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Cosa significa "laganum"?

Stefano Cattaneo
Stefano Cattaneo
2025-07-31 00:55:19
Numero di risposte : 21
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Con il termine greco “laganon” e il latino “laganum” si indicavano delle sfoglie quadrate o rettangolari, ricavate da un impasto di farina di grano, cotte al forno o sul fuoco e farcite con della carne. Di lasagne si parlava già ai tempi dei romani. Per vedere la comparsa del formaggio bisognerà aspettare il XIV secolo, quando la ricetta venne codificata in un ricettario della Corte Angioina di Napoli: il Liber de Coquina. In questo caso la pasta veniva lessata ma non era ancora quella all'uovo, bensì lievitata.
Egisto Bruno
Egisto Bruno
2025-07-31 00:29:05
Numero di risposte : 8
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Numerose citazioni dalla letteratura greca e latina fanno dedurre che questo piatto è esistito con continuità dall'epoca classica: ricordiamo Aristofane e Orazio, che usano i termini làganon (greco) e laganum (latino) per indicare un impasto di acqua e farina, tirato e tagliato a strisce. Il laganum, considerato inizialmente cibo dei poveri, acquisisce tanta dignità da entrare nel quarto libro del De re coquinaria di Marco Gavio Apicio. Egli ne descrive minuziosamente i condimenti tralasciando le istruzioni per la loro preparazione, facendo supporre che fosse ampiamente conosciuta. La làina (dal greco antico λάγανον, láganon) è un tipo di pasta tipico del Basso Lazio. La parola "laina" ha anche il significato generale di impasto ammassato steso con il matterello.
Marieva Vitali
Marieva Vitali
2025-07-30 23:06:02
Numero di risposte : 5
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La parola sospettata di indicare la lasagna è proprio “lagani”, genitivo di “laganum”. Il professore Luca Antonio Pagnini traduce ad esempio, nel 1814, “un buon piatto di porri ceci e gnocchi”. La traduzione di “laganum” con “lasagna” viene proposta a partire dall’etimologia di lasagna che secondo alcuni deriverebbe dal greco λάγανον da cui il latino laganum. Laganum, in ogni caso, non è la nostra lasagna, come evidente sia dal passo citato che da altre fonti. La traduzione corretta di laganum è probabilmente frittella, come attestato dalla gran parte dei dizionari. Il grande Orazio concludeva dunque le sue passeggiate serali con una frittella con ceci e porri.