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Qual è la storia della crescia sfogliata di Urbino?

Kristel Farina
Kristel Farina
2025-09-18 03:01:56
Numero di risposte : 33
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La crescia sfogliata trova le sue origini nel periodo Rinascimento Italiano (XV-XVI secolo). Un periodo storico per l’Italia caratterizzato dallo sviluppo delle lettere e delle arti, della scienza e in genere della cultura. La città di Urbino è stata uno dei luoghi in cui questo enorme fermento culturale ha preso e trovato vita, soprattutto all’interno del Palazzo Ducale di Federico da Montefeltro. Ed è proprio all’interno del Palazzo Ducale che la crescia sfogliata ha trovato il suo primo spazio. La crescia sfogliata è stata presentata sulle tavole dei Duchi di Urbino già nel lontano 1400. Data la presenza nella ricetta originaria di uova e pepe – una spezia pregiatissima per quel tempo – era considerata la piadina dei ricchi. Una vera e propria delizia di classe per il popolo, dal momento in cui inizialmente veniva servita unicamente nei periodi di festa. La romantica leggenda della crescia sfogliata e gli ingredienti Le leggenda sulla crescia sfogliata racconta che un giorno, una giovane fornaia stava lavorando osservando il sole abbassarsi. Uno scenario che si presenta in modo inconsueto rispetto a come era abituata. Osservando il sole, la ragazza è riuscita a cogliere la bellezza della città di Urbino, grazie a un particolare effetto ottico offerto dalla natura: il sole era come se fosse rimasto in qualche modo incastrato su una delle Torri di Palazzo Ducale. Nel tentativo di liberarsi, rilasciava attorno a sé scintille dorate. La fornaia guardando il sole e la sua bellezza decise di realizzare qualcosa che potesse esprimere il suo desiderio di libertà e voglia di volare alto come il sole: da qui nacque la crescia. Molto importante per la tradizione di Pesaro Urbino, tanto che il noto poeta Giovanni Pascoli, nella Lettera ai Marchigiani del 1903 la ricorda così: “Son più di trent’anni che non vedo Urbino, e la vedo sempre! Non m’è uscito di mente nulla, nemmeno la Baciocca dove ci facevamo fare le cresce!”
Flaviana Conti
Flaviana Conti
2025-09-08 07:34:26
Numero di risposte : 20
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È nel cuore del Palazzo Ducale che nasce la Crescia Sfogliata di Urbino. Nata nella corte rinascimentale come piatto simbolo di eleganza e raffinatezza, la Crescia si diffonde insieme al Ducato, trasformandosi lungo i suoi confini: sulle colline, nei borghi del Montefeltro, fino alla costa adriatica. Un capolavoro gastronomico che racconta la storia di un territorio in continua evoluzione. Noi de Il Panaro partiamo da qui: dal cuore del Ducato di Urbino, dove la Crescia Sfogliata nacque nella corte rinascimentale come piatto simbolo. Abbiamo seguito il suo percorso storico – dalle colline del Montefeltro fino alla costa – e riscoperto tutte le varianti nate lungo il cammino: dalla Piadina di Senigallia al Crostolo di Urbania, fino all’Antica Piadina di San Leo. Oggi continuiamo a impastare quella stessa sfoglia capostipite con le nostre mani, trasformandola in ogni specialità, ma senza mai perdere la sua anima originale.
Giuliana Rinaldi
Giuliana Rinaldi
2025-09-03 06:25:24
Numero di risposte : 21
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La Crescia sfogliata ha la tipica forma della piadina, un disco rotondo dal colore dorato di pochi millimetri di spessore, rispetto alla quale è arricchita con uova e strutto. La leggenda narra che il sole sedotto dalla bellezza di Urbino, un giorno volò tanto in basso da impigliarsi in una delle torri del Palazzo Ducale. Fu la forma infuocata dell'astro e le scintille d'oro che ne cadevano, mentre cercava di liberarsi, ad ispirare una giovane fornaia nel realizzare una focaccia sfogliata, che per la leggera lievitazione e il desiderio di volare in alto, fu chiamata 'Crescia'.
Stella D'angelo
Stella D'angelo
2025-08-28 09:00:52
Numero di risposte : 23
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La crescia sfogliata, che vi proponiamo nel nostro menu è originaria delle Marche, più precisamente di Urbino. In effetti anche la crescia sfogliata di Urbino, così come la piadina, sembrerebbe avere una storia antica e illustre che affonda le sue origini nel rinascimento a partire dal XV/XVI secolo presso la corte dei duchi di Urbino, quando a Palazzo Ducale le tavole venivano riccamente imbandite per il piacere dei duchi di Montefeltro. Secondo la leggenda costruita intorno a questo prodotto, la sua invenzione sarebbe merito di una giovane fornaia poiché un giorno vide il sole abbassarsi più del solito, attratto dalla bellezza della città di Urbino; esso rimase però impigliato ad una delle torri del Palazzo Ducale e nel tentativo di liberarsi lasciava cadere scintille dorate. L’accaduto ispirò la giovane che decise di realizzare qualcosa che esprimesse desiderio di libertà e voglia di volare alto come il sole: da qui nacque la “crescia” e la sua particolare denominazione. Naturalmente tale argomentazione provoca da sempre polemiche tra marchigiani e romagnoli; i primi rimangono infatti convinti che la crescia di Urbino sia più antica della piadina, la quale sarebbe solo una “parente povera” senza uova. Inizialmente veniva usata da contenitore per torte di carne o di verdure, ma dal momento in cui la ricetta usci dalle cucine del palazzo, anche la semplice sfoglia divenne un amatissimo piatto per il popolo, consumato addirittura nelle festività.
