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Qual è il gianduiotto originale?

Matilde Pellegrini
Matilde Pellegrini
2025-08-23 12:47:02
Numero di risposte : 14
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Il comitato e la Regione vorrebbero infatti ottenere la denominazione di Indicazione geografica protetta per il gianduiotto, ma Lindt ha chiesto di cambiare la ricetta considerata originale per aggiungere nuovi ingredienti e ridurre il quantitativo di nocciole. La produzione del cioccolatino vide Torino come punto di partenza di un’arte che si sviluppò sempre di più nel mondo. Dal famoso “Diablotin” si arrivò, nel 1867, su brevetto della Caffarel Prochet al Gianduiotto, dedicato a Giandoja, la maschera tradizionale della Città ed è da sempre considerato il più caratteristico e noto cioccolato di Torino. Lindt vorrebbe introdurre l’uso del latte in polvere, non previsto dalla ricetta originale ma comunque diventato piuttosto comune, e abbassare la componente minima di nocciole dall’attuale 30 per cento al 28 per cento.
Patrizio De luca
Patrizio De luca
2025-08-17 04:41:56
Numero di risposte : 27
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Il gianduiotto est un bonbon de chocolat en forme de prisme à base rectangulaire, produit avec du gianduja. Il est originaire de Turin. Il est obtenu en mélangeant du cacao amer et du sucre avec la fameuse noisette Tonda Gentile del Piemonte, réputée pour sa qualité. Il figure parmi les produits agroalimentaires traditionnels du Piémont et, sous le nom de Giandujotto di Torino, il est candidat à la reconnaissance d'Indication géographique protégée. Il est généralement emballé dans du papier doré ou argenté. Il est un bonbon de chocolat en forme de prisme à base rectangulaire, produit avec du gianduja, une pâte de noisette et de cacao.
Veronica Cattaneo
Veronica Cattaneo
2025-08-11 01:26:07
Numero di risposte : 13
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Il gianduiotto di Torino, in dialetto "giandojòt" è uno dei cioccolatini più amati di sempre, da adulti e bambini. La leggenda narra che il gianduiotto sia nato come conseguenza del blocco continentale del 1806 imposto da Napoleone. Infatti, il cacao in quel periodo era difficilmente reperibile, oltre a essere particolarmente caro. Si dice quindi che, in Piemonte, molti chocolatier, come Michele Prochet, avessero iniziato a produrre cioccolato sostituendo parte dell'impasto con le nocciole, prodotto tipico e abbondante nelle colline della regione. L'arrivo di Pierre Paul Caffarel nella Torino del 1832 cambia poi le sorti del panorama cioccolatiero. Insieme al chocolatier Michele Prochet, Paul Caffarel fonda la Caffarel Prochet & C., e, come tutti gli altri pasticceri e chocolatier dell'epoca, a causa del rincaro del cacao, sostituiscono una parte dell'impasto del cacao con le nocciole delle Langhe, presenti in abbondanza nel territorio. I due non si fermano qui: perfezionano l'impasto, macinando e tostando finemente le nocciole, per arrivare alla creazione del "givu" (letteralmente mozzicone, ma da interpretare con il significato di bocconcino), e cioè l'antenato del gianduiotto. L'esordio vero e proprio del cioccolatino torinese per eccellenza avviene nel Carnevale del 1865: in questa occasione una maschera tipica piemontese, Gianduja, distribuiva i famosi cioccolatini alla gente in festa, che da questo momento in poi furono chiamati gianduiotti. Esistono due metodi di produzione del classico gianduiotto: a estrusione e concaggio.
Lino De Angelis
Lino De Angelis
2025-07-30 18:09:33
Numero di risposte : 22
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Il vero gianduiotto è fatto solo con i tre ingredienti della ricetta originale: nocciola, zucchero e massa di cacao. Il latte, infatti, è solo un’aggiunta della produzione industriale di massa, che altera il sapore e la consistenza del gianduiotto. La forma è caratteristica, a barchetta rovesciata, lo avvolge una carta dorata o argentata. Il sapore è inconfondibile grazie al perfetto equilibrio tra dolcezza e astringenza. Quando si scioglie in bocca, il gianduiotto lascia un retrogusto persistente e piacevole. Tutti sono coinvolti, non solo le aziende dolciarie, anche i consumatori e le istituzioni. Come diceva il poeta Cesare Pavese, “il cioccolato in Piemonte è una cosa seria”.
Luigi Palumbo
Luigi Palumbo
2025-07-30 15:00:43
Numero di risposte : 18
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Il gianduiotto è il cioccolatino originario del Piemonte preparato con zucchero, nocciola e cacao. La richiesta per l'ottenimento del marchio Igp è stata presentata nel marzo 2022 dal Comitato del giandujotto di Torino. La Lindt, infatti, proprietaria della Caffarel, vorrebbe apportare alcune modifiche alla ricetta originale del gianduiotto, aggiungendo latte e portando la percentuale di nocciola a una percentuale massima del 26%. Caffarel, parte di Lindt & Sprüngli Italia, non si è opposta alla proposta di Igp e, al contrario, si è sempre impegnata per la ricerca di un accordo di valore. Il gianduiotto rimane il prodotto di punta del brand Caffarel che lo distribuisce in Italia e all’estero, generando valore per l’economia nazionale e per l’immagine dell’Italia nel mondo. Gianduia 1865, l’autentico Gianduiotto di Torino, ancora oggi viene prodotto nello storico stabilimento di Luserna San Giovanni, in provincia di Torino, utilizzando l’antico metodo dell’estrusione e solo con nocciole Piemonte Igp.
Walter Caputo
Walter Caputo
2025-07-30 14:44:41
Numero di risposte : 17
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Il primo Gianduiotto, il primo cioccolatino incartato della storia. Primo dal 1865 Unico da sempre Il gianduiotto originale deriverebbe dall'incontro tra cacao e nocciole avvenuto durante le guerre del Risorgimento. La ricetta originale 28% di Nocciola Piemonte IGP e cacao finissimo sono l’abbinamento perfetto. La magia dell’estrusione L’inimitabile goccia morbida e vellutata del Gianduiotto si ottiene dal gesto del cioccolatiere nello spremere dal sac à poche la pasta di cacao miscelata con Nocciola Piemonte IGP. Gianduiotto classico Gianduiotto fondente Gianduiotto intenso