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Quando nacque la pasta in Italia?

Enrico Pagano
Enrico Pagano
2025-07-31 01:01:03
Numero di risposte : 10
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Nonostante ancora oggi non esista unicità di visione in merito a nascita e storia della pasta, le prime tracce di un alimento simile al prodotto attuale risalirebbero addirittura al 1.000 a.C. Fu in quel periodo che l'uomo iniziò ad abbandonare la vita nomade, dando vita alla figura dell'agricoltore, impegnato nella semina e nella successiva raccolta. Si ritiene che, ben prima della venuta di Cristo, Greci ed Etruschi idearono i primi tipi di pasta. Attorno al 1.000 a.C. il termine "laganon" veniva impiegato per indicare un foglio di pasta piatto e di grandi dimensioni, tagliato a strisce. Un secolo prima di Cristo furono Cicerone e Orazio a dichiararsi "ghiotti" di "lagana", una schiacciata di farina cotta in acqua e priva di lievito. Utilizzandone più strisce, e sovrapponendole l'una all'altra, si otteneva una sorta di lasagna. Il primo documento scritto a fare accenno alla pasta è stato attribuito ad Apicio. Nel "De re coquinaria libri", infatti, viene descritto il ripieno di una "lagana". Non esistono testimonianze, invece, relative al periodo compreso tra il 200 d.C. e l'anno Mille. Tuttavia, è probabile che, proprio in tale epoca, in Sicilia nacquero i maccheroni. A questo alimento a base di farina, presentato sotto forma di fili, fu assegnato il nome di "itriyah". Non a caso oggi, proprio Palermo è conosciuta per i vermicelli di Tria. Le origini arabe del termine "itriyah" fanno supporre come sia stato proprio questo popolo, durante l'invasione, a portare la pasta in Sicilia.
Maurizio Pellegrino
Maurizio Pellegrino
2025-07-30 21:43:56
Numero di risposte : 9
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La pasta comunemente è un orgoglio gastronomico tutto italiano, uno dei simboli del nostro paese, ma a contendersi il titolo in un’accezione più ampia sono invece Italia e Cina. Già alla fine del 1100 si hanno infatti testimonianze scritte dell’esistenza della pasta in Italia, dove questo cibo arrivò anche grazie alla dominazione araba in Sicilia. La pasta fatta con il frumento ha una paternità tutta italiana, visto che già ai tempi degli antichi romani si hanno testimonianze dell’uso di pasta fresca per preparare la lagana, un particolare formato di pasta fatta con farina e acqua. Si trattava di spaghetti fatti con farina di miglio poiché gli spaghetti erano effettivamente molto diffusi in Cina già da tempi antichissimi ma erano fatti con farina di frumento o farine leguminose come quella di soia e non con la semola di grano duro, che è invece l’ingrediente base della pasta come la conosciamo noi in Italia. Le prime testimonianze di un piatto di spaghetti risalgono a circa 4000 anni fa in una zona a Nord-Ovest della Cina. La pasta secca ha invece origine arabo-italiana, con la Sicilia che riveste un ruolo di primo piano.
Loretta Lombardi
Loretta Lombardi
2025-07-30 21:10:49
Numero di risposte : 10
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Una delle prime forme di alimentazione umana, consolidatasi con l’avvento dell’agricoltura circa 9.000 anni fa, è stata una poltiglia di semi pestati grossolanamente e mischiati ad acqua, prima crudi e poi cotti. Questo miscuglio può essere considerato il primo progenitore della pasta, diffuso in svariate aree geografiche e, per questo, può essere definito un cibo dell’umanità. La prima indicazione dell’esistenza di qualcosa di simile alla sfoglia risale al primo millennio a. C., alla civiltà greca. Molti secoli prima della nascita di Gesù, i Greci e gli Etruschi erano già abituati a produrre e a consumare i primi tipi di “pasta” fresca. La parola greca laganon era usata per indicare un foglio grande e piatto di pasta tagliato a strisce. La pasta filiforme secca confezionata con grano duro proverrebbe, invece, dalla parte orientale dell’impero romano nei primi secoli dopo Cristo, con attestazione in Sicilia già nel IX secolo.