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Come nacque la pizza napoletana?

Nunzia De rosa
Nunzia De rosa
2025-07-30 22:40:13
Numero di risposte : 16
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Le origini della pizza risalgono all'antichità, ma la versione napoletana che conosciamo oggi è emersa nel XVIII secolo. La pizza napoletana è stata creata inizialmente nella città di Napoli, nel sud Italia, dove veniva preparata con ingredienti semplici come pomodoro, aglio e formaggio. Tuttavia, l'ingrediente chiave che ha dato alla pizza napoletana il suo gusto caratteristico era la mozzarella, un formaggio fresco fatto con latte di bufala. In quel periodo, la pizza veniva considerata un cibo da strada economico, di solito consumato dalle classi inferiori. La pizza napoletana è spesso considerata uno dei piatti iconici della cucina italiana. Tuttavia, la sua storia è più complessa di quanto sembri, con radici che risalgono all'antichità e un'evoluzione influenzata da fattori culturali, economici e politici.
Genziana Martinelli
Genziana Martinelli
2025-07-30 21:59:10
Numero di risposte : 8
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La pizza napoletana nasce intorno al 1600 dall’enorme ingegno culinario napoletano, bisognoso di rendere più gustosa e saporita la tradizionale schiacciata di pane. Inizialmente si trattava di pasta per pane cotta in forni a legna, condita con aglio, strutto, sale grosso e talvolta caciocavallo e basilico. Bisognerà aspettare però fino alla seconda metà del 1800 per trovare la prima classica pizza “pomodoro e mozzarella” come la conosciamo. Stiamo parlando precisamente del 1889, anno in cui ci fu a Napoli una visita degli allora sovrani d’Italia Re Umberto I e Regina Margherita. La tradizione vuole che Raffaele Esposito, il miglior pizzaiolo dell’epoca, realizzò per i sovrani ben tre pizze, ma ad avere particolare rilevanza fu proprio l’ultima, una pizza con pomodoro e mozzarella i cui colori richiamavano volutamente il tricolore italiano.
Emidio Ferri
Emidio Ferri
2025-07-30 21:53:58
Numero di risposte : 11
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La pizza come la conosciamo oggi ha iniziato a prendere forma a Napoli nel corso del XVIII secolo. Inizialmente, era un cibo per i poveri, un modo economico e veloce per sfamarsi. I primi venditori di pizza ambulanti apparvero nelle strade di Napoli, offrendo questo piatto semplice ma sostanzioso a lavoratori e viandanti. La pizza napoletana iniziò a evolversi con l’aggiunta di pomodori, importati dall’America nel XVI secolo e inizialmente creduti velenosi. Con il tempo, i pomodori guadagnarono popolarità, soprattutto tra le classi meno abbienti, e divennero un ingrediente fondamentale della pizza. Nella sua forma più semplice, la pizza era guarnita solo con aglio, olio e pomodoro. Un punto di svolta nella storia della pizza napoletana fu l’adozione di questo piatto dalla Casa Reale. Nel 1889, per onorare la visita della regina Margherita di Savoia, il famoso pizzaiolo Raffaele Esposito creò una pizza che rappresentasse i colori della bandiera italiana: rosso (pomodoro), bianco (mozzarella) e verde (basilico). Questa pizza fu nominata “Pizza Margherita” in onore della regina, e la sua popolarità contribuì a elevare lo status della pizza da cibo di strada a piatto nazionale.
Roberta Monti
Roberta Monti
2025-07-30 20:20:07
Numero di risposte : 10
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La prima embrionale versione della pizza risale infatti al Neolitico, ovviamente nulla a che fare con quella che conosciamo. Ma è proprio in questo periodo, grazie alla nascita dell’agricoltura, che si iniziò a cuocere sulla pietra degli impasti di cereali tostati o di pane azzimo, privi di lievitazione. Nel corso del XIV secolo, infatti, si narra che a Napoli si fosse diffusa la “mastunicola”, una sorta di pizza ante litteram preparata con strutto, pepe, formaggio e foglie di basilico. Una variante che pochi secoli dopo si evolse grazie all’arrivo dalle Americhe del pomodoro. In questo caso si trattava di un impasto a base di farina condita con il pomodoro che gli abitanti del Regno di Napoli avevano l’abitudine di consumare per le strade della città. Napoli, quindi, è certamente la culla di questo piatto tanto semplice quanto gustoso preparato con la maestria di intere generazioni di pizzaioli, che ne hanno tramandato i segreti dell’impasto perfetto fino ai giorni nostri. Siamo nella Napoli del 1889 quando a seguito della visita in città della Regina d’Italia Margherita di Savoia, il cuoco Partenopeo Raffaele Esposito decise di creare un “nuovo piatto” in onore della regnante. Un impasto a base di farina cotto in un forno a legna e con tre semplici ingredienti che richiamasse i colori della bandiera italiana: pomodoro, mozzarella e basilico. Era nata la “Margherita”, senza alcun dubbio la pizza più amata di sempre. Grazie agli innumerevoli migranti italiani, che dal Sud Italia si mossero per cercare fortuna altrove, la ricetta di Raffaele Esposito ci mise poco a fare il giro del mondo conquistando i palati in ogni angolo del pianeta.
