Chi inventò il gianduiotto?

Elisabetta Martini
2025-07-31 13:02:47
Numero di risposte
: 27
Nel 1852, il cioccolataio Michele Prochet ebbe l’idea di miscelare il cacao con le nocciole delle Langhe, rinomata per la qualità delle sue nocciole.
Questo cioccolataio iniziò a mescolare il cacao con ingredienti locali più facilmente reperibili per ovviare alla scarsità di cacao.
Successivamente, nel 1865, durante il Carnevale di Torino, Prochet e Caffarel presentarono ufficialmente il gianduiotto, un cioccolatino dalla caratteristica forma a barchetta rovesciata, avvolto in una carta dorata.
Caffarel è particolarmente famosa per aver contribuito all’invenzione del gianduiotto.

Giuliano Fontana
2025-07-31 13:00:56
Numero di risposte
: 23
L’inventore della formula magica del caratteristico cioccolatino a forma di barca rovesciata è Michele Prochet.
Un rinomato artigiano del cioccolato piemontese della seconda metà dell’ ’800.
A lui si deve l’idea, infatti, del gianduiotto, anche se la storia e le cronache successive non gli rendono il giusto merito.
A Michele Prochet è venuta, nel 1852, l’idea di amalgamare al cioccolato le nocciole tostate e tritate.
Sin dal 1852 Michele Prochet aveva iniziato a produrre pasta a base di cioccolato e nocciole, la cosiddetta ma “pasta Gianduia”.

Ian Sorrentino
2025-07-31 12:54:08
Numero di risposte
: 18
Il gianduiotto è nato dall’intuizione della storica azienda dolciaria torinese Caffarel nel suo stabilimento di Borgo San Donato.
Con una di quelle campagne pubblicitarie degne del nostro secolo, il gianduiotto venne presentato al pubblico torinese nel 1865 grazie a un personaggio del carnevale storico: la maschera Gianduja, un personaggio popolare dell’astigiano, che diede poi il nome al cioccolatino.
L’arrivo in città di Pierre Paul Caffarel nel 1832 cambia poi le sorti di questo panorama, segnando definitivamente l’utilizzo della nocciola nella pasticceria piemontese.
Ma facendo un passo indietro è grazie all’invenzione dell’imprenditore Giovanni Martino Bianchini del primo macchinario per la lavorazione del cioccolato per scopi industriali, che tutto il comparto della cioccolateria prese il volo.
Anche Caffarel, che acquistando i macchinari diede il via alla sua produzione insieme al socio d’affari Michele Prochet, fondando così nel 1852 la Caffarel-Prochet.

Domenica Basile
2025-07-31 12:15:48
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: 14
Caffarel è il nome che accompagna il Gianduiotto sin dall'inizio.
Il primo Gianduiotto, il primo cioccolatino incartato della storia.
C’era una volta un cioccolatiere
L’invenzione della bontà
Il primo dal 1865
Unico da sempre

Ercole Basile
2025-07-31 11:41:04
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: 16
L’unione di questi tre avvenimenti portò la famiglia Caffarel, proprietaria dell’omonima cioccolateria, a brevettare nel 1865 la ricetta del Gianduiotto che ancora oggi manda in estasi tutti i nostri sensi.
La Caffarel decise quindi di plasmare i suoi cioccolatini con una sagoma a barchetta rovesciata, per imitare l’ala del tricorno indossata come cappello dalla celebre maschera di Gianduja.
La decisione di utilizzare un incarto di alluminio aveva invece lo scopo di preservare la morbida pasta del “lingotto di cioccolato” dal calore, facendo in modo che si conservasse in condizioni ottimali.
Ancora una volta gli Italiani hanno dimostrato di poter trovare un’ottima soluzione ad un grande impiccio.
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