Marco Polo ha inventato il gelato?
Walter Mancini
2025-09-03 09:34:36
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: 25
Nel ’300 latte e frutta ghiacciati apparvero in Italia, importati da Marco Polo.
L’antenato del gelato nacque in Cina intorno al 2000 a. C. ed era preparato con riso molto cotto, spezie e latte.
Quando Caterina de’ Medici sposò il futuro re Enrico II di Francia nel 1533, diffuse oltralpe un dessert semifreddo a base di crema dolce che assomigliava molto al gelato attuale.
Fino ad allora il gelato era cibo da ricchi, per la difficoltà di conservare il ghiaccio d’estate.
Ma verso il un medico spagnolo che viveva a Roma, Blasius Villafranca, scoprì che, aggiungendo salnitro alla neve e al ghiaccio, si poteva congelare molto più rapidamente qualsiasi cosa.
La scoperta diede grande impulso alla produzione di gelato.
Nel XIX secolo il gelato si diffuse anche in Inghilterra e in America grazie agli emigranti italiani che lo vendevano per strada.
Il venditore di gelati veniva chiamato “hokey-pokey”, traslitterazione dell’italiano “Ecco un poco”.
Fausto Donati
2025-08-26 09:48:10
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: 14
Una delle leggende più popolari sulla nascita del gelato riguarda Marco Polo.
Secondo alcune fonti, Marco Polo avrebbe portato la ricetta del gelato in Europa dopo uno dei suoi viaggi in Asia nel XIII secolo.
Tuttavia, questa storia è spesso oggetto di dibattito e non è possibile confermare con certezza se sia vera o meno.
Marianita Ferri
2025-08-20 08:53:30
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: 16
Fu grazie a Marco Polo, nel ‘300, che il gelato venne introdotto in Europa grazie agli scambi commerciali e culturali con il Medio Oriente.
L’invenzione del gelato artigianale come lo conosciamo oggi lo dobbiamo all’architetto Bernardo Buontalenti nel periodo rinascimentale.
Si attribuisce la sua invenzione nel 1565, quando l’architetto della corte dei Medici preparò un goloso dessert a base di latte, uova, panna e zucchero.
Ingredienti che sono tuttora alla base del gelato.
Un altro nome importante nella storia del gelato è quello di Francesco Procopio dei Coltelli, che nel 1685 creò una perfetta ricetta per preparare e confezionare il gelato.
Con la sua creatività si trasferì presto a Parigi, dove aprì il primo caffè-gelateria della città e della storia: il Caffè Procope.
Oltre a creazioni ricche di frutta fresca, spezie e accostamenti originali di sapori, Procope divenne maestro indiscusso del gelato al caffè.
Le origini in Cina
Si racconta che le prime tracce di gelato nella storia risalgono all’antica Cina, dove c’era l’usanza di creare succhi di frutta “ghiacciati”.
Successivamente nacquero i primi dessert rinfrescanti, in cui il latte veniva mescolato con riso cotto e spezie, per essere poi introdotto nella neve per farlo solidificare.
L’arrivo in Europa
Fu grazie a Marco Polo, nel ‘300, che il gelato venne introdotto in Europa grazie agli scambi commerciali e culturali con il Medio Oriente.
In Italia gli arabi, durante il loro dominio in Italia del IX secolo, hanno giocato un ruolo fondamentale, portando tecniche e ricette per la preparazione di bevande ghiacciate a base di latte, che venivano congelati con la neve dell’Etna e addolciti successivamente con lo zucchero importato dalla Persia.
Chi ha inventato il gelato: il gelato come lo conosciamo oggi
L’invenzione del gelato artigianale come lo conosciamo oggi lo dobbiamo all’architetto Bernardo Buontalenti nel periodo rinascimentale.
Si attribuisce la sua invenzione nel 1565, quando l’architetto della corte dei Medici preparò un goloso dessert a base di latte, uova, panna e zucchero.
Ingredienti che sono tuttora alla base del gelato.
Un altro nome importante nella storia del gelato è quello di Francesco Procopio dei Coltelli, che nel 1685 creò una perfetta ricetta per preparare e confezionare il gelato.
Con la sua creatività si trasferì presto a Parigi, dove aprì il primo caffè-gelateria della città e della storia: il Caffè Procope.
Oltre a creazioni ricche di frutta fresca, spezie e accostamenti originali di sapori, Procope divenne maestro indiscusso del gelato al caffè.
Con l’avvento della colonizzazione e del commercio globale, il gelato dalla Francia si diffuse in tutto il mondo, e vennero introdotti nuovi gusti e tecniche di preparazione.
Una nuova svolta che rivoluzionò la produzione del gelato arrivò nel 1843, quando negli stati uniti Nancy Johnson inventò la prima sorbettiera a manovella, che consisteva in un recipiente riempito di sale e ghiaccio con un cilindro metallico per l’impasto che veniva girato con una manovella.
La sorbettiera venne successivamente brevettata da William Le Young, che aggiunse il motore per consentire un raffreddamento uniforme del composto.
L’invenzione del cono gelato è ancora oggetto di diverse rivendicazioni.
L’invenzione del cono gelato
Si racconta che nel 1904, negli Stati Uniti, un pasticcere di nome Ernest Hamwi ebbe un’intuizione geniale.
