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Dove nasce la pasta fritta?

Gabriella De rosa
Gabriella De rosa
2025-08-11 23:40:46
Numero di risposte : 22
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La pasta fritta calabrese, in altre regioni lo chiamano gnocco fritto, a casa mia l’abbiamo chiamata sempre pasta di pane fritta. Quando ero bambina, ricordo mia mamma ogni volta che faceva il pane mentre lei lo infornava nel grande forno a legna. Io da piccola non lo stendevo ma tagliavo dei pezzetti e li allargavo con le mani. Io andavo in casa la stendevo con le mani, allargando, la pasta da pane, dando la forma di losanghe o pezzi, come più mi veniva meglio. Mi chiamo Mirella, sono mamma e nonna, calabrese di fatto e nel cuore. Ama profondamente la mia terra e adoro preparare i piatti della tradizione: ricette che mi accompagnano fin dall’infanzia e che oggi rivisito a modo mio, con gusto e un pizzico di originalità. La pasta fritta è pronta da mangiare, bella calda ottima con il salame calabrese ed accompagnata da un buon bicchiere di vino fatto in casa. Mi piace condividere queste ricette e farle conoscere a chi, come me, ama la cucina semplice e autentica. Sono preparazioni facili da rifare, perfette per chi vuole riscoprire i sapori di una volta. La cosa più semplice che ci sia. Mangiata appena fritta e calda con della buona e saporita salsiccia o soppressata calabrese è di una bontà unica.
Stefania Piras
Stefania Piras
2025-08-11 21:48:53
Numero di risposte : 15
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La storia della pasta fritta comincia in Cina. I primi ad avere questa intuizione sono stati i cinesi che ancora oggi hanno negli spaghetti fritti una pietanza tipica della regione di Pechino. La tecnica della frittura al salto risale addirittura alla dinastia Han. Il termine con cui si indica questo tipo di cottura compare per circa 1000 anni riferendosi ai piatti più disparati ma dal 1500 la pasta prende sempre più spazio nei wok. La pasta si frigge da tempo immemore, ma oggi fa parte a tutti gli effetti dell'universo gourmet diventato popolare. In realtà la commistione tra Occidente e Oriente ha portato molti ristoranti cinesi a proporre degli spaghetti fritti più classici, che spesso troviamo anche in Italia. In contemporanea con tutti questi eventi storici importantissimi alcuni cuochi del Sud Italia sperimentano ciò che hanno a disposizione.
Giulio Longo
Giulio Longo
2025-08-11 20:06:38
Numero di risposte : 11
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La frittata di pasta o frittata di maccheroni è un piatto tradizionale della cucina campana. La frittata di maccheroni è nata nella città partenopea per riciclare la pasta avanzata che non poteva essere buttata via durante i periodi di maggiore povertà. La frittatina è un derivato della frittata di pasta di più piccole dimensioni. Nata dalla necessità di avere un alimento al contempo sostanzioso, pratico e di piccole dimensioni, la frittatina ha guadagnato in popolarità con il passare degli anni, diventando un tipico cibo da strada della capitale campana. Oggi la si può trovare in quasi tutti i ristoranti e frigittorie del luogo. La frittata di pasta può essere servita sia calda che fredda. La frittata di maccheroni (quest'ultimo era un termine con cui si indicava qualsiasi tipo di pasta) è nata nella città partenopea per riciclare la pasta avanzata che non poteva essere buttata via durante i periodi di maggiore povertà. Con il passare del tempo, la ricetta è stata rielaborata e si è iniziato ad aggiungere, oltre a uova e formaggi, salumi, pomodoro ed altri ingredienti a scelta. La frittata di pasta viene tagliata a cubetti e servita durante i picnic e gli aperitivi. La frittatina ha guadagnato in popolarità con il passare degli anni, diventando un tipico cibo da strada della capitale campana.
Lina Ricci
Lina Ricci
2025-08-11 19:33:37
Numero di risposte : 21
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La ricetta della pizza fritta nasce e vive dentro la vivace cultura popolare napoletana. Le sue origini, infatti, sono una perfetta istantanea della creatività partenopea di quel periodo, quando la mancanza di forni a legna andati distrutti durante i bombardamenti portò a ingegnarsi per trovare nuove soluzioni di cottura. La ricerca di alternative spinse a stendere l’impasto con una nuova forma a mezzaluna, ideale da cuocere nell’olio bollente. Il risultato? Una pizza fritta, gonfia e sfiziosa, perfetta addirittura per dare una sensazione di maggiore sazietà a generazioni di persone che si rialzavano dai tempi difficili della guerra. In poco tempo la pietanza divenne una creazione tradizionalmente riconducibile all’universo domestico femminile, spesso preparata e venduta appena fuori dall’uscio di casa.