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Il cinghiale va lavato dopo la marinatura?

Luigi Ruggiero
Luigi Ruggiero
2025-08-12 06:36:50
Numero di risposte : 21
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La cacciagione non va mai lavata con l’acqua, se necessario si faccia con del vino. Prenderete un tegame dove la carne stia comodamente e passateci i pezzetti di carne prendendoli uno ad uno scartando gli odori, ma non lavate i pezzetti di carne, lasciateli come sono. Quando nel tegame ci sarà abbastanza acqua, buttate tutta la carne nel colapasta dentro l’acquaio, poi rimettetela nel tegame. L’ultima volta lasciate la carne nel colapasta. Con questa spurgatura abbiamo eliminato la maggior parte dell’odore di selvatico tipico della carne del cinghiale.
Tiziana De luca
Tiziana De luca
2025-08-05 06:30:30
Numero di risposte : 16
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Dovete sapere che la carne di un cinghiale molto giovane non ha bisogno della marinatura. Tuttavia, coloro che preferiscono non saltare mai questo passaggio, si concedono tempi decisamente più ristretti che si aggirano intorno alle 4-5 ore. La carne del cinghiale è definita nera perché, a differenza delle carni rosse e bianche, è molto magra ed è anche più dura perché ricca di fibre. La marinatura serve proprio a renderla più tenera e a stemperare il suo sapore forte di selvaggina, rendendolo più delicato e dolce. Per la marinatura a freddo, dovete sistemare la carne in una ciotola molto capiente e coprirla con acqua e sale. Prelevate la carne, eliminate l’acqua in cui avrete raccolto i residui di sangue e ripetete la marinatura per altre 12 ore, questa volta coprendo la carne con aceto e vino rosso, in quantità uguali. Dopo questi due passaggi a freddo, se necessario, dovete marinare in cottura, prima di procedere alla preparazione della ricetta, trasferendo la carne in un tegame con acqua bollente e lasciarla cuocere per 10 minuti a fuoco lento. Un altro piccolo trucco per assicurare morbidezza alla carne di cinghiale è quello di congelarla per 48 ore prima di utilizzarla, lasciandola scongelare a temperatura ambiente, o ancora più lentamente ponendo la carne nel frigorifero e lasciarla scongelare all'interno. Per chi dispone di un abbattitore e possiede un animale intero, meglio procedere alla frollatura completa che permetterà di avere una carne ancora più tenera. In questo caso e prima di ogni procedimento, il cinghiale va privato della pelle e delle interiora.
Giovanni Benedetti
Giovanni Benedetti
2025-07-28 13:41:21
Numero di risposte : 21
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La carne deve essere lavata bene per cominciare a togliere il sapore forte. La marinatura successiva farà perdere ancora parte del sapore forte. La carne tagliata a tocchetti va messa in una ciotola a marinare in acqua e aceto. Dovremo coprire bene la carne con la marinatura per almeno 12 ore. Si prepara un trito con 1 cipolla, 3 carote, 2 gambi si sedano, rosmarino. Dopo la marinatura si mette la carne in una pentola facendo a cuocere a fuoco alto, per una decina di minuti, per far uscire l’acqua della marinatura. Quando l’acqua è uscita dalla carne si scola.
Emanuele Messina
Emanuele Messina
2025-07-28 12:43:33
Numero di risposte : 19
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Dopo aver scongelato il cinghiale e averlo sciacquato per bene sotto l’acqua corrente, tagliamolo a pezzetti non troppo grandi e trasferiamolo in una ciotola. Passato il tempo rimuoviamo il cinghiale dalla marinatura (quest’ultima buttiamola) e procediamo con la cottura. Non c'è necessità di lavarlo dopo la marinatura, poiché viene già sciacquato prima di essere messo a marinare.
Cristyn Moretti
Cristyn Moretti
2025-07-28 12:41:05
Numero di risposte : 20
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Il cinghiale viene considerato "carne nera" per la magrezza delle sue carni e per la massiccia presenza di fibre, caratteristiche che rendono necessaria una fase di marinatura, utile per ammorbidire le polpa. La marinatura per la carne di cinghiale Come marinare la carne di cinghiale? Per la marinatura a freddo, ideale per i piccoli capi, vi basterà riporre la carne in una ciotola piena di acqua e sale e lasciarla riposare in frigorifero per 12 ore o una notte intera. Trascorso il tempo necessario, eliminate l'acqua e lasciate nuovamente la carne in ammollo per 12 ore in una marinatura a base di vino rosso e aceto in eguali quantità, aggiungendo anche uno spicchio di aglio, foglie di alloro o salvia, oppure cipolla, sedano e carote. In base all'età dell'animale, potrete procedere diversamente: se molto giovane il cinghiale non necessiterà di marinatura perché le sue carni sono già molto tenere e dal sapore più delicato; un capo più adulto presenta carni ancora tenere ma un gusto più deciso ed è consigliabile una leggera marinatura a freddo; per i cinghiali più maturi la marinatura cotta è necessaria per attenuare il sapore forte della selvaggina e "rompere" le fibre, rendendo la carne tenera e pronta alla cottura. La marinatura cotta è un passaggio ulteriore, necessario solo per i capi più maturi le cui carni sono davvero fibrose e intense nel sapore: consiste nel cuocere la carne dopo averla marinata a freddo per 10 minuti in acqua bollente, a fuoco lento.
Ermes Barbieri
Ermes Barbieri
2025-07-28 10:12:20
Numero di risposte : 16
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Trascorse le 12 ore sarà necessario risciacquare abbondantemente la carne, metterla in acqua bollente e cuocerla a fiamma bassa per 10 minuti circa. Il procedimento cambia per il cinghiale adulto con carni dure ma molto saporite, che richiedono una marinatura decisamente più lunga prima della preparazione. La marinatura non è altro che un liquido a base di aceto, vino o limone con l’aggiunta di diverse erbe aromatiche. Le varie fasi. Se avete a che fare con carni selvatiche vi consigliamo di effettuare una marinatura suddivisa in due fasi: durante la prima, della durata di circa 12 ore, dovrete immergere la carne in una miscela di acqua e sale in modo da rimuovere eventuali residui di sangue dell’animale; la seconda marinatura, sempre della durata di 12 ore, prevede il riposo della carne in frigorifero, immersa in un ingrediente acido, la cui scelta caratterizzerà il sapore finale del vostro piatto.