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Quando è tossico lo zafferano?

Lisa Gallo
Lisa Gallo
2025-07-19 10:05:21
Numero di risposte: 8
Il colchico d’autunno (Colchicum autumnale L.) è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Colchicacee, presente in Italia nelle regioni del Nord fino all’Appennino tosco-emiliano. Il suo fiore ha un aspetto apparentemente simile a quella del croco (Crocus sativus L.), una pianta esotica, da noi coltivata per la raccolta dello zafferano. Il colchico, infatti, è una pianta velenosa in quanto contiene la colchicina, un alcaloide altamente tossico in grado di bloccare la divisione cellulare. L’inesperienza e la superficialità dei raccoglitori, che pensavano di ricavare degli stigmi di zafferano per preparare il caratteristico risotto alla milanese, sono stati la causa degli avvelenamenti. Il fiore dello zafferano presenta tre stami, mentre il colchico autunnale ne ha sei. La fioritura avviene in momenti diversi: il colchico fiorisce da agosto a settembre, mentre lo zafferano fiorisce verso la fine di ottobre-prima metà di novembre. Alla fioritura la pianta del colchico è priva di foglie, per cui dal terreno sporge solamente lo scapo fiorale; nello zafferano, invece, alla base del fiore sono sempre distinguibili delle foglie, lunghe una decina di centimetri e larghe pochi millimetri.
Guendalina Conte
Guendalina Conte
2025-07-08 16:53:39
Numero di risposte: 6
Lo zafferano è conosciuto da tempo in medicina popolare come eupeptico, sedativo e antispastico; tuttavia, per la sua alta tossicità a dosi elevate, l'impiego è limitato alla cucina. A causa della tossicità di cui questa pianta è dotata (quando assunta ad alte dosi), il suo utilizzo non è stato approvato per alcun scopo terapeutico. In caso di assunzione di dosi eccessive, invece, si può andare incontro a un sovradosaggio caratterizzato da sintomi quali: vertigini, torpore e sanguinamenti da riduzione del numero di piastrine, vomito, coliche intestinali, sanguinamento uterino, sensazione di stordimento, ingiallimento della cute e delle mucose e paralisi centrale. La dose massima giornaliera di zafferano che si può assumere è di 1,5 g. La dose abortiva è di 10 g, mentre la dose letale di zafferano è di circa 20 g.
Clodovea Guerra
Clodovea Guerra
2025-07-05 17:52:01
Numero di risposte: 5
Lo zafferano è tossico quando viene confuso con il Colchicum Autumnale, una pianta velenosa altamente tossica che può uccidere un essere umano in poche ore. Il Colchicum autunnale è un’erba velenosa altamente tossica che, come dice il nome, è diffusa in questa stagione. La pianta viene scambiata per zafferano perché i due fiori sono molto simili, ma il fiore colchico ha 6 stami, mentre lo zafferano ne ha solo 3. Se viene ingerita provoca bruciore alle mucose, nausea, vomito, coliche, diarrea sanguinolenta fino al delirio e alla morte. In seguito a un’intossicazione acuta la morte avviene tra le 7 e le 48 ore. Anche se si sopravvive alla fase acuta dell’avvelenamento, gli effetti tossici della colchicina possono durare nel tempo e portare anche complicanze neurologiche o al sangue. Il consiglio è evitare di raccogliere piante, se non si conoscono alla perfezione, il fai da te è può essere davvero pericoloso.
Francesco Barone
Francesco Barone
2025-06-23 21:07:49
Numero di risposte: 7
Il più pericoloso tra i falsi zafferani è il colchico d’autunno (colchicum autumnale) perché molto velenoso. Viene chiamato anche zafferano bastardo. Si tratta di un fiore che contiene una tossina molto pericolosa, la colchicina, per cui non ci sono antidoti. Negli ultimi anni sono morte alcune persone per aver scambiato il colchico con zafferano spontaneo. Anche se i fiori di colchicum autumnale e quelli di crocus sativus sono piuttosto simili per via del colore viola e delle dimensioni, se guardiamo gli stimmi notiamo che nel colchico d’autunno sono 6, molto diversi da i tre lunghi fili rossi che caratterizzano lo zafferano. Distinguere zafferano bastardo e zafferano vero e proprio non è quindi difficile. Tra i possibili zafferani falsi spicca il colchico d’inverno, velenoso al punto di essere mortale. Chi non conosce la pianta di zafferano e non ha informazioni sulla provenienza dei bulbi meglio non azzardi riconoscimenti.
Maria Ferraro
Maria Ferraro
2025-06-23 20:36:32
Numero di risposte: 10
Si tratta però di un’erba velenosa e rientra nella lista del ministero della salute perché è vietato l’uso nel settore degli integratori alimentari e nei prodotti erboristici. Se viene ingerito provoca bruciore alle mucose, nausea, vomito, coliche, diarrea sanguinolenta fino al delirio e alla morte. In seguito a un’intossicazione acuta la morte avviene tra le 7 e le 48 ore. 10 mg di colchicina potrebbero causare effetti tossici letali se assunti in un solo giorno.