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Dove erano i da polenta?

Neri Sartori
Neri Sartori
2025-07-28 00:12:56
Numero di risposte : 7
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I da Polenta erano una famiglia signorile di Ravenna. I Polentani, creati visconti dagli arcivescovi di Ravenna, ottennero la signoria della città. Si successero quindi Lamberto, poi Guido Novello, che diede ospitalità a Dante, poi Rinaldo assassinato dal cugino Ostasio I. A Ostasio I successe il figlio Bernardino, e quindi Guido III, Obizzo, Ostasio III, con cui si estinse la dinastia signorile. Tra le donne della famiglia sono da ricordare Francesca e Samaritana, che fu moglie di Antonio della Scala, ultimo signore di Verona. I da Polenta presero nome dal castello di Polenta presso Bertinoro.
Elena Caruso
Elena Caruso
2025-07-27 21:47:48
Numero di risposte : 14
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Il nome le venne dal castello di Polenta, vicino a Bertinoro, appartenente agli arcivescovi di Ravenna e da questi concesso al monastero di S. Giovanni Evangelista, che a sua volta nel sec. XII lo diede in enfiteusi alla famiglia dei Polentani. Questi si trovano ricordati per la prima volta nel 1169, fra i prigionieri ragguardevoli fatti dai Faentini. A somiglianza di altre famiglie ravennati, cominciarono a crescere di potenza quando diventarono visconti degli arcivescovi di Ravenna e più ancora quando presero parte attiva alle lotte fra guelfi e ghibellini, alle cui fazioni appartennero i diversi rami della famiglia. Nel 1275 Guido Minore, capo dei guelfi, espulse gli avversarî e cominciò ad affermare la sua potenza nella città, riuscendo a prevalere anche quando i legati pontifici riconciliarono le parti avverse. A Guido, uomo accorto in pace e instancabile in guerra, e ai suoi figli, specie Lamberto e Bernardino, si deve l'origine e l'affermarsi della loro signoria su Ravenna e Cervia. Per consolidare il loro potere non esitarono a mettersi anche contro i conti di Romagna, inviati dai pontefici, arrivando perfino ad imprigionare Stefano Colonna (1290). Presero parte attiva a tutte le lotte e le leghe di Romagna di quel tempo. Ben presto furono chiamati a ricoprire la carica di podestà e di capitano del popolo in alcune delle principali città italiane, e si distinsero spesso per le vittorie contro i nemici esterni e per l'energia con la quale repressero e soffocarono nel sangue le rivolte degli avversarî.