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Quando si è cominciato a mangiare la pasta in Italia?

Maristella Marchetti
Maristella Marchetti
2025-07-31 00:46:54
Numero di risposte : 10
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Già alla fine del 1100 si hanno infatti testimonianze scritte dell’esistenza della pasta in Italia, dove questo cibo arrivò anche grazie alla dominazione araba in Sicilia. La pasta fatta con il frumento ha una paternità tutta italiana, visto che già ai tempi degli antichi romani si hanno testimonianze dell’uso di pasta fresca per preparare la lagana, un particolare formato di pasta fatta con farina e acqua. È infatti il geografo arabo di Ruggero II di Sicilia Al Idrisi che nel 1154 descrivendo la località di Trabia, un villaggio vicino Palermo ricco di mulini, narra di un tipo di pasta filiforme (“un cibo di farina in forma di fili”) chiamata triyah che veniva esportata in tutto il Mediterraneo. Dal Trecento in poi grazie ai commerci con la Liguria la pasta si diffuse in tutta la penisola fino a dar vita nel Cinquecento a corporazioni di maestri di paste alimentari in varie città italiane e a un grandissimo sviluppo con l’arrivo del pomodoro dal Perù, condimento perfetto per la pasta, intorno alla metà del 1500. La pasta secca ha invece origine arabo-italiana, con la Sicilia che riveste un ruolo di primo piano. Furono proprio gli arabi del deserto a essiccare la pasta per poterla conservare durante le loro peregrinazioni e a produrre i maccheroni, ovvero dei cilindretti di pasta forati al centro.
Gabriele Sartori
Gabriele Sartori
2025-07-30 21:25:29
Numero di risposte : 12
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Le origini della pasta si legano indissolubilmente alla tradizione della coltivazione del grano, già praticata all'epoca dell'Impero Romano. In realtà questa miscela a base di cereali ed acqua rappresenta un elemento imprescindibile della gastronomia mediterranea da diversi millenni. Le prime tracce di un alimento simile al prodotto attuale risalirebbero addirittura al 1.000 a.C. Fu in quel periodo che l'uomo iniziò ad abbandonare la vita nomade, dando vita alla figura dell'agricoltore, impegnato nella semina e nella successiva raccolta. Si ritiene che, ben prima della venuta di Cristo, Greci ed Etruschi idearono i primi tipi di pasta. Un secolo prima di Cristo furono Cicerone e Orazio a dichiararsi "ghiotti" di "lagana", una schiacciata di farina cotta in acqua e priva di lievito. Non esistono testimonianze, invece, relative al periodo compreso tra il 200 d.C. e l'anno Mille. Tuttavia, è probabile che, proprio in tale epoca, in Sicilia nacquero i maccheroni. A questo alimento a base di farina, presentato sotto forma di fili, fu assegnato il nome di "itriyah". Le origini arabe del termine "itriyah" fanno supporre come sia stato proprio questo popolo, durante l'invasione, a portare la pasta in Sicilia. Alcuni secoli dopo, i produttori di pasta iniziarono a diffondersi in diverse zone d'Italia, partendo da Campania, Puglia, Toscana e Liguria. Fu Napoli, nel '600, a dare il via alla diffusione della pasta come pietanza "di massa". La diffusione della pasta in Italia è continuata nel corso dei secoli, con la creazione di nuove ricette e la scoperta di nuovi ingredienti.