Alla Fiera Mondiale di St. Louis, lo stand di wafer di Hamwi si trovava vicino a quello di un venditore di gelato che stava esaurendo i piatti.
Hamwi, notando il gelataio in enorme difficoltà, ebbe l’idea di arrotolare uno dei suoi wafer a forma di cono intorno a un tubo di metallo, creando così, a tutti gli effetti, il primo cono gelato.
Ma a contendere questa scoperta c’è anche Italo Marchione, un gelataio italiano emigrato a New York, che brevettò lo stampo per produrre il cono a partire dall’esigenza di servire il gelato in contenitori che non fossero di carta o di vetro.
Nel corso del ‘900, il gelato ha continuato a evolversi.
Negli anni ’50 compare il gelato industriale, diventando così un alimento da consumare quotidianamente anche a casa.
Oggi, il gelato è disponibile in un’ampissima vastità di gusti, forme e varianti, diventando più di un dessert, ma una vera e propria esperienza sensoriale.
Marino Bellini
2025-08-07 16:58:31
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: 19
Ne «Il Milione» si legge che Marco Polo nel suo viaggio di ritorno a Venezia mentre attraversa la Persia riceve un dono straordinario: un gelato in mezzo al caldo del deserto.
L’aneddoto raccontato dall’architetto di fama internazionale Mario Cucinella sembra tratto dalle Mille e una notte.
Eppure Polo racconta proprio di aver ricevuto un gelato nel deserto.
La storia dell’invenzione del gelato, anche se in questo caso è probabile che si tratti di una sorta di granita o grattachecca come si chiama a Roma, parte dunque da lontano e coinvolge il nostro viaggiatore più famoso insieme a Cristoforo Colombo.
Il nostro genio invisibile in questo caso è un bellunese di New York.
Un uomo, Marchiony, che già alla fine dell’Ottocento aveva in animo di brevettare una delle invenzioni più amate da tutti noi fin da quando siamo bambini: il cono gelato.
Così il cono gelato, proseguito a Napoli con l’invenzione del “cornetto” diventa una formula magica, quella della città che come racconta Carlo Ratti, direttore della Biennale di Venezia 2025 e professore dell’Mit, plasma anche la nostra capacità di inventare e creare.
Elga Valentini
2025-07-31 13:55:36
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: 17
Proprio nella terra della Grande Muraglia, a partire dal XIII secolo, fecero la loro comparsa i primi carrettini ambulanti di gelato: circa cento anni più tardi Marco Polo, conquistato da questa ghiotta creazione, decise di importare latte e frutta ghiacciati in Italia.
Nel nostro Bel Paese la proposta del mercante veneziano fu apprezzata da molti, tanto che nel Medioevo si iniziarono prontamente a congelare i primi succhi di frutta, all’origine del gelato italiano.
Tuttavia, per rallegrare le uscite domenicali e refrigerarsi dalla calura estiva con un autentico gelato, dobbiamo aspettare il 1686, anno in cui il cuoco siciliano Francesco Procopio dei Coltelli ideò la miscela perfetta, quella di cui tutti noi non possiamo più fare a meno.
E, a proposito di Francesco Procopio, si narra che il Café Le Procope di Parigi fu proprio il luogo in l’invenzione del gelato vide la luce: il nostro compatriota, infatti, ebbe la felice intuizione di sostituire al miele lo zucchero di canna, creando una serie infinita di gelati alla frutta, granite e deliziosi sorbetti.
Umberto Gallo
2025-07-31 13:11:16
Numero di risposte
: 17
Il gelato, inteso in questa fase iniziale come una bevanda fresca e non nel modo classico a cui siamo abituati, viene importato anche in Italia ad opera di Marco Polo. Ed è proprio nella nostra nazione che questo dolce inizia gradualmente a prendere forma e ad assumere le caratteristiche del gelato tradizionale. Tuttavia, l’invenzione del gelato tradizionale viene attribuita a Bernardo Buontalenti, un architetto che si fece notare da Carlo V per la ricetta del suo dolce freddo realizzato con latte, uova, limone, arancia, miele e del vino con aroma di bergamotto. La continua sperimentazione porta a una testimonianza, secondo la quale ad un certo punto si iniziò a parlare di “sorbetto al latte sottoposto a cottura”. Si tratta di un sorbetto che sancisce un’evoluzione verso il gelato e che per molti storici viene considerato come il “primo gelato della storia”. La ricetta infatti prevedeva la cottura del latte con zucchero e acqua, la guarnizione con del cedro candito e infine la ghiacciatura.
Artemide Palmieri
2025-07-31 09:59:59
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: 19
L'idea è di Fabio Busetto, storico del food veneziano, insieme al gelatiere Vittorio Pasquetti.
I due hanno creato un nuovo gusto di gelato che traduce il sogno dell'avventura e della coesione dei popoli, ispirandosi al gelato persiano che il giovane Marco Polo avrà assaggiato nelle terre persiane verso la Cina.
Il gelato “Le mille e una notte” è stato consacrato come il gelato per l'anniversario dei 700 anni di Marco Polo, per un tuffo nella Via della Seta.
L'oriente detiene in assoluto il primato nella storia della pasticceria.
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