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Qual è la storia della farinata?

Edipo Gentile
Edipo Gentile
2025-07-28 09:57:49
Numero di risposte : 15
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LA FARINATA…… questo piatto ancestrale viene fatto derivare nella leggenda da Ulisse che durante l’assedio di Troia, avendo finito le scorte di cibo, decise di cuocere quello che rimaneva, l’olio e la farina di ceci, dentro i grandi scudi dei suoi guerrieri. Molto più probabilmente, la farinata arriva da un evento militare più prossimo, ma l’invenzione sarebbe stata, a dir poco, rocambolesca. Dopo la battaglia della Meloria, dove nell’agosto del 1284 la flotta genovese sbaragliò quella pisana, le galee dei Serenissimi vennero investite da una tempesta. La storia dei pisani a Genova non ebbe un lieto fine nonostante a loro si debba, probabilmente, la nascita di questo incredibile piatto. La farinata diventa un piatto comune ovunque la Repubblica abbia voce in capitolo, il piatto è universale in Liguria e sembra che gli stessi saraceni ne apprezzassero il gusto e pure lo stesso Dragut, il più feroce pirata del Mediterraneo, durante la sua prigionia a Genova ne facesse scorpacciate, prima che Andrea Doria lo mettesse ai ferri su una galea.
Silvana Martini
Silvana Martini
2025-07-28 08:01:40
Numero di risposte : 19
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Le origini della farinata, come spesso accade, si confondono tra storia e leggenda. Si narra che Ulisse, nell’assedio di Troia, finite le scorte di cibo, fece mettere l’olio e la farina di ceci, dentro i grandi scudi dei suoi guerrieri. Altri raccontano che anche gli antichi Romani, durante l’ occupazione di Genova, cuocessero acqua e farina di ceci, meno costosa di quella di grano, sugli scudi al sole. Sempre percorrendo le leggende sulla farinata genovese, un’altra la fa risalire al Medioevo, e precisamente nel 1284, in cui si svolse la battaglia della Meloria in cui la Repubblica di Genova sconfisse la rivale Pisa, catturando molti prigionieri. Nel corso degli scontri nel golfo di Buscaglia, si scatenò una furiosa tempesta, che fece imbarcare acqua nelle galee genovesi. Inoltre si ruppero alcuni barili d’olio che, mescolandosi ai sacchi di farina di ceci e all’ acqua di mare, formarono una poltiglia che venne fatta cuocere al sole. Si ottenne così la farinata che servi a sfamare l’equipaggio. La ricetta “ufficiale” della farinata di ceci, datata 1477 Una delle prime testimonianze scritte risale al 1477 quando, a Genova, un Decreto Legge disciplinò la ricetta della scripilita, nome antico della farinata, in cui veniva tassativamente vietato l’utilizzo di olio scadente perchè un olio di ottima qualità è essenziale per un buon risultato.
Mirco Negri
Mirco Negri
2025-07-28 07:28:12
Numero di risposte : 14
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Ed è proprio a partire dal famigerato 1528 che si data la prima leggenda "metropolitana" intorno alla nascita della farinata bianca. In pratica, non bastando la devastazione apportata alla città, i Genovesi imposero ai Savonesi anche un pesante dazio sui ceci, legumi importanti nell'alimentazione dell'epoca. Così, per aggirare l'ostacolo, i savonesi avrebbero usato la farina di grano per la farinata. La seconda ipotesi, più tarda, vede la nascita del piatto come conseguenza del blocco navale imposto dall'Inghilterra alla Repubblica di Genova, che avrebbe impedito l'approvvigionamento di farina di ceci anche a Savona. La verità è che l'origine della farinata bianca di Savona rimane un mistero, così come il fatto che nessuno l'abbia mai copiata. Ma un dato è certo, almeno una volta Savona si è presa una rivincita su Genova con il primato di un piatto semplice, buono, unico e identitario che solo in questa città si può gustare. La città di Savona ha suggellato con orgoglio, il 16 febbraio del 2007, davanti a un notaio, la paternità della fainâ gianca codificando ingredienti, regole di preparazione, modalità di cottura e persino la maniera di servirla in tavola.
