sporco esca da sinistra.
Quando si sputa il nocciolo si chiude la mano a pugno, si porta il nocciolo al pugno, e poi lo si fa scendere nella parte inferiore della mano, sempre chiusa, sulla ciotolina apposita.
Lo stuzzicadenti va assolutamente abolito.
Non dovrebbe mai stare in tavola.
La regola resta invariata: si usa la sinistra per mettere gli scarti e la destra per mangiarli.
Il buffet è l'informalità, ma ha le sue regole.
Chi organizza dovrebbe anzitutto fare in modo che non si crei coda: per questo vanno previste più postazioni delle stesse portate.
Il presupposto è che pranzi e le cene a buffet sono delle occasioni per conversare, prima che per mangiare.
Per questo motivo non bisognerebbe mai bere e mangiare insieme: la mano destra deve essere libera da porgere ad altri ospiti per presentarsi.
Altra regola è avere sempre un tovagliolo per pulire la mano che si usa per mangiare.
Infine, dal buffet non si prendono mai più di tre alimenti, mai con la propria forchetta, e non si mettono mai direttamente in bocca: tutto va messo nel proprio piattino.
Genziana Riva
2025-07-27 02:45:40
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: 22
Potete iniziare sperimentando una di queste ricette per conservare e rendere più sfiziose le vostre olive fresche. Le olive appena raccolte possono essere conservate e cucinate per mangiarle come quelle che compriamo. Potete usare le olive da voi raccolte come stuzzichini o antipasto, per insaporire primi e secondi, insalatone e verdure miste, per sorprendere i vostro ospiti. In questo modo potrete usare le olive da voi raccolte. Potrete gustare le vostre olive in salamoia e usarle con fantasia per arricchire i vostri piatti. Potranno durare fino a un anno. A quel punto potrete rimuovere il sale in eccesso sciacquandole bene e usare le olive in cucina, condendole con dell’olio, uno spicchio d’aglio schiacciato, origano, timo e peperoncino. Il patè è pronto quando il composto diventa spumoso e uniforme. Come gustarlo. Su fette di pane casereccio, focacce, crostini, bruschette, polenta o con pesce e carne o, ancora, come condimento sulla pasta.
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