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Chi ha creato l'espresso?

Fatima Negri
Fatima Negri
2025-08-16 18:32:41
Numero di risposte : 15
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Il primo brevetto per una macchina a caffè espresso risale al 1884 e fu progettata dal torinese Angelo Moriondo. Era un dispositivo per fare il caffè espresso presentato in occasione dell'Esposizione Generala al Valentino. Il merito di aver industrializzato la macchina per caffè espresso è però da attribuire al milanese Luigi Bezzera. Questi nel 1901 ottenne il primo dei suoi brevetti. Lui progettò questo strumento in modo molto simile alle macchine che poi ebbero grande diffusione per merito soprattutto di un altro pioniere dell’epoca, Desiderio Pavoni. Quest’ultimo intuì la grande potenzialità dell’espresso e ne sviluppò la commercializzazione nei pubblici locali, ed è proprio con la sua azienda La Pavoni appunto, che egli cominciò a produrre la macchina.
Samira Galli
Samira Galli
2025-08-14 05:37:55
Numero di risposte : 17
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La macchina per il caffè istantaneo può considerarsi un'antenata di quella per il caffè espresso. L'idea venne riflettendo sulle esigenze dei clienti del suo "American Bar", nella Galleria Nazionale di via Roma. Il Moriondo non sfruttò mai appieno la sua invenzione, non la rese industriale, si limitò alla produzione artigianale delle macchine e al loro utilizzo nei suoi locali. La macchina per il caffè espresso fu, in effetti, inventata e brevettata solo qualche anno dopo, nel 1901, questa volta da un milanese: Luigi Bezzera. Lo stesso brevetto fu poi acquistato da Desiderio Pavoni, quindi dalla ditta "La Pavoni", nel 1902, dando inizio alla prima produzione di serie, a Milano. Uno dei passaggi più importanti nell'evoluzione della macchina del caffè espresso si ha nel 1938 quando Achille Gaggia, barista, anch'egli di Milano, supera definitivamente l'utilizzo del vapore. Antonio Cremonese ha più di un merito: anzitutto, ha utilizzato per la prima volta in un brevetto il termine "espresso" per descrivere il prodotto della sua macchina, era il 1936. Il Cremonese morì prematuramente nello stesso anno e Achille Gaggia acquistò il brevetto dalla moglie, ormai vedova. Il Gaggia da quel momento in poi ha migliorato l'invenzione dell'amico e ha reso possibile la produzione in serie della macchina.
Caterina Sala
Caterina Sala
2025-07-31 14:04:22
Numero di risposte : 21
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L’invenzione di uno dei più utilizzati macchinari del XX, e anche del XXI secolo, è un torinese, ovvero Angelo Moriondo. Moriondo apparteneva a una famiglia di imprenditori torinesi, titolare della fabbrica di cioccolato Moriondo & Gariglio, fornitrice nientemeno che della Real Casa Savoia, nonché proprietaria del rinomatissimo Hotel Ligure di Piazza Carlo Felice, vicinissimo alla Stazione di Porta Nuova – oggi sede di Decathlon e altre attività commerciali –, e dell’American Bar, collocato nella Galleria Nazionale, nella centralissima Via Roma, arteria principale della città e oggi mecca dello shopping. E proprio per arrivare a servire il caffè ai propri clienti in modo più rapido e veloce, Moriondo si ingegnò per trovare un sistema per velocizzare i tempi, ideando un macchinario in grado di sfornare velocemente tazzine a go-go. Il buon Moriondo brevettò anche la sua macchina nel 1884, ma non pensò “in grande”, non sfruttò cioè mai commercialmente a fondo la sua invenzione, preferendo destinarla solamente a piccole realtà artigianali e, ovviamente, alle sue attività. Che possiamo gustare grazie all’iniziale intuizione di Angelo Moriondo, un torinese che, partendo dal semplice obiettivo di rendere più gradevole e veloce la degustazione del caffè ai clienti del suo bar, arrivò invece a migliorare la vita di tutti noi.
Piererminio Damico
Piererminio Damico
2025-07-31 12:19:20
Numero di risposte : 19
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Bisogna aspettare la fine dell’800 perchè Angelo Moriondo brevetti a Torino la prima macchina a vapore in grado di ottimizzare il tempo di estrazione del caffè, che viene così preparato e servito in tempi record al cliente. Da qui il nome “espresso”. La sua produzione in serie, però, inizia solo qualche anno dopo, grazie ad un accordo fra il milanese Luigi Bezzera e Desiderio Pavoni, che nel 1905 creano “Ideale” e la distribuiscono in tutta Italia. Nel 1910 anche la Victoria Arduino, grande azienda pioniera del settore, dà il via alla propria produzione. Nel secondo dopoguerra, all’inizio degli anni ’50, avviene una grande rivoluzione tecnologica: viene inventata la leva, un’innovazione in grado di pompare acqua molto calda ad alta pressione sulla polvere del caffè. Così, il caffè non viene più bruciato dal vapore - come avveniva invece in precedenza - e se ne possono estrarre gli aromi. Grazie alla leva, frutto dall’ingegnosità di Achille Gaggia e Officine Faema, è possibile ottenere la crema tipica dell’espresso a cui siamo ormai tanto abituati.