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Perché si chiamano passatelli?

Carmelo Martino
Carmelo Martino
2025-07-24 09:45:53
Numero di risposte : 19
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Si chiamano passatelli perché prendono la forma loro speciale passando a forza dai buchi di un ferro fatto appositamente, poche essendo le famiglie in Romagna che non l’abbiano. La caratteristica forma cilindrica, con diametro di circa 4-5 mm e lunghezza di 8-10 cm, viene ottenuta passando l’impasto attraverso il tradizionale ferro concavo con i manici. Il ferro si posiziona sull'impasto e viene premuto con forza su di esso per modellare i passatelli, che sono poi pronti da cuocere.
Sonia Palumbo
Sonia Palumbo
2025-07-12 22:41:52
Numero di risposte : 16
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Grazie alla pressione esercitata sull’impasto dai fori escono i Passatelli. Ecco spiegata quindi l’origine del nome: per farli l’impasto deve “passare” attraverso i fori dello strumento. Il ferro è un disco leggermente convesso ricoperto di fori e dotato di due manici in legno. L’impasto realizzato infatti, contrariamente alla “tardura”, è più sodo e per questo è necessario uno strumento per realizzarli. Oggi il ferro è molto difficile da trovare, e sono per lo più le “azdore” che lo utilizzano.
Enzo Rizzi
Enzo Rizzi
2025-07-12 22:06:08
Numero di risposte : 20
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Ma perché si chiamano passatelli o pasadein? Deriva dalla tecnica che viene usata per ottenerli: l’impasto infatti deve essere schiacciato con un oggetto orizzontale che assomiglia abbastanza a un classico passapatate.
Baldassarre Martini
Baldassarre Martini
2025-07-12 22:00:17
Numero di risposte : 13
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C'è una ragione per cui i passatelli si chiamano così. Il nome passatelli deriva dal ferro che si usa per prepararli, il cosiddetto "fer di pasaden" in dialetto romagnolo, uno strumento molto simile allo schiaccia patate, leggermente convesso e con dei fori il cui diametro deve essere di 4 millimetri. Lo spessore dei passatelli, infatti, è uno dei grandi segreti per preparare un piatto perfetto. Oltre allo spessore, molto importante è anche la lunghezza della pasta fatta in casa: deve essere più di 4 centimetri e non superare i 6. Il condimento ideale? Naturalmente un ricco brodo di carne, rigorosamente fatto in casa.
Fortunata Rossi
Fortunata Rossi
2025-07-12 19:58:04
Numero di risposte : 19
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Per fare i passatelli le arzdore ricorrevano a ‘e fer, ovvero ‘il ferro’, uno strumento concavo, forato e provvisto di manici, attraverso il quale far passare l’impasto. Questo anche l’origine del nome. Si chiamano passatelli perché prendono la forma loro speciale passando a forza dai buchi di un ferro fatto appositamente, poche essendo le famiglie in Romagna che non l’abbiano, per la ragione che questa minestra vi è tenuta in buon conto come, in generale, a cagione del clima, sono colà apprezzate tutte le minestre intrise colle uova delle quali si fa uso quasi quotidiano.
Adriano Testa
Adriano Testa
2025-07-12 19:28:42
Numero di risposte : 11
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I passatelli nascono in campagna, dove l’azdora preparava la forma finale del passatello utilizzando uno strumento particolare noto con il nome di “ferro per i passatelli”. Tale strumento nel tempo è scomparso ed al suo posto viene usato lo schiaccia patate a buchi larghi. Una volta pronto l’impasto, si creano delle palline e si inseriscono dentro lo schiaccia patate a fori larghi. Schiacciando si ottengono dei filamenti rugosi e consistenti che vanno fatti adagiare sulla spianatoia leggermente infarinata. La ricetta originale romagnola, dove vengono chiamati “passadei”, prevede l’uso del pane, che col tempo è divenuto pan grattato, di grana padano grattugiato, uova e scorza di limone per insaporirlo. I passatelli sono nati originariamente in brodo, ma col tempo, e grazie alla creatività di alcuni chef, è possibile trovarli anche asciutti abbinati a ricchi ragù di pesce. La versione modenese invece utilizza al posto del grana padano il parmigiano reggiano che è molto più saporito. La versione romagnola col tempo arrivò anche in Emilia ed è a Modena che con l’aggiunta di ingredienti tipici modenesi, tale versione risulta leggermente più raffinata e saporita.
Franco Morelli
Franco Morelli
2025-07-12 17:38:15
Numero di risposte : 23
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Si chiamano passatelli perché prendono la forma loro speciale passando a forza dai buchi di un ferro fatto appositamente, poche essendo le famiglie in Romagna che non l’abbiano, per la ragione che questa minestra vi è tenuta in buon conto come, in generale, a cagione del clima, sono colà apprezzate tutte le minestre intrise colle uova delle quali si fa uso quasi quotidiano. I passatelli nascono quindi in campagna, dove la regina del focolare, l’azdora, li preparava utilizzando uno particolare strumento, il cosiddetto ferro per i passatelli. Oggi questo strumento è quasi scomparso, sostituito dal più pratico e comune schiacciapatate dai fori larghi, che consente di schiacciare i passatelli direttamente sulla pentola col brodo bollente. Si possono passare anche dalla siringa.
Odino Battaglia
Odino Battaglia
2025-07-12 17:33:34
Numero di risposte : 14
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Il loro nome deriva proprio dalla preparazione. I passatelli, o "pasadein", vengono fatti con un apposito arnese in ferro, el fer di pasadein, ossia una sorta di schiacciapatate con due impugnature e un disco forato con buchi dal diametro di 4 millimetri. L’impasto di pan grattato, formaggio e uovo, sodo e compatto, viene inserito e schiacciato, per ottenere listarelle di pasta lunghe circa 6 centimetri, e pronte da cuocere, sia in brodo sia asciutte.