Vincenza Vitale
Vincenza Vitale
2025-07-30 19:48:12
Numero di risposte : 10
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Nella Napoli del XVI secolo, una focaccia di galette veniva comunemente chiamata pizza. Conosciuto come il piatto per i poveri, veniva venduto per strada e conobbe in fretta un gran successo, fino a diventare un piatto amato anche dai nobili borbonici. Ne esistevano già diverse varianti: la "mastunicola", preparata con basilico, strutto, formaggio, e pepe, e la pizza ai "cecinielli", ossia preparata con minutaglia di pesce. La prima vera unione tra la pasta ed il pomodoro avvenne a metà del Settecento. Una storia spesso raccontata sostiene che l'11 giugno 1889, in onore della regina consorte d'Italia, Margherita di Savoia, il pizzaiolo napoletano Raffaele Esposito creò la "Pizza Margherita", una pizza guarnita con pomodori, mozzarella e basilico, per rappresentare i colori nazionali dell'Italia come sulla bandiera dell'Italia. In realtà, la Margherita esisteva già da diverse decenni: viene descritta in un libro del 1866 insieme alla Marinara e al Calzone e in un’altra pubblicazione del 1830 si parla di una pizza condita con pomodoro, mozzarella e basilico. La pizza rimase tipicità napoletana, e attrazione turistica per la città partenopea, fino agli inizi del ‘900, quando iniziò lentamente a diffondersi anche nel resto dello stivale.
Graziella Ferrari
Graziella Ferrari
2025-07-30 19:48:10
Numero di risposte : 10
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Le origini dell’autentica pizza napoletana risalgono al 1889, quando la regina d’Italia, Margherita di Savoia, e il suo consorte, il re Umberto I, si recarono a Napoli. Durante il loro soggiorno, la Regina Margherita ordinò una pizza fatta con salsa di pomodoro, mozzarella e basilico. Nel corso del suo viaggio è venuta a conoscenza di una nota prelibatezza culinaria regionale chiamata “pizza”. Ha deciso di provarci, così ha contattato Raffaele Esposito, uno dei più noti pizzaioli di Napoli, e gli ha chiesto di prepararle una torta. Raffaele Esposito era ampiamente considerato come uno dei migliori pizzaioli dei suoi tempi ed era titolare di una pizzeria conosciuta come “Pizzeria di Pietro e Basta Così”. In risposta all’invito della regina, si recò alla residenza reale di Capodimonte per cucinare personalmente la pizza sia per il re che per la regina. Per mostrare il suo rispetto per la regina, Esposito ha scelto di realizzare tre pizze distinte utilizzando elementi tradizionali della cucina italiana e che riprendono anche i colori della bandiera italiana. Il rosso del pomodoro, il bianco della mozzarella e il verde del basilico rappresentavano ciascuno una tonalità diversa nella bandiera italiana. Di conseguenza, ha inventato tre diversi tipi di pizza: uno con pomodoro, mozzarella e basilico, che ha chiamato “Pizza Margherita”, uno con mozzarella, pomodoro, acciughe e origano, che ha chiamato “Pizza Marinara”. Infine una con mozzarella, pomodoro, basilico, salsiccia e peperoni, che chiamò “Pizza Napoli”. Tutte queste pizze prendono il nome da città italiane. La “Pizza Margherita” era un piatto che la regina Margherita amava molto, tanto da definirla spesso il suo preferito.
Antimo Bianco
Antimo Bianco
2025-07-30 19:00:02
Numero di risposte : 19
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L'unione tra l'impasto a base di farina e il pomodoro, avviene invece a metà del ‘700, nel Regno di Napoli. L'antica focaccia di origine popolare, che conquistava il palato di ogni classe sociale, iniziò ad essere venduta dai fornai del Regno e consumata per strada, dando vita ad uno dei primi esempi di street food. Ma quindi, dove è nata la pizza? Se hai in mente l’originale napoletana, quella verace, preparata con la maestria di intere generazioni di pizzaioli, che hanno tramandato fino ai nostri giorni i segreti dell’impasto perfetto, Napoli è la risposta che stai cercando. Sembra risalire al giugno del 1889 l'invenzione ufficiale della pizza, preparata dal cuoco Raffaele Esposito in onore di Margherita di Savoia, la Regina d’Italia. Non a caso i condimenti utilizzati, il pomodoro, la mozzarella e il basilico, rappresentano i colori della bandiera italiana.