Marianna Marino
Marianna Marino
2025-07-28 07:06:25
Numero di risposte : 10
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Una primissima versione della farinata può essere rintracciata all’epoca dei Greci e dei Romani: sono diverse le testimonianze secondo cui entrambi i popoli fossero abituati a cucinare una sorta di frittelle composte da farina di ceci e acqua davvero molto simili alle preparazioni arrivate fino ai giorni nostri. Le origini della farinata odierna, però, sono da rintracciare nel Medioevo, precisamente al 1284. La leggenda vuole che tutto avvenne durante una grande battaglia navale tra la città di Genova e la città di Pisa le navi genovesi furono coinvolte in una tempesta che fece rovesciare i barilotti dove erano tenute le provviste di cibo, tra cui la farina di ceci e l'olio che si mescolarono insieme e vennero bagnate dall'acqua di mare. La miscela ottenuta si asciugò successivamente tramite i raggi solari rendendola una sorta di frittella, che i marinai affamati mangiarono scoprendola piuttosto buona: ecco nata la farinata, che i genovesi soprannominarono goliardicamente “l’oro di Pisa”. Secondo questa versione la farinata sarebbe poi arrivata in Toscana con i commerci via terra attraverso la Lunigiana e via mare attraverso le soste delle navi da Pisa, assumendo nel tempo il nome di cecina. I toscani, però, hanno da ridire a riguardo e rivendicano la farinata come un’invenzione locale chiamata cecina basandosi su fonti che affermano come nel XIII secolo fosse già diffuso il “pan di ceci” lungo il litorale toscano da Livorno a Massa Carrara. La versione probabilmente più vicina alla verità di questa storia è che le due preparazioni siano nate più o meno nello stesso periodo e che si siano influenzate a vicenda: d’altronde i ceci e la farina da essi ottenuti erano un prodotto piuttosto comune, soprattutto tra le classi più povere della società.
Monica Ferretti
Monica Ferretti
2025-07-28 06:53:07
Numero di risposte : 8
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La farinata è un piatto antico che nella tavola moderna può avere un posto d’onore per molti motivi. Molte ricette del mondo greco latino parlano di sformati fatti con i legumi, ingrediente usato anche nel mondo arabo, in collegamento da millenni con l’Italia. Voci popolari tramandano che la farinata risale ad una data precisa, il 1284, anno in cui Genova vinse Pisa nella battaglia della Meloria. Le navi genovesi si trovarono in una tempesta che squassò le stive: barili d’olio e sacchi di ceci si rovesciarono, bagnandosi con l’acqua di mare imbarcata nella tempesta. Finita la burrasca, l’equipaggio salvò il possibile, ma molti marinai rifiutando di mangiare quei ceci in poltiglia con olio e acqua, lasciarono le loro scodelle al sole. Il giorno dopo, però, quel composto somigliò molto ad una frittella: i marinai la gustarono e videro che era buono. Una volta scesi a terra migliorarono la ricetta, cuocendo la purea di ceci, olio e sale nel forno. Nacque così la farinata, soprannominata anche, in segno di scherno contro gli avversari, “l’oro di Pisa”.
Sasha Costantini
Sasha Costantini
2025-07-28 06:06:19
Numero di risposte : 12
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La farinata è un piatto di tradizione molto antica, ha trovato una nuova vita nello slow food: si dice che nacque nel 1284, quando, al ritorno dalla battaglia della Meloria contro Pisa, le navi genovesi, vittoriose, incontrarono una terribile tempesta che rovesciò e mescolò a bordo la farina di ceci e l’olio d’oliva. Quella poltiglia, una volta essiccata al sole, permise ai marinai di superare la fame e poi, una volta cotta nel forno a legna su una teglia di rame divenne uno dei piatti più amati della cucina genovese e ligure. La tradizione vuole che nacque intorno al 1528, quando Genova impose elevati dazi sulla farina di ceci costringendo i savonesi a utilizzare farina bianca di frumento. La farinata viene preparata anche con misto farina di ceci e di grano: in questo caso molti la chiamano turtelassu. Nell’entroterra savonese, in val Bormida, per la farinata si usa la farina di Moco, una cicerchia antica, piccolissima e di forma irregolare, legume coltivato fino al 1940 e poi dimenticato, ma recuperato nel 2011. La farinata di zucca è una ricetta gustosa quanto antica e poco conosciuta. Nata tra i borghi di Sestri Ponente, Pegli, Pra’ e Voltri non è da confondersi con la famosa farinata di ceci; ma non è neppure un polpettone o una torta di zucca. A Imperia, la farinata si chiama frisciolata. La ricetta, gli ingredienti e il procedimento sono gli stessi, ma rispetto alla farinata classica ligure, la frisciolata presenta la particolarità di avere nell’impasto i cipollotti. Più in là, a ponente, la farinata cambia ancora nome ma non gusto e ingredienti: a Ventimiglia la chiamano “socca”, sicuramente influenzati dall’analoga specialità nizzarda.