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Chi è nato prima, il supplì o l'arancino?

Furio Villa
Furio Villa
2025-08-18 09:34:33
Numero di risposte : 22
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Rispetto alle prime tracce che si trovano di queste ricette, si viene a scoprire che, probabilmente, il supplì è un pochino più vecchio dell’arancino. La prima volta in cui il termine “arancino” compare in versione salata – prima ve ne erano solo di dolci – è nel Nuovo vocabolario siciliano italiano di Antonino Trina del 1868. Invece, il primo supplì fa capolino in una testimonianza scritta che risale al 1847, nel menù della Trattoria della Lepre a Roma con il nome di soplis di riso. La sua prima ricetta ufficiale risale però al 1929, scritta da Ada Boni e pubblicata ne “La Cucina romana”. In merito a tale annosa questione è bene però precisare che determinare quando una ricetta di uso popolare sia effettivamente nata resta senza dubbio un arduo compito.
Loretta Conti
Loretta Conti
2025-08-12 04:59:42
Numero di risposte : 19
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Andando poi a studiare le storie e le prime tracce che si trovano di queste ricette si viene a scoprire che probabilmente il supplì è un pochino più vecchio dell’arancino. La prima volta in cui il termine “arancinu” compare in versione salata è nel Nuovo vocabolario siciliano-italiano di Antonino Trina del 1868, ed è probabilmente a questa variante che si ispirano le “crocchette di riso composte” dell’Artusi nel 1891. Invece il primo supplì compare in una testimonianza scritta risalente al 1847 quando appare nel menu della Trattoria della Lepre a Roma con il nome di soplis di riso. La sua prima ricetta ufficiale però risale invece al 1929, scritta da Ada Boni e pubblicata ne “La Cucina romana”. Resta sempre di difficile determinazione quando una ricetta di uso popolare sia effettivamente nata, ma con buona evidenza i supplì erano già diffusi a Roma quando nascevano gli arancini.
Morgana Palmieri
Morgana Palmieri
2025-07-31 09:25:30
Numero di risposte : 19
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Le origini del supplì risalgono alla dominazione araba nel Regno di Sicilia, tra il IX e l’XI secolo, quando gli Arabi introdussero per la prima volta il riso nel nostro paese. Gli Arabi erano soliti appallottolare il riso nella mano, insaporito con zafferano, e condirlo con carne di agnello. Secoli dopo, le tradizioni culinarie del Regno di Sicilia, dove già da tempo venivano preparate gustose crocchette di riso, chiamate arancini o arancine, furono introdotte dai Borbone nel Regno di Napoli, dove queste polpette fritte venivano chiamate palle di riso e fritte agli angoli delle strade. La storia del supplì come lo conosciamo oggi inizia ai primi dell’800, con l’arrivo a Roma delle truppe di Napoleone. Il termine supplì probabilmente deriva dall’italianizzazione del francese surprise. Il supplì, o meglio la soplis, apparve per la prima volta in un menù della trattoria della Lepre a Via dei Condotti, nel 1874. Tra i primi ricettari in cui appare il supplì, o meglio il supplis, troviamo La cucina di famiglia di Adolfo Giaquinto risalente al 1901 e rieditato nel 1917. Dobbiamo aspettare la pubblicazione de La cucina romana di Ada Boni, nel 1929, per trovare una ricetta più simile a quella che conosciamo oggi. Per arrivare al supplì come lo conosciamo oggi dobbiamo aspettare il secondo dopoguerra.
Felicia Messina
Felicia Messina
2025-07-31 07:35:20
Numero di risposte : 20
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Si pensa, infatti, che le palle di riso siano una preparazione nata nella seconda metà del XIX secolo prima come un dolce a base di riso e solo dopo come una specialità salata. Il Dizionario siciliano-italiano di Giuseppe Biundi, il primo a registrare la forma dialettale arancinu, li definiva originariamente una vivanda dolce di riso fatta alla forma della melarancia. Quindi una pietanza dolce, non salata. I passaggi dolce/salato non sono così infrequenti nelle varie fasi della gastronomia. Il Nuovo vocabolario siciliano-italiano del Traina del 1868, rimandava la voce arancinu a quella di crucchè, ovvero specie di polpettine gentili fatte o di riso o di patate o altro.