:

Quanti anni ha la matriciana?

Jole Coppola
Jole Coppola
2025-07-31 08:08:57
Numero di risposte : 19
0
E’ cucinata ovunque ed è imitata da molti, ma la vera Matriciana è nata ad Amatrice. E fu proprio da questo paesino dell’alto Lazio che un giorno, nel lontano 1870, partì una donna molto coraggiosa per quei tempi. La signora Anna De Angelis, maritata Baiocchini, arrivò con il suo fagottino – la mappatella – vicino alla vecchia Stazione Termini. Successivamente il locale si ampliò, in concomitanza con la costruzione del vecchio Teatro Costanzi (1880), poi trasformatosi nel Teatro dell’Opera (1929), e acquistò sempre più notorietà ed importanza. Ancora oggi il ristorante mantiene la struttura conferitagli dai lavori degli anni ’30.
Luciana Ferrari
Luciana Ferrari
2025-07-31 07:16:40
Numero di risposte : 9
0
L’Amatriciana, o ‘matriciana in romanesco, è un condimento per la pasta che ha preso il nome da Amatrice, cittadina in provincia di Rieti, fino al 1927 in Abruzzo. L’antenata della amatriciana è la gricia (o griscia), ovvero stesso piatto senza il pomodoro, quest’ultimo difatti venne importato in Europa alla fine del diciottesimo secolo. Il nome Griscia proviene da un paesino a pochi chilometri da Amatrice, frazione del comune di Accumoli, di nome Grisciano. La ricetta fu inventata dagli antichi pastori, che andavano per pascoli con strutto, pasta secca, guanciale, pepe nero e pecorino. Nell’Ottocento e sino all’inizio del Novecento, la popolarità della Amatriciana a Roma si accrebbe considerevolmente, questo avvenne a causa degli stretti contatti – a quel tempo già pluricentenari — tra Roma ed Amatrice. A quei tempi, parecchi osti e trattori della città erano originari di Amatrice, cosicchè il termine “Matriciano” venne a significare “locanda con cucina”. L’Amatriciana fu estremamente bene accolta e (anche se nata altrove), venne rapidamente considerata un classico della cucina romana. Il nome della pietanza in romanesco divenne ‘matriciana a causa dell’aferesi tipica di questo dialetto. Agli “Ingredienti degli spaghetti all’amatriciana e città di Amatrice”, il 29 agosto 2008 è stato dedicato un francobollo, policromo e dentellato, emesso dalla Repubblica Italiana, del valore di 0,60 €uro.