:

Qual è la storia della pasta all'amatriciana?

Jole Coppola
Jole Coppola
2025-08-14 10:18:01
Numero di risposte : 24
0
L’Amatriciana, o ‘matriciana in romanesco, è un condimento per la pasta che ha preso il nome da Amatrice, cittadina in provincia di Rieti, fino al 1927 in Abruzzo. Gli ingredienti principali sono: guanciale, formaggio pecorino e pomodoro. L’antenata della amatriciana è la gricia (o griscia), ovvero stesso piatto senza il pomodoro, quest’ultimo difatti venne importato in Europa alla fine del diciottesimo secolo. La ricetta fu inventata dagli antichi pastori, che andavano per pascoli con strutto, pasta secca, guanciale, pepe nero e pecorino. Nell’Ottocento e sino all’inizio del Novecento, la popolarità della Amatriciana a Roma si accrebbe considerevolmente, questo avvenne a causa degli stretti contatti – a quel tempo già pluricentenari — tra Roma ed Amatrice. A quei tempi, parecchi osti e trattori della città erano originari di Amatrice, cosicchè il termine “Matriciano” venne a significare “locanda con cucina”. L’Amatriciana fu estremamente bene accolta e (anche se nata altrove), venne rapidamente considerata un classico della cucina romana. Il nome della pietanza in romanesco divenne ‘matriciana a causa dell’aferesi tipica di questo dialetto.
Gerardo D'amico
Gerardo D'amico
2025-08-14 07:05:57
Numero di risposte : 19
0
Si dice che l’amatriciana sia nata ad Amatrice e che fosse il pasto principale dei pastori, anche se originariamente era senza pomodoro e prendeva il nome di "gricia" (piatto di spaghetti o maccheroni conditi con olio, pepe e guanciale). Il pomodoro fu aggiunto in seguito, quando venne importato dalle Americhe e il condimento prese il nome, appunto, di "amatriciana". La prima testimonianza scritta dell’uso del sugo all’amatriciana per condire la pasta la si trova nel manuale di cucina del cuoco romano Francesco Leonardi, che la servì alla corte di Papa Pio VII nell’aprile 1816. La sua versione prevedeva i maccaroni, il guanciale di Amatrice, pomodori, cipolla e pecorino. Da allora e sino all’inizio del ’900, la popolarità di questo piatto era indiscussa a Roma, dove venne introdotta grazie ai "matriciani", gli emigranti provenienti dalla zona intorno Amatrice, tanto che il termine "matriciano" divenne sinonimo di "oste".