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Quali sono le controindicazioni al consumo di funghi chiodini?

Gino Caputo
Gino Caputo
2025-07-29 06:48:40
Numero di risposte : 13
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I funghi chiodini sono commestibili da cotti, ma velenosi da crudi, perché contengono una tossina che diventa inattiva solo quando è sottoposta ad alte temperature. Tuttavia, si consiglia di non esagerare con il loro consumo: come tutti i funghi, se mangiati in grande quantità, possono presentare un certo grado di tossicità. I chiodini contengono infatti delle tossine, le emolisine, che si inattivano se sottoposte a temperature elevate (oltre i 70°C).
Demi Sorrentino
Demi Sorrentino
2025-07-29 06:26:17
Numero di risposte : 13
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La tossicità dei funghi si distingue in tossicità intrinseca ed estrinseca, quest'ultima originata dall'ambiente in cui si trova e che prevede la contaminazione da principi chimici, agenti radioattivi e metalli pesanti. Ogni fungo possiede un potenziale intrinseco fenomenologico tossico, difatti, tra i consumatori di funghi, sono frequenti manifestazioni di intolleranze legate sia al primo consumo, sia in seguito a più utilizzi consecutivi. Anche il mannitolo, componente chimico dei funghi presente spesso in concentrazioni elevate, può generare disturbi gastro intestinali come la diarrea osmotica. Le intossicazioni da funghi possono essere classificate in due grandi branche: Quelle che NON influiscono direttamente sulle funzioni mentali e quelle che determinano alterazioni psicologiche. Tra quelle che NON influiscono direttamente sulle funzioni mentali riconosciamo: Intossicazioni falloidiche, Intossicazioni parafalloidiche, Intossicazioni muscariniche, Intossicazioni incostanti o condizionali, Intossicazioni provocate SOLO in seguito al consumo CRUDO, Intossicazioni di tipo gastrointestinale, Intossicazioni botuliniche. La presenza di principi ipersensibilizzanti e/o tossici nei funghi è quindi correlata sia a fattori intrinseci delle varie specie che all'habitat del fungo, nonché alla modalità di cottura, alla dose, e anche alla soggettività del consumatore.