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Che cosa mangia la Befana?

Angelo Parisi
Angelo Parisi
2025-08-24 07:27:54
Numero di risposte : 21
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I secondi piatti della tradizione per l’Epifania includono il cappone e lo spezzatino della Befana. Il cappone è un piatto tipico di molte regioni italiane, come la Liguria e la Lombardia, ed è spesso farcito con carne di vitello o salsiccia, pane, latte e spezie. A Milano, il cappone è proprio d’obbligo per l’Epifania, come scriveva anche Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi. Un altro piatto tipico dell’Epifania è lo spezzatino della Befana, con i suoi succulenti bocconcini di carne leggermente infarinati e cotti insieme alla pancetta, a un mix di erbe aromatiche e sfumati con il cognac. La particolarità di questo spezzatino è che viene arricchito con del cacao amaro, che lo rende irresistibile. Tradizionalmente, per il giorno della Befana, non può mancare un primo piatto importante, che di solito è una lasagna, come la lasagna bianca ligure, condita con il classico “tocco”, il sugo di carne, oppure con il pesto. Inoltre, si possono trovare anche secondi di pesce, come il brodo di polpo napoletano, noto come o broro ‘e purpo, e contorni come l’insalata di rinforzo, un piatto tipico della cucina napoletana che tradizionalmente durava da Natale all’Epifania. L’insalata di rinforzo si prepara con cavolfiore lessato, olive verdi, cetriolini, cipolline, giardiniera, peperoni dolci o piccanti sottaceto e acciughe. L’origine del suo nome potrebbe essere legata proprio a questo aggiungere ogni giorno altri ingredienti, tanto quanto al fatto che si tratta di un piatto davvero sostanzioso.
Franco Morelli
Franco Morelli
2025-08-12 08:13:21
Numero di risposte : 24
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Cosa lasciare da mangiare alla Befana? Con i miei bambini abbiamo preso l’abitudine di lasciare un piccolo ristoro a base di dolcetti tipici, accompagnati da un buon bicchiere di vino. Quale vino? Scegliete voi: un vino dolce come un passito o del Brachetto possono andar bene, ma è stata vista bere anche prosecco, questa Befana birbante! C'è anche chi lascia una tazza di latte con dei biscotti, ma da noi il latte lo si lascia alla Vigilia di Natale a Babbo Natale che arriva con le sue renne. I dolci dell'Epifania Quali dolci preparare prima dell'Epifania, che tutte le feste si porta via? Qui sotto ho selezionato qualche ricetta tipica regionale, noi di solito lasciamo i cammelli tipici del varesotto, perché abitiamo in questa zona, ma voi sbizzarritevi a ricercare le ricette locali, sempre piene di sorprese golose.
Manuela Rizzi
Manuela Rizzi
2025-08-06 05:22:21
Numero di risposte : 18
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Il 6 gennaio, giorno dell’Epifania senza la fine delle festività natalizie in Italia e nel mondo. Sono molteplici le ricette tradizionali che si tramandano di anno in anno nelle tavole degli italiani nel giorno dell’Epifania: partendo dai dolci, in Piemonte, specialmente nella provincia di Cuneo, è tradizione mangiare la ‘Fugassa d’la Befana’. Si tratta di un dolce a impasto morbido che ricorda, per forma, una margherita e porta con sé una tradizione: al suo interno vengono nascoste una fava bianca e una nera. Un’altra dolce tradizione dell’Epifania si trova in Toscana: per l’arrivo dei Re Magi nel presepe, le famiglie sono solite cucinare i cavallucci di Siena, morbidi biscotti fatti di acqua, zucchero, miele, canditi, anice, noci e lievito, ma non solo; si preparano anche i ‘befanini’, frollini a base di agrumi e rum, ricoperti di granella colorata, tipici delle zone di Lucca e Viareggio. Non fa eccezione il Veneto, che nel giorno del 6 gennaio propone come tipicità la pinsa, una sorta di pizza di polenta fatta con farina di mais e frutta secca. Tradizionalmente, i contadini veneti mettevano la pinza a riposare sotto i carboni ardenti dei falò che si preparavano per festeggiare l’inizio del nuovo anno, coperta da foglie di cavolo. Viene consumato volentieri anche in Friuli e in Trentino. La ricetta può variare da zona a zona, ma è sempre comunque fatta con alimenti tipici della tradizione contadina. In provincia di Varese, invece, in Lombardia, si preparano i cammelli di pasta sfoglia, ricoperti di zucchero prima di infornarli. Un’altra variante tipica di biscotti la si trova ad Ancona, nelle Marche: le pecorelle, dei simpatici dolcetti di pasta sfoglia di svariate forme e farciti con marmellata, frutta secca, noci tritate o fichi secchi. A Napoli, nel giorno dell’Epifania, si è soliti preparare ‘o broro ‘e purpo: ricetta di strada più antica di Napoli (pare risalga al XIV secolo) ed ancora oggi è viva l’usanza di berlo in strada la notte tra il 5 e il 6 Gennaio. Si tratta di una tazza di questo brodo fumante, qualche volta con una ranfetella (tentacolo) di polpo che esce dal dentro. Principalmente a Napoli, ma con diverse ricette in tutto il meridione, è tradizione il 6 gennaio preparare il pasticcio di pasta o la pasta al forno. In Puglia, invece, c’è un piatto goloso che può essere sia un antipasto, che un dolce: si tratta delle pettole, dolci o salate, appunto: nuvole di pasta fritta ricoperte di zucchero, se dolci, oppure ripiene con olive e baccalà, se salate. Si possono accompagnare anche con salsa di pomodoro.