Gavino Guerra
Gavino Guerra
2025-08-18 18:17:12
Numero di risposte : 16
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La storia della Crescia sfogliata di Urbino risale al XV-XVI secolo, in pieno Rinascimento, periodo storico legato al ‘fiorire’ delle arti, della cultura e, non per ultima, della gastronomia. Centro nevralgico di questo fermento era la corte rinascimentale del Palazzo Ducale del Duca da Montefeltro di Urbino. Proprio qui si racconta che la Crescia sfogliata venisse già apprezzata come una pietanza “per benestanti”, “da duchi”, data la presenza di ingredienti come pepe e uova, all’epoca considerati di alta gamma. Molto poetica è invece la leggenda che ruota intorno all’invenzione di questa ricetta: una giovane fornaia marchigiana, osservando il sole calare tra le torri del Palazzo Ducale, pensò di preparare qualcosa che fosse ispirato al desiderio di libertà del sole. Risale al 1903 la lettera di Giovanni Pascoli a un amico di Urbino, nella quale il noto poeta fa riferimento alla crescia sfogliata: “…son più di trent’anni che non vedo Urbino, e la vedo sempre! Non m’è uscito di mente nulla, nemmeno la Baciocca dove ci facevamo fare le crescie!”.
Gerardo De rosa
Gerardo De rosa
2025-08-16 08:56:15
Numero di risposte : 21
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L’origine antica della crescia, tra nobiltà e miserie. Racconta infatti di una giovane fornaia, che secoli fa osservò il sole quasi incastrarsi tra le torri del Palazzo Ducale, lasciando cadere scintille nel tentativo di liberarsi. Ispirata, ricreò qualcosa di rotondo e dal colore solare, che conquistò il palato raffinato dei duchi. A giudicare dagli ingredienti — ad esempio il pepe, una spezia costosa — è tuttavia verosimile che l’origine sia piuttosto altolocata, e c’è chi dice che venisse servita già nei banchetti rinascimentali, vuoi come ‘contenitore’ di altre preparazioni, vuoi come accompagnamento a carni o verdure. Quel che è certo è che si diffuse anche in altri contesti, diventando pranzo ideale per i lavoratori in campagna, in ragione della praticità del suo consumo.
Gabriella Gentile
Gabriella Gentile
2025-08-06 20:38:17
Numero di risposte : 30
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La storia della Crescia sfogliata di Urbino nasce proprio durante il Rinascimento Italiano. La Crescia Sfogliata nasce proprio durante il Rinascimento Italiano, periodo caratterizzato dal rifiorire delle lettere e delle arti, della scienza e in genere della cultura. Si narra che la crescia fosse presente sulla tavola dei Duchi di Urbino, molto amanti di questa prelibatezza, già nel XV secolo. Data la presenza di uova e pepe questa era infatti considerata una sorta di “piadina dei ricchi”. Nei sontuosi banchetti della Corte Ducale quindi la crescia sfogliata era sempre presente. Una delizia che ha ispirato e deliziato anche il poeta Giovanni Pascoli. La crescia sfogliata era considerata una vera e propria ghottoneria per il popolo e veniva servita nelle festività visto la ricchezza della preparazione e degli ingredienti. La leggenda della Crescia Sfogliata di Urbino secondo la leggenda costruita intorno a questo prodotto la sua invenzione sarebbe merito di una giovane fornaia la quale, un giorno, vide il sole abbassarsi più del solito, attratto dalla bellezza della città di Urbino e rimanere impigliato ad una delle torri del Palazzo Ducale e nel tentativo di liberarsi lasciar cadere scintille dorate. La giovane guardando il sole e la sua bellezza decise di realizzare qualcosa che esprimesse desiderio di libertà e voglia di volare alto come il sole: da qui nacque la crescia. La storia di questa delizia ci parla di un Castello fiabesco, di un Duca e della sua corte.
Olo Mazza
Olo Mazza
2025-07-27 07:55:08
Numero di risposte : 14
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La crescia sfogliata è uno dei simboli di Urbino. Si tratta di un prodotto secolare, che si fa strada tra le trame e le vie della sua città. Quello che sappiamo con certezza è che la crescia sfogliata di Urbino è un prodotto antico. Le sue origini risalgono perciò almeno al XV secolo, ed è ipotizzabile che la ricetta conosciuta ancora oggi sia nata proprio intorno a quel periodo. A discapito di quel che si potrebbe pensare, infatti, all’epoca la crescia sfogliata era una pietanza piuttosto aristocratica; perlopiù a causa della presenza del pepe all’interno dell’impasto. Una sua origine più antica, così come probabilmente quella della piadina romagnola e di altri impasti simili, può invece essere ricercata al tempo – ben precedente al XV secolo indicato in precedenza – in cui l’esercito bizantino occupava alcuni territori compresi tra la Romagna, le Marche e l’Umbria. Il tipo di panificazione più consumato doveva essere molto simile a quello dei prodotti sopra elencati, che potrebbero dunque avere una comune discendenza. La leggenda narra l’invenzione della prima crescia sfogliata. Tutto nacque quando una giovane fornaia urbinate, durante una giornata come tutte le altre, alzando la testa si accorse di qualcosa di strano. Il sole, attratto dalle meraviglie della città di Urbino, si stava abbassando in modo anomalo, come nel tentativo di osservare più da vicino ciò che aveva attirato la sua attenzione. Fu così che la ragazza, piena di tanta meraviglia, decise di omaggiare l’evento creando qualcosa in grado di richiamare lo splendore del sole alto nel cielo e quel suo forte spirito di libertà. Nasce allora la crescia, col suo nome in continua espansione e la sua forma rotonda come quella del sole.