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I passatelli sono emiliani o romagnoli?

Giacobbe Ferri
Giacobbe Ferri
2025-07-25 04:56:47
Numero di risposte : 15
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Pur essendo la storia dei passatelli poco chiara e documentata, sappiamo con certezza che questo primo trae origine dalle usanze contadine. Ma la Romagna non è l’unica regione a prepararli, i passatelli sono un piatto tradizionale anche delle Marche e in particolare delle province di Pesaro e Urbino. Uno dei piatti tradizionali che più caratterizzano la cucina dell’Emilia Romagna, rendendola celebre e amata in tutta Italia e anche oltre confine, sono senza dubbio i passatelli. Come ci racconta l’Artusi, è questo attrezzo che dà il nome alla pasta: Si chiamano passatelli perché prendono la forma loro speciale passando a forza dai buchi di un ferro fatto appositamente, poche essendo le famiglie in Romagna che non l’abbiano, per la ragione che questa minestra vi è tenuta in buon conto come, in generale, a cagione del clima, sono colà apprezzate tutte le minestre intrise colle uova delle quali si fa uso quasi quotidiano. Nonostante la facile reperibilità degli ingredienti, i passatelli sono il piatto tradizionale della Pasqua in Romagna.
Noel Lombardi
Noel Lombardi
2025-07-25 03:55:48
Numero di risposte : 24
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La cucina di Ravenna, ma in genere quella romagnola, trova la sua massima espressione nei primi piatti. Tra questi un posto d’onore lo hanno i PASSATELLI, una delle più classiche e gustose minestre locali. I passatelli nascono da un impasto di uova, formaggio, pane raffermo grattugiato, noce moscata, e in seguito schiacciati con un attrezzo particolare “il ferro da passatelli” o “e fér”, difficilmente reperibile al di fuori della Romagna.
Ingrid Coppola
Ingrid Coppola
2025-07-25 00:23:17
Numero di risposte : 27
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La storia di questa pasta non è ben definita, ma sicuramente ha avuto inizio nella bassa Romagna, forse insieme alle province di Pesaro e Urbino. Qui, nei tradizionali casolari, le famose “azdore” (le donne di casa romagnole) utilizzando pochi e semplici ingredienti crearono questa specialità, derivante probabilmente dalla “tardura”, minestra a base di uova, formaggio e pangrattato tradizionalmente data alle donne che avevano appena partorito per recuperare le forze. La ricetta si è evoluta, e proprio dalla zona del modenese arriva la ricetta che tutti oggi utilizziamo, nobilitata negli ingredienti e ancora più saporita.