Cosa mangiano le Alpi?
Luisa Messina
2025-08-13 17:23:21
Numero di risposte
: 25
La Val d'Aosta è la terra della fontina.
Che è anche uno degli ingredienti principali della zuppa di cavolo.
Si tratta infatti di un "pasticcio" tipico di queste parti a base di fette di pane, cavolo verza, fontina, pancetta e grana.
L'impasto viene bagnato con brodo e aromi e cotto in forno: il risultato è un primo piatto da tagliare a fette.
Anche qui sono i primi piatti a farla da padroni: su tutti gli sciatt, frittelle di grano saraceno con un ripieno di formaggio filante, e i pizzoccheri, pasta di grano saraceno condita con patate, verza, formaggio Casera, burro, aglio e salvia.
A differenza dei "cugini", si tratta di piccoli gnocchi allungati di farina e latte, conditi con patate a tocchetti, bitto, burro, salvia e noce moscata.
Il risultato è un brodo denso e cremoso.
Per insaporirlo, possono essere aggiunti Grana, pancetta, legumi e pasta.
Tra le sue specialità più celebri ci sono gli spatzle, gnocchetti di spinaci conditi con panna, burro e speck, i canederli, gnocchi di pane con speck, formaggio, rape rosse o spinaci, e i brezel, forme di pane intrecciate, arricchite con sale grosso in superficie e spesso farcite con speck.
Il Kaiserschmarren è una sorta di crepes dolce spezzettata e servita con zucchero a velo e confettura di mirtilli rossi oppure prugne.
Il frico friulano è un tortino fritto a base di patate, cipolle e formaggio Montasio.
Sostanzioso e gustoso, è ottimo con un bicchiere di vino rosso locale.
La carne di pecora è particolarmente tipica nella cucina di montagna abruzzese, cioè nel Parco Nazionale del Gran Sasso e nel Parco Nazionale d'Abruzzo.
Tra le ricette più storiche e popolari la pecora alla callara (o alla cottora), che prevede una lunghissima cottura della carne con vino, aromi e olio per eliminare il sapore selvatico e aggiungere gusto al piatto.
Michela Negri
2025-08-10 00:37:47
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: 21
Fondute, Seupa à la vapelenentse e Favò sono piatti tipici delle Alpi.
Sulle Alpi piemontesi le influenze francesi e sveve si ritrovano in grandi zuppe, come la Soupe Grasse o la Supa dij Mort.
I grandi classici sono rappresentati da gnocchi casalinghi di ogni forma e dimensione - famosi quelli della Val d'Ossola - da piatti di selvaggina, dai ricchi bolliti misti e da formaggi come Seirass o la Tuma del lait brusc.
Sulle vette lombarde, burro, grano saraceno e carne di maiale sono i capisaldi di una cucina corposa e rustica.
La Valtellina è la patria di pizzoccheri, sciatt, taroz e polenta taragna concia.
Il minimo comune denominatore da Canazei alla Val Venosta è rappresentato da speck, mele declinate dall'antipasto al dolce, canederli e ravioli che a seconda della vallata cambiano ripieno e nome, da schlutzkrapfen a cajoncie.
Fernando Galli
2025-07-28 03:43:04
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: 29
Il prodotto della terra che più viene utilizzato nella preparazione di gnocchi, paste e contorni, è la patata, ingrediente di diversi piatti tipici di queste valli, tra cui tra cui le Cahiettes, grossi gnocchi preparati con un impasto di patate grattugiate a crudo, cipolle, formaggio, uova e farina.
Altri gnocchi, ma più piccoli, sono le Ghinefle, lavorati al cucchiaio, e impastati con patate, pane raffermo, uova, latte, toma.
Sul tagliere, in Valsusa arrivano: Toma delle viole, Plaisentif, Blu del Moncenisio o Murianengo, il Prosciuttello dell’Alta Valsusa, la Mica, salame stagionato in una sorta di crosta di farina di segale e pepe, e il Viurun di Bardonecchia, salume di manzo al vino e spezie.
Per chiudere degnamente il viaggio di gusto, ordinate la focaccia dolce di Susa, il Pan della Marchesa, una torta rustica preparata con mandorle e nocciole tostate.
Calda e profumata, è invece la Soupe Grasse, la zuppa a base di pane di segale, toma e cipolla, in cui è evidente l'influenza francese.
Come antipasto, ma anche come gustoso spuntino in rifugio, si possono ordinare i tradizionali Gòffre, cialde di farina, acqua, lievito, cotte tra due piastre, da accompagnare a formaggi e salumi.
Fabio Romano
2025-07-28 00:27:36
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: 24
La raclette, un’altra mitica specialità di montagna, mette tutti d’accordo, gli amanti del formaggio e quelli della carne. Questa ricetta inventata dagli svizzeri nel XIX secolo ha varcato le frontiere per il più grande piacere dei francesi e non solo. Il formaggio, Raclette appunto, viene fatto scaldare su un fornellino al centro della tavola e ogni commensale raschia autonomamente la parte superficiale per stenderlo sul pane o le patate. Spesso è accompagnata anche dalla carne cotta sempre al momento.
I crozet sono piccoli quadratini di pasta confezionati con farina, uova, sale e acqua. Si possono degustare in brodo, gratinati con formaggio beaufort e anche in versione croziflette, uno sformato rivisitato.
Questo gâteau de Savoie è uno degli emblemi della Savoia. Ideale con il tè, si prepara con farina e/o fecola di patate, zucchero semolato, uova e la scorza grattugiata di un limone.
La brioche aux pralines o brioche di Saint-Genix. Sarebbe nata nel 1880 dalla fantasia del pasticciere Pierre Labully che ebbe l’idea di inserire nell’impasto delle mandorle ricoperte di uno spesso strato di zucchero colorato di rosa.
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