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Qual è la storia del caffè italiano?

Costanzo Benedetti
Costanzo Benedetti
2025-08-13 10:36:57
Numero di risposte : 22
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La storia del caffè italiano inizia nel 1645 precisamente a Venezia, la prima città europea ad aprire la prima bottega del caffè. In questo segue Venezia l’esempio di Bisanzio, con cui da secoli ha forti relazioni commerciali. Prima di arrivare al 1600 a Venezia, sul caffè se ne sono raccontate tante: dalle sue radici nella mitica età dell’oro, alle tracce nel Libro dei Re, alla leggenda secondo cui l’arcangelo Gabriele, per svegliare Maometto da una potente sonnolenza, gli offrì 40 tazze di caffè nero. Dov'è nato il caffè? Conoscete la terra d’origine del caffè? E’ l’Etiopia. Il caffè arriva in Europa attraverso l’Africa orientale. Anzitutto fiorisce nello Yemen e precisamente nella regione Mocha, da cui prende il nome la meravigliosa varietà di caffè, tanto amata anche dal nostro illustre connazionale Pellegrino Artusi che sostiene: “Il miglior caffè è pur sempre quello di Moka”. A cavallo del ‘600 alcuni frati provarono a fare scomunicare la corroborante bevanda, sostenendo davanti al papa Clemente VIII che il caffè si debba “fermarlo prima che guasti le anime”. I primi caffè in Italia Tornando a Venezia, il primo caffè lo aprì un certo Pietro della Valle. I mercanti di San Marco di adoperano nel commercio dell’oro nero, e, confezionandolo in preziose scatole di legno, argento e di vetro di Murano, lo fanno conoscere in tutta l’Europa. Oltre al caffè, vi si servono cioccolata e rosòli, pasticcini e gelati. Il Procope è l’antenato di illustri caffè italiani, molti dei quali tutt’ora esistenti, come il Florian in piazza San Marco, il Gran Caffè Gambrinus a Napoli o il Michelangiolo a Firenze. L’Italia diventa presto la seconda patria del caffè. Questo infuso in Italia trova la sua espressione più alta, viene valorizzato al massimo: è qui che si fa il miglior caffè del mondo! Il caffè viene declinato in centinaia di modi diversi. Qualche esempio: Espresso, ristretto, lungo, caffè filtro, cappuccino, Moka, macchiato, alla napoletana, shakerato, corretto, con gelato, affogato… solo per nominarne alcuni!
Celeste Sala
Celeste Sala
2025-07-31 15:19:54
Numero di risposte : 23
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La storia del caffè è una costellazione di successi che vede proprio nell’Italia uno dei poli per la produzione mondiale. Il caffè arriva da lontano: la sua comparsa in occidente risale alla seconda metà del seicento, quando i turchi furono cacciati dalla città di Vienna e nei loro accampamenti furono visti per la prima volta dei chicchi scuri di cui nessuno conosceva l’origine o l’utilizzo. La storia del caffè in Italia ha inizio in una data e un luogo preciso: nel 1570 a Venezia, quando il padovano Prospero Alpino ne portò alcuni sacchi dall’Oriente. All’inizio la bevanda veniva venduta in farmacia, ma il costo alto del prodotto ne faceva un’attrazione soprattutto per i ceti più abbienti. Ma questo non fu un valido motivo per fermare il successo del caffè: in poco tempo le “botteghe del caffè” aumentarono, tanto che se nel 1763 se ne contano ben 218 a Venezia. E’ in questo momento che il caffè inizia a diventare la bevanda che più di tutte richiama quel senso di convivialità e di famiglia che sono tra i valori fondanti dell’italianità. Il caffè inizia ad essere l’occasione di incontro tra amici e innamorati, che si incontravano nelle diverse botteghe per condividere il gusto unico di questa bevanda. Oggi “prendersi un caffè” è l’occasione per chiacchierare, stare in compagnia, vivere piccoli momenti di serenità. Il caffè è arrivato così in tutte le regioni di Italia catturandone il sapore unico. Che sia dolce o amaro, il caffè è il prodotto che non manca mai nelle case italiane. Una tradizione che passa di generazione in generazione, accompagnando i momenti più importanti di una famiglia.
Piero Rossetti
Piero Rossetti
2025-07-31 11:17:02
Numero di risposte : 23
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Le origini del caffè sono antiche e non si sa esattamente quando fu scoperto, ma si può dire con certezza che le sue origini sono antiche. È stato infatti trovato uno scritto del X secolo in cui si parla degli utilizzi dei chicchi di caffè come medicina. Le origini del caffè in Europa sono italiane, perché la prima comparsa del caffè in Europa risale al 1570 e riguarda la laguna di Venezia. Nello specifico, sembra che ad aver importato il caffè sia stato il medico del console di Venezia in Egitto che, al suo ritorno nella penisola italiana, ne portò alcuni sacchi. Da allora, a Venezia il caffè iniziò ad essere conosciuto tra i più nobili – a causa del suo prezzo elevato – e in ambito medico, per le sue numerose proprietà benefiche. La prima “bottega del caffè”, il caffè Florian, sorse proprio a Venezia, sotto il porticato che si affaccia sulla spettacolare Piazza San Marco. In breve tempo questa si trovò a scontrarsi con la concorrenza e fu proprio per questo che, nel 1716, pubblicò a scopo pubblicitario un opuscolo in cui si esaltavano i benefici del caffè. Solo pochi decenni dopo a Venezia si contavano più di 200 caffetterie e, da Venezia, il caffè si diffuse altrettanto rapidamente in altre città italiane tra cui Padova, Torino, Roma, Napoli. Come si può immaginare, l’espansione delle botteghe del caffè non si è fermata ai confini italiani e il caffè è presto diventato una bevanda conosciuta in molte città europee. Il caffè italiano è diventato anche simbolo di amore e regalo tra amati, che si scambiavano proprio ceste contenenti caffè e cioccolato nelle occasioni speciali. Inizialmente, il caffè veniva considerato dai sacerdoti la “bevanda del diavolo” per i suoi effetti energetici ed eccitanti. Ne fu addirittura proposta la scomunica, insistendo affinché il Papa di allora, Clemente VIII, ne vietasse l’uso. Il Papa, prima di vietarne l’uso, decise di provarlo e ne rimase così affascinato da decidere non solo di non vietarne l’uso, ma anche di definire il caffè “bevanda cristiana”. Sembra sia proprio per questo motivo che, ancora oggi, il caffè in Italia è considerato un dono speciale da offrire ai cari e agli ospiti.
Marieva Guerra
Marieva Guerra
2025-07-31 11:00:37
Numero di risposte : 16
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La prima città italiana a dare ospitalità al caffè è Venezia nel 1570. Il merito va dato al medico e botanico padovano Prospero Alpini il quale, durante un viaggio in Egitto, aveva notato l’usanza di preparare un decotto dal colore scuro, ricavato da semi abbrustoliti, macinati e bolliti. La prima bottega del caffè viene aperta in piazza San Marco nel 1683. Inizia così il momento d’oro per il caffè che da quel momento diventa per gli italiani un piacevole rito quotidiano. La tazzina è sorseggiata a qualunque ora e luogo, dalle botteghe più eleganti ai locali popolari, divenendo espressione del costume e dell’arte italiana. I caffè diventano luoghi di cultura È nei caffè più celebri italiani che oratori, politici e uomini di lettere si danno appuntamento per parlare di cultura e arte divenendo simbolo e tempio storico della tradizione italiana.