Qual è la differenza tra amatriciana e gricia?

Gaetano Fiore
2025-07-31 07:08:26
Numero di risposte
: 11
La differenza tra gricia, carbonara e amatriciana appare evidente se si guarda alle caratteristiche di quest’ultima.
Essa deve il suo nome ad Amatrice, inequivocabile luogo di origine di questa gustosa ricetta.
Il guanciale resta un ingrediente chiave, ma a esso si aggiunge la salsa di pomodoro.
È importante che questa venga aggiunta direttamente al soffritto di guanciale, e non cotta a parte, così da potersi insaporire alla perfezione.
Tra le preparazioni la più simile all’originale resta, però, la gricia.
In questa l’ingrediente principe, insieme all’immancabile guanciale, è, infatti, il pecorino romano DOP, che deve essere usato in abbondanza per amalgamare.
Tale formaggio ha un sapore forte e, unito al pepe, dà un gusto inconfondibile.
Per quanto tra gricia, carbonara e amatriciana non manchino le similitudini, la differenza tra i piatti rimane evidente.

Vera Gentile
2025-07-31 06:28:49
Numero di risposte
: 7
La preparazione della Gricia è abbastanza semplice e veloce e richiede l’uso di ingredienti poveri quali guanciale, pecorino romano e pepe nero. Praticamente gli stessi ingredienti della pasta all’Amatriciana nella quale però viene aggiunto il pomodoro. E’ proprio per questo che la Gricia viene soprannominata Amatriciana in bianco anche se c’è però chi la ritiene una variante della pasta cacio e pepe. Gli ingredienti sono anche in questo caso guanciale, pecorino romano e pepe ma la caratteristica principale è l’aggiunta di salsa di pomodoro di cui le prime testimonianze scritte si trovano in un manuale di cucina del 1790 del cuoco Francesco Leonardi. Il sugo di pomodoro è realizzato con guanciale soffritto in olio d’oliva e sfumato con vino bianco secco, pecorino romano e ovviamente pomodoro.

Harry Costa
2025-07-31 04:53:02
Numero di risposte
: 16
La zona di origine sembra essere quella tra le province di Rieti, l’Aquila, Teramo e Ascoli Piceno, e in particolare nei territori attorno ad Amatrice e Accumoli, dove c’è una frazione che si chiama Grisciano.
Fatta la gricia, ci volle un bel po’ di tempo per arrivare alla variante rossa: l’amatriciana.
Innanzitutto perché il pomodoro arrivò in Europa dopo la scoperta dell’America, ma anche perché ci vollero ancora alcuni secoli perché i pastori delle montagne laziali e abruzzesi arrivassero in contatto stabile con chi del pomodoro aveva fatto il principe della tavola, ossia i napoletani.
Unisci la gricia con la pummarola e la magia è fatta.
Che in padella ci sia una cacio e pepe o una gricia, che nel piatto ci sia un’amatriciana o una carbonara, il pecorino romano è il protagonista indiscusso di ogni cucina accesa nella capitale a pranzo o a cena.
Sì perché, tolta la cacio e pepe, assieme al pecorino romano il guanciale è l’ingrediente fondamentale della gricia, dell’amatriciana e della carbonara.
Non esistono questi tre primi romani senza un buon guanciale.
Solo dopo vengono gli altri ingredienti, ossia le uova per la carbonara e il pomodoro per l’amatriciana.