Il pesto è tipico ligure?

Lino Moretti
2025-08-15 17:23:30
Numero di risposte
: 25
Il pesto che conosciamo oggi è senza dubbio frutto di una lunga evoluzione lungo i secoli, che ha visto i genovesi e i liguri utilizzare le più svariate materie prime, dovute anche a preferenze e necessità.
Il pesto è il nome proprio di salsa, non è il nome di una tipologia di salse.
Eppure in passato l’abitudine era quella di dare un nome a ogni prodotto, anche quando vi erano alcune differenze non sostanziali.
Sul pesto oggi si sta dicendo tutto e il contrario di tutto.
È vero che in passato il pesto era fatto con ciò che si aveva, ma questo non vuol dire che oggi si possa cambiare la ricetta solo perché sono cambiate le condizioni.
In Italia, oltre al nostro pesto, ci sono altri due pesti: uno è il Caval Pistà di Parma, una polpetta cruda di carne di cavallo, battuta al mortaio, l’altro è il Grass Pistà di Modena, ovvero il lardo unito ad aglio e rosmarino utilizzato per condire le tigelle.
In Sicilia è diffusissima la Pasta cu l’agghia e altro non è che l’equivalente del pesto alla genovese trasportato in Sicilia e usato per condire la pasta.
Non è, come spesso si sente dire oggi, il pesto alla trapanese o il pesto alla siciliana.
È qualcosa di simile al pesto, ma non è pesto.
Pentema non era certo una terra ideale per coltivare il basilico, dunque gli abitanti si arrangiavano con ciò che avevano.
E va benissimo.
Ma non chiamarlo pesto è una questione di coerenza.
Ben vengano le varianti, purché siano contestualizzate.
Senza queste dovute attenzioni, si è in qualche modo arrivati ai tantissimi barattoli di vetro in bella vista nei supermercati che di pesto hanno solo il nome.

Cosetta Conte
2025-08-08 11:50:40
Numero di risposte
: 17
Il pesto alla genovese ha radici antiche, che affondano nel cuore della Liguria.
Qui, tra il mare e le colline, nasce questa salsa dal sapore inconfondibile, che è diventata un simbolo della tradizione culinaria ligure.
Il pesto alla genovese, autentico simbolo della cucina ligure, ha origini antiche e affonda le sue radici nella tradizione culinaria di Genova.
La storia del pesto genovese risale a tempi lontani, quando i marinai genovesi, in navigazione verso terre lontane, portavano con sé una preziosa miscela di sapori per rendere i loro pasti più gustosi e appetitosi.
Il pesto genovese è un’opera d’arte culinaria che richiede tempo, attenzione e passione.
Ogni ingrediente è scelto con cura, per garantire l’autenticità e l’eccellenza di un condimento che ha conquistato i palati di tutto il mondo.
È un condimento che porta con sé i valori di eccellenza e tradizione della cucina ligure, trasmettendo al palato un’esperienza di gusto unica e indimenticabile.

Mario Benedetti
2025-07-31 02:26:59
Numero di risposte
: 16
Il pesto ligure: dove nasce e cosa contiene?
L’unico vero pesto è quello che si ottiene usando basilico genovese Dop, altrimenti il rischio è quello di una salsa pungente e dal sapore di “mentuccia”.
Il terreno e il particolare microclima dell’intera Riviera Ligure – abbondante irraggiamento solare, clima mite e brezza marina – favoriscono infatti la crescita di una varietà di basilico dal profumo e gusto particolarmente equilibrato e saporito.
Oggi le zone di produzione più importanti sono Prà, Voltri e Coronata (Genova), Diano Marina (Imperia), Andora, Albenga (Savona) e la Val di Magra (La Spezia).
Nel 2011 il basilico genovese ha ottenuto la Dop ed è stato istituito anche il Consorzio del Pesto Genovese.

Felicia Marchetti
2025-07-31 00:00:53
Numero di risposte
: 27
La preparazione di un autentico Pesto alla genovese prevede tuttora l'immancabile mortaio in marmo e il pestello in legno, strumenti indispensabili per una salsa perfetta. Per quel che riguarda il basilico è necessario utilizzare quello genovese D.O.P. caratterizzato da un aroma intenso, da un colore tenue e da foglie ovali e di dimensioni medio-piccole. I veri puristi, poi, utilizzeranno il basilico del Pra' che viene coltivato sin dall'antichità nella zona omonima del capoluogo ligure. Per quel che riguarda l'olio extra vergine, la ricetta tradizionale consiglia l'Olio Extra Vergine di Oliva Riviera Ligure, anch'esso di Denominazione di Origine Protetta, e l'aglio di Vessalico, tipico della provincia di Imperia. Scelti con attenzione gli ingredienti, la procedura è così accurata che il Consorzio del pesto genovese riserva l'etichetta di Pesto alla genovese solo a chi la rispetta rigorosamente.

Assia De Santis
2025-07-30 23:06:54
Numero di risposte
: 17
Il pesto ligure resta una delle salse a crudo più amate e diffusa nel nostro paese.
Il pesto ligure originale si fa con le foglioline piccole e aromatiche del basilico genovese Dop di Pra' considerato l'oro verde della Liguria.
L'aglio, che non può essere omesso, deve essere quello prodotto a Vessalico (provincia di Imperia) che ha la particolarità di avere un sapore delicato e di essere più digeribile.
I pinoli, guai a sostituirli e dovrebbero essere italiani, dell'area del mar Mediterraneo per la precisione.
I formaggi sono il Parmigiano Reggiano DOP e il Pecorino DOP Fiore Sardo entrambi stagionati e grattugiati.
Utilizzate inoltre un olio extra vergine di oliva della Riviera Ligure che ha un gusto poco amaro e poco piccante e si sposa con il sapore degli altri ingredienti senza sopraffarli.
Infine, per dare sapidità, non devono mancare alcuni grani di sale grosso naturale.
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