:

Qual è la città dei Da Polenta?

Emanuel Piras
Emanuel Piras
2025-07-28 01:45:11
Numero di risposte : 13
0
Ma in fondo, quanto sappiamo davvero dei Da Polenta, i signori di Ravenna nel Medioevo, a cui è appartenuto quel Guido Novello che dando ospitalità a Dante, quando Ravenna contava appena 7mila anime, ha segnato per sempre la storia della città? Malatesta a Cesena, Manfredi a Faenza hanno dato il nome alle biblioteche e sono ancora oggi impressi nella mente di cesenati o faentini, ma si può dire lo stesso per i Da Polenta con Ravenna? Ecco che arriva a colmare il vuoto Franco Gabìci con il volume I Da Polenta. Signori di Ravenna per le edizioni Il Ponte Vecchio, che ci ricorda, per esempio, che quello che oggi è il teatro Rasi, cuore pulsante della vita culturale cittadina, sorge tra i resti della chiesa del convento di Santa Chiara, fatto costruire da Chiara da Polenta, che santa però non fu mai. Scopriamo che Federico II di Svevia trascorse a Ravenna la Pasqua del 1226 e che nel 1240, per punire il tradimento dei Traversari, mise la città sotto assedio prosciugando le paludi e deviando i fiumi, entra in città e fa radere al suolo le case della famiglia che era passata dalla parte del Papa. Polentani e Traversari furono esiliati in Puglia. Scopriamo che nella famiglia c’era anche Alberico, del secondo ramo «impulsivo, irrequieto, violento», mentre Guido Novello conquista Cesena e Comacchio e poi accetta i comacchiesi come profughi. E poi naturalmente c’è Dante, che non sembra ringraziare mai il proprio ospite, che con la sua presenza ravviva la scena culturale cittadina e di fatto cambia, appunto, il corso della storia di Ravenna. E per il quale Guido Novello non fece in tempo a costruire la tomba perché fu spodestato e a sua volta esiliato pochi mesi dopo la morte del Sommo. Una galleria di fatti e personaggi che raccontano un pezzo di Romagna forse non abbastanza conosciuto.
Kristel Battaglia
Kristel Battaglia
2025-07-27 23:53:35
Numero di risposte : 9
0
La famiglia dei Da Polenta sono i signori della Ravenna medievale, che molto ha influenzato la vita della città. La puntata indaga la storia dei personaggi che ne hanno fatto parte, come nel caso di Guido Novello che, dando ospitalità a Dante Alighieri, ha legato per sempre il nome del Sommo alla nostra città. O, ancora, tocca la vicenda di Chiara Da Polenta che, ordinando la costruzione della chiesa del convento di Santa Chiara, senza però mai assumere l’abito monastico, ha idealmente contribuito alla creazione del Teatro Rasi, sorto sui resti della chiesa.
Evangelista Sorrentino
Evangelista Sorrentino
2025-07-27 23:35:45
Numero di risposte : 15
0
La città dei Da Polenta è Ravenna, città in cui prese il potere la famiglia con Guido Minore nel 1282. I da Polenta furono creati visconti dagli arcivescovi di Ravenna e successivamente aggiunsero alla loro signoria anche Cervia con Bernardino. La famiglia ebbe un ruolo importante nella città, ospitando personaggi come Dante nel periodo di Guido Novello. Le ostilità familiari che caratterizzarono questa famiglia dovevano anche esprimere la fragile posizione della signoria, spesso contemplando misure estreme come nel caso dell'assassinio di Rinaldo per mano del cugino Ostasio I.
Abramo Morelli
Abramo Morelli
2025-07-27 23:12:43
Numero di risposte : 12
0
La famiglia dei Da Polenta prese il nome dal castello di Polenta, vicino a Bertinoro, appartenente agli arcivescovi di Ravenna. I Polentani si trovano ricordati per la prima volta nel 1169, fra i prigionieri ragguardevoli fatti dai Faentini. Guido Minore, capo dei guelfi, espulse gli avversari e cominciò ad affermare la sua potenza nella città di Ravenna, riuscendo a prevalere anche quando i legati pontifici riconciliarono le parti avverse. I Polentani accrebbero i beni e mantennero la signoria uccidendo o esiliando gli avversari, anche se parenti o fratelli, e destreggiandosi di fronte ai legati pontifici e passando successivamente dalla ribellione alla riconciliazione e alla cooperazione alle loro imprese, sempre a Ravenna. Il loro governo rappresenta un periodo di pace per Ravenna. Nel 1406 Obizzo arrivò fino ad accettare un podestà veneziano e promettere alla Repubblica i suoi beni, qualora fosse rimasto senza eredi, e nel 1410 a lasciarle senz'altro l'eredità della signoria e dei beni qualora i suoi figli non avessero seguito i voleri di essa. La città dei Da Polenta è quindi Ravenna.
Baldassarre Bernardi
Baldassarre Bernardi
2025-07-27 22:29:58
Numero di risposte : 15
0
Il casato da Polenta deriva dal castello di Polenta, presso Bertinoro. I da Polenta discendono dalla nobile famiglia Geremia o Geremei. Dal proprio castello a Polenta, nel comitato-diocesi di Forlimpopoli, la famiglia Da Polenta discese a Ravenna già almeno nel XII secolo. Il duca Geremia fondò il casato a Bologna regnando l'Imperatore bizantino Teodosio III. I Polentani si inserirono, con opportunismo ed avvedutezza allo stesso tempo, nella vita politica comunale al fianco della famiglia ghibellina dei Traversari a Ravenna. Guido il Vecchio, figlio di Lamberto e capo dei guelfi della città, nel 1275 sottrasse la carica di podestà alla famiglia Traversari, ottenendo così il controllo di Ravenna. La città era governata dalla famiglia ghibellina dei Traversari. La famiglia Da Polenta ebbe la signoria feudale di Ravenna dal 1275 al 1441.
Vincenzo Grassi
Vincenzo Grassi
2025-07-27 22:15:01
Numero di risposte : 12
0
La città dei Da Polenta è Ravenna, dove i Da Polenta accolsero l'esule Dante. Il merito più importante dei Da Polenta è stato sicuramente l’aver accolto l’esule Dante mentre un altro polentano fece sì che le ossa del Poeta non venissero messe al rogo dal cardinale Bertrando del Poggetto. La gentilezza di Guido Novello e l’amor suo per l’arte e per la poesia bastano a procurare a quei signori e a Ravenna la gloria di vedere lavorare Giotto e d’ospitare Dante Alighieri; di dargli pace e sicurezza perché possa compiere l’immortale suo poema. Sarà presentato domani alle 18 nella sala Dantesca della biblioteca Classense “I Da Polenta, signori di Ravenna” di Franco Gabici, nell’ambito dello Speciale martedì Romagna del Centro Relazioni Culturali.