Dove nasce la pasta alla genovese?

Cristina Rizzi
2025-07-31 02:28:19
Numero di risposte
: 17
Se anche voi avete sentito parlare più volte della "pasta alla genovese" (o anche semplicemente "la genovese"), non fatevi ingannare dal nome: non è un piatto originario del capoluogo ligure, bensì di quello partenopeo.
Ma perché allora "pasta alla genovese"?
Questo particolare tipo di condimento pare sia stato diffuso nel '600 a Napoli da alcuni osti genovesi che cucinavano la carne ricavandone un gustoso sugo per la pasta.
Nulla di cui meravigliarsi: d'altronde Genova e Napoli erano due importanti città de Mediterraneo, e ovviamente gli scambi (anche quelli gastronomici) erano frequenti.
Questo particolare sugo, la cui lavorazione è molto lunga, si abbina bene soprattutto con gli ziti, le candele, o le penne.
Se anche voi avete sentito parlare più volte della "pasta alla genovese" (o anche semplicemente "la genovese"), non fatevi ingannare dal nome: non è un piatto originario del capoluogo ligure, bensì di quello partenopeo.
Ma perché allora "pasta alla genovese"?
Questo particolare tipo di condimento pare sia stato diffuso nel '600 a Napoli da alcuni osti genovesi che cucinavano la carne ricavandone un gustoso sugo per la pasta.
Nulla di cui meravigliarsi: d'altronde Genova e Napoli erano due importanti città de Mediterraneo, e ovviamente gli scambi (anche quelli gastronomici) erano frequenti.
Questo particolare sugo, la cui lavorazione è molto lunga, si abbina bene soprattutto con gli ziti, le candele, o le penne.

Michael Monti
2025-07-31 00:01:26
Numero di risposte
: 11
La genovese è conosciuta soltanto dai napoletani, ma si potrebbe ricollegare al “boeuf à la mode” dei francesi. Il piatto risalirebbe al XV secolo, secondo un’antica leggenda. A quell’epoca la zona del porto di Napoli era gremita di bettole, in cui si preparava una pietanza a base di carne e molta cipolla idonea a sfamare i marinai genovesi che facevano sosta con le loro navi a Napoli una volta a settimana. Secondo un’altra leggenda, il piatto sarebbe, invece, stato ideato da un cuoco napoletano, vissuto nel XV secolo, che veniva soprannominato “O Genovese”, da cui, appunto, il nome della pietanza. Che sia vera la prima o la seconda versione non ci è dato sapere, ma una cosa è certa: “la Genovese” è un piatto nato in ambienti umili. Negli anni Settanta del Novecento, nell’Archivio Nazionale di Parigi, fu ritrovato un antico libro di cucina napoletana in latino volgare, dedicato a Carlo II d’Angiò, scritto nel 1300 da un anonimo della corte angioina. In questo testo si trova una ricetta, la numero 66, intitolata “De Tria Ianuensis” (Della Tria Genovese) che trova riscontro nell’odierna ricetta della Genovese.
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