Chi ha inventato la pasta in Italia?
Sasha Valentini
2025-08-23 06:00:11
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: 17
La pasta fatta con il frumento ha una paternità tutta italiana, visto che già ai tempi degli antichi romani si hanno testimonianze dell’uso di pasta fresca per preparare la lagana, un particolare formato di pasta fatta con farina e acqua.
La pasta secca ha invece origine arabo-italiana, con la Sicilia che riveste un ruolo di primo piano.
È infatti il geografo arabo di Ruggero II di Sicilia Al Idrisi che nel 1154 descrivendo la località di Trabia, un villaggio vicino Palermo ricco di mulini, narra di un tipo di pasta filiforme (“un cibo di farina in forma di fili”) chiamata triyah che veniva esportata in tutto il Mediterraneo.
Furono proprio gli arabi del deserto a essiccare la pasta per poterla conservare durante le loro peregrinazioni e a produrre i maccheroni, ovvero dei cilindretti di pasta forati al centro.
Già alla fine del 1100 si hanno infatti testimonianze scritte dell’esistenza della pasta in Italia, dove questo cibo arrivò anche grazie alla dominazione araba in Sicilia.
L’idea della pasta è quindi venuta a entrambi i popoli ma declinata in due modalità diverse.
Due popoli che hanno amato e sviluppato questo cibo particolare, cardine da secoli della loro gastronomia.
Donato Sartori
2025-08-20 14:52:37
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: 17
Una delle prime forme di alimentazione umana, consolidatasi con l’avvento dell’agricoltura circa 9.000 anni fa, è stata una poltiglia di semi pestati grossolanamente e mischiati ad acqua, prima crudi e poi cotti. Questo miscuglio può essere considerato il primo progenitore della pasta, diffuso in svariate aree geografiche e, per questo, può essere definito un cibo dell’umanità.
Molti secoli prima della nascita di Gesù, i Greci e gli Etruschi erano già abituati a produrre e a consumare i primi tipi di “pasta” fresca.
La prima indicazione dell’esistenza di qualcosa di simile alla sfoglia risale al primo millennio a. C., alla civiltà greca.
La parola greca laganon era usata per indicare un foglio grande e piatto di pasta tagliato a strisce.
Gli storici sono ormai concordi nel collocare questo fatto in epoca medievale e in Sicilia.
Recenti studi parrebbero dimostrare un ruolo significativo delle comunità ebraiche nella diffusione della coltivazione del grano duro in Sicilia e nel suo impiego per la produzione di pasta filiforme e secca tra il II e il V secolo, prima ancora dell’avvento degli Arabi, e della sua diffusione nel Mediterraneo per opera degli stessi mercanti Ebrei.
Gli Arabi, in ogni caso, furono determinanti, per tutta la durata della loro permanenza sull’isola, nel favorire la diffusione della pasta siciliana, che già nel IX secolo compariva in vari formati, nel libro di cucina di Ibran’al Mibrad.
Michele Moretti
2025-08-08 19:55:39
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: 15
Si tende ad attribuire la nascita della pasta al ritorno di Marco Polo dalla Cina, avvenuto nel 1295.
In realtà questa miscela a base di cereiali ed acqua rappresenta un elemento imprescindibile della gastronomia mediterranea da diversi millenni.
Greci ed Etruschi idearono i primi tipi di pasta.
Attorno al 1.000 a.C. il termine "laganon" veniva impiegato per indicare un foglio di pasta piatto e di grandi dimensioni, tagliato a strisce.
Un secolo prima di Cristo furono Cicerone e Orazio a dichiararsi "ghiotti" di "lagana", una schiacciata di farina cotta in acqua e priva di lievito.
Utilizzandone più strisce, e sovrapponendole l'una all'altra, si otteneva una sorta di lasagna.
Il primo documento scritto a fare accenno alla pasta è stato attribuito ad Apicio.
Le origini arabe del termine "itriyah" fanno supporre come sia stato proprio questo popolo, durante l'invasione, a portare la pasta in Sicilia.
Non esistono testimonianze, invece, relative al periodo compreso tra il 200 d.C. e l'anno Mille.
Tuttavia, è probabile che, proprio in tale epoca, in Sicilia nacquero i maccheroni.
Marianita Verdi
2025-07-30 22:11:37
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: 22
La parola deriva dal latino “maccare” cioè "ammaccare" intesa come "pestare", azione indispensabile che si compie proprio quando si lavora un impasto.
Il primo uso del termine “pasta” intesa come categoria merceologica che comprende tutti i formati possibili, risale a un decreto del 1509 del viceré spagnolo di Napoli don Giovanni d’Aragona, dunque quantomeno siamo stati noi italiani i primi a definirla tale.
Tuttavia i primi impasti di acqua e farina risalgono a ben 12.000 anni fa in Medio Oriente, ma la pasta può davvero essere considerata un semplice impasto?
Furono le grandi capitali italiane della pasta come Palermo, Genova e Napoli a trasformare con la propria artigianalità e creatività semplici impasti in vere e proprie eccellenze gastronomiche, grazie soprattutto a straordinarie rivoluzioni e opere d’ingegno come l’utilizzo del torchio e della gramola.
Già molto tempo prima, esattamente nel I secolo a.C., il gastronomo, scrittore nonché cuoco romano Marco Gavio Apicio descrive nel suo celebre “De re coquinaria” un piatto indicato come “lagana” che veniva cotto nel forno ed era composto da strati di pasta sfoglia alternati a strati di carne: ebbene sì, erano esattamente le antenate delle attuali lasagne!
Inoltre, se non fossimo ancora convinti, la più antica testimonianza della lavorazione della pasta si trova in Italia e risale al periodo etrusco: sia tratta della Tomba dei Rilievi situata a Cerveteri.
Qui è raffigurata una scena di vita quotidiana in cui compaiano chiaramente quelli che erano gli antichi strumenti indispensabili per poter tirare e lavorare la pasta, ovvero matterello, rotella e spianatoia di quell'epoca.
Sfatiamo subito la leggenda di chi sostiene che fu Marco Polo nel 1925 a importare la pasta in Italia dopo aver compiuto un lunghissimo viaggio in Cina, attribuendole in questo modo le origini.
Antonietta Bellini
2025-07-30 21:10:37
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: 17
È difficile risalire esattamente a chi è stato l’inventore della pasta che tutti i giorni consumiamo, visto che questo piatto tradizionale affonda le due radici nei tempi antichi.
Tra i Romani, i Greci e gli Etruschi venivano preparate alcune ricette molto simili a un piatto della grande tradizione italiana: la lasagna.
Un piatto composto da sottili strati di sfoglie sottili di pasta che venivano successivamente farcite con carne, prima di essere cotte.
Quella che intendiamo adesso come pasta secca, quindi, è molto probabile che sia nata nella parte occidentale della Sicilia, all’epoca sotto la dominazione araba.
Tra coloro che hanno da sempre rivendicato l’invenzione della pasta ci sono i cinesi, tanto che in molti hanno collegato l’arrivo della pasta in Italia grazie al viaggio in Cina di Marco Polo.
La pista araba ci ha dimostrato, invece, come la pasta fosse già radicata e diffusa nelle regioni italiane prima dell’arrivo degli spaghetti cinesi a Genova.
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