Dove nascono i cannelloni?

Giordano Fontana
2025-07-31 02:06:22
Numero di risposte
: 12
I cannelloni sono per definizione un primo piatto ricco della nostra cucina, dove dei rettangoli di pasta fresca vengono arrotolati per creare questa forma di cannellone. Un esempio possono essere i timballi di pasta farcita, o addirittura delle crepe salate e arrotolate. Un’altra somiglianza si trova nella Valtellina, dove le crespelle di grano saraceno vengono preparate con la stessa farina usata per i pizzoccheri e vengono farcite con prodotti del posto, quali verza e formaggi locali, per essere poi condite con la besciamella.
L’origine vera e propria dei cannelloni rimane ancora incerta, ma si ipotizza che fosse un piatto diffuso tra la popolazione povera, dove venivano preparati utilizzando gli avanzi della settimana per poter mangiare un piatto completo nei giorni di festa.
Un libello datato 1987, indica la città di Amalfi come il paese da cui derivano i cannelloni.
Secondo altre teorie la loro creazione risalirebbe alla prima metà dell’Ottocento e sarebbe da attribuire al cuoco napoletano Vincenzo Corrado.
Secondo una leggenda, invece, i cannelloni sono un piatto originario dell’antica Roma, diffusosi nel periodo di Cicerone che, appunto, si dice ne fosse ghiotto.
Se volessimo nominare le ricette regionali più famose, al primo posto troveremmo senz’altro i cannelloni alla sorrentina o alla napoletana della regione Campania.

Luisa Bernardi
2025-07-31 01:25:17
Numero di risposte
: 14
Il est plausible que les ancêtres des cannelloni soient d'autres plats farcis et cuits au four, tels que les crêpes salées roulées ou les pâtes farcies en timbale.
Leur véritable création semble avoir émergé peu de temps après en Campanie, grâce au chef napolitain Vincenzo Corrado.
Les paccheri sont de grosses pâtes courtes en forme de tube.
Elles sont traditionnellement originaires de Naples

Radio De luca
2025-07-30 23:53:55
Numero di risposte
: 13
L’unica citazione relativamente antica che troviamo di questo tipo di pasta risale alla prima metà dell’Ottocento e ce la racconta Gio Batta Magi, cuoco aretino, quasi si trattasse di una ricetta toscana, presentandola addirittura in un succulento “timballo di cannelloni”.
Lo aveva preceduto, ma di poco, il napoletanissimo Vincenzo Corrado che nel suo Cuoco galante presenta quello che potrebbe essere indicato come un antenato del cannellone, in realtà si trattava di un grosso pacchero prelessato, riempito di una ricca farcia di carne coi tartufi e poi messo a completare la cottura in un buon sugo di carne.
Qualche antenato di questo particolare tipo di pasta è sopravvissuto, ma prendendo strade diverse, nella cucina abruzzese che usa tuttora farcire delle crèpes col parmigiano, per servirle arrotolate sul fondo della scodella e ricoperte con un ottimo brodo di carne.
Molto simili le crèpes di grano saraceno che vengono servite in Valtellina farcite con uno dei loro ghiotti formaggi e poi finite al forno per far fondere in crema il ripieno.

Carlo Negri
2025-07-30 23:47:58
Numero di risposte
: 17
I cannelloni hanno origini antiche e sono profondamente radicati nella tradizione culinaria italiana. Il termine cannellone deriva dalla parola italiana canna, che significa tubo o canna da zucchero. Le prime tracce storiche dei cannelloni risalgono all’epoca degli antichi Romani, che erano noti per preparare piatti di pasta simili. Nel corso dei secoli, la ricetta dei cannelloni si è evoluta nelle diverse regioni italiane. In Sicilia, ad esempio, si trovano versioni di cannelloni ripieni di ricotta e spinaci, mentre in Emilia-Romagna sono popolari i cannelloni ripieni di carne e besciamella. Oggi, esistono molte variazioni regionali e personali della ricetta dei cannelloni. In Toscana, vengono chiamati crespelle, una variante locale dei cannelloni. In Puglia, invece, sono conosciuti come cannelloni di magro.

Marcella Pagano
2025-07-30 22:05:57
Numero di risposte
: 14
Tra storia e leggenda c’è una certezza storica che attribuisce allo chef Salvatore Coletta dell’albergo Cappuccini di Amalfi, datata 10 agosto 1924, l’invenzione del piatto, definito «Cosa divina» dal patron dell’hotel don Alfredo Vozzi.
Eppoi, c’è la leggenda sorrentina, che si tramanda da una generazione all’altra, che attribuisce l’invenzione dei cannelloni ad Antonino Ercolano, il fondatore del ristorante «’O Parrucchiano».
Il celebre piatto sarebbe stato lanciato nel locale storico sorrentino oltre cento anni fa con il nome originario di «strascinati».
Si racconta che Antonino Ercolano li servisse già nell’800 nella piccola trattoria «La Favorita».
Amalfi o Sorrento come origine, il piatto presenta, tuttavia, sottili varianti che, in fin dei conti, mette d’accordo tutti.
Il mitico Don Alfonso li avrebbe sperimentati addirittura a Little Italy di Manhattan nel 1888.
Emigrante negli Stati Uniti, aveva iniziato il suo lavoro alla Taverna Fulgenzio’s, a Mulberry Street, ma era desideroso di inventare un piatto ispirato agli ingredienti del suo paese, Sant’Agata sui due Golfi.