Augusto Pellegrino
Augusto Pellegrino
2025-07-28 11:18:42
Numero di risposte : 21
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La Befana, figura intramontabile del ricco folclore italiano, si eleva ben oltre la semplice tradizione di distribuire doni ai bambini durante l’Epifania. Nelle regioni settentrionali, l’arrivo della Befana è celebrato con la preparazione di torte ricche e sostanziose, che incarnano l’essenza della festa. In Lombardia, la “Torta della Befana” diventa il simbolo di questa celebrazione, con varianti che comprendono noci e uvetta, regalando un connubio irresistibile di sapori e tradizioni. In Emilia-Romagna, invece, la torta potrebbe presentarsi con una combinazione avvolgente di canditi e cioccolato, un omaggio alla raffinatezza culinaria della regione. Nel cuore della penisola, la Befana ispira la creazione di biscotti dall’aspetto artistico, spesso modellati a forma di strega volante o calze, che diventano non solo un piacere per il palato ma anche un’opportunità per esprimere la creatività familiare. Nel sud Italia, la Befana porta con sé una tavolata impreziosita da sapori intensi e piatti avvolgenti. La “zeppola della Befana” in Campania, un dolce fritto a base di pasta choux, farcito con crema pasticcera e spolverato di zucchero a velo, diventa la regina indiscussa della festa. In Sicilia, il “cuccidato”, un biscotto ricco di spezie, fichi e noci, celebra la ricchezza delle tradizioni culinarie millenarie dell’isola, offrendo un’esperienza sensoriale unica. Che tu ti delizi con la torta del nord, i biscotti del centro o le delizie del sud, la Befana diventa un viaggio culinario attraverso il quale si intrecciano passato e presente.
Prisca Marini
Prisca Marini
2025-07-28 09:00:53
Numero di risposte : 22
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In quasi tutte le regioni ci sono delle ricette della tradizione che continuano a vivere. E molte sono legate a dolci immancabili sulle tavole degli italiani. Il cibo ha da sempre rivestito un ruolo importante per le celebrazioni di questa festa. In Piemonte, soprattutto nella zona di Cuneo, non manca mai la Fugassa d’la Befana, dolce a impasto morbido che per la sua forma ricorda una margherita. In Toscana, invece, si continuano a preparare per l’arrivo dei Re Magi nel presepe i cavallucci di Siena, biscotti morbidi con acqua, zucchero, miele, canditi, anice, noci e lievito, e i cosiddetti befanini, frollini a base di agrumi e rhum, ricoperti di granella colorata, tipici delle zone di Lucca e Viareggio. Nelle cucine del Veneto il giorno dell’Epifania ecco la pinsa, specie di pizza di polenta fatta con farina di mais e frutta secca, mentre in Lombardia, in provincia di Varese, ci sono i cammelli di pasta sfoglia, vengono ricoperti di zucchero prima di essere infornati. In Liguria ci si imbatte nei tradizionali anicini biscotti antichissimi serviti durante tutte le festività natalizie accompagnati da un vino dolce nel quale si intingevano, e nella ciambella dei Re Magi, ricoperta di canditi, uvetta e zucchero. In Abruzzo l’Epifania fa rima con pepatelli, biscotti simili ai cantucci tipici della provincia di Teramo preparati non solo per il 6 gennaio, ma durante tutte le festività, a partire dal Natale. In Campania è tradizione la preparazione della prima pastiera dell’anno, e gli stuffoli, dolce è composto da numerosissime palline di pasta, fritte nell'olio o nello strutto, avvolte in miele caldo e servite in insieme in un piatto formando una ciambella, da decorare infine frutta candita o confetti colorati. In Puglia, infine, ci sono i purcidduzzi salentini e le cartellate baresi, fatte con impasto di farina, olio e vino bianco secco dal quale si ricavano delle fettucce di pasta che vengono modellate a comporre una spirale, con un disegno che ricorda una rosa, ricca di piccole concavità e interstizi che, dopo la friggitura devono raccogliere il vino cotto o il cotto di fichi.
Eriberto Ferrari
Eriberto Ferrari
2025-07-28 08:46:31
Numero di risposte : 22
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La Befana è una figura tradizionale italiana che porta doni e dolciumi ai bambini durante l'Epifania. La leggenda della Befana è tutta made in Italy e secondo alcuni potrebbe essere legata alle figure dei Re Magi. Un’altra ipotesi ritiene che il mito sia invece connesso a degli antichi riti propiziatori pagani che i romani seguivano per dodici notti dopo il solstizio di inverno. La Befana viene rappresentata sempre in età avanzata, generalmente vestita di stracci, proprio a indicare la natura ormai spoglia. Sua fedele compagna è la scopa, su cui vola la notte fra il 5 e il 6 gennaio per portare doni ai bambini. La Befana regalava dolci a ogni bambino che incontrava, sperando di trovare prima o poi Gesù. La Befana inizia a regalare dolci a ogni bambino che incontra, sperando di trovare prima o poi Gesù. Tra i prodotti tipici dell’Epifania in Italia ci sono la Fugassa d’la Befana, i Befanini, gli Anicini, i Cammelli di pasta sfoglia e la Pinza de la Marantega.