Qual è nata prima, l'arancina o l'arancino?

Kristel Parisi
2025-07-31 10:01:02
Numero di risposte
: 19
L’arancina nasce in Sicilia tra il IV e l’XI secolo.
L’origine di questa pietanza, come tutte quelle a base di riso nell’Italia meridionale, è da collocare durante la dominazione araba.
L’arancina siciliana, così come la conosciamo adesso, comparve molto tardi nei ricettari “ufficiali”, più o meno nel XIX secolo ed è per questo che alcuni dubitano di un reale collegamento con la cucina araba.
Nel dizionario siciliano-italiano di Giuseppe Biundi del 1857, compare il termine “arancinu”, definito come “vivanda dolce di riso fatta alla forma della melarancia”.
Sul fronte della denominazione e della eterna divisione fra l’arancina palermitana e l’arancino catanese, lo storico ne fa una questione di semiologia: “Noi abbiamo 9 dialetti e due parlate e in Sicilia l’arancia si dice arancio: semplicemente in dialetto siciliano si dice arancinu mentre in palermitano diventa arancina”.
L’arancina come la conosciamo, invece, continua Gaetano Basile “compare nel ‘700 a Palazzo Abatellis, allora convento domenicano nel centro storico di Palermo.
Era la ‘piatta del convento’, ovvero la specialità della casa.
Poi arrivò Garibaldi, il pomodoro a buon mercato e il ragù: per questo sono convinto che l’arancina originale sarà sempre ‘accarne’.

Fortunata Ferrari
2025-07-31 07:25:30
Numero di risposte
: 7
Si chiama arancino o arancina? Un’annosa questione
Si tratta di una diatriba secolare, che con l’avvento di blog, social network e forum si è trasformata in un fenomeno virale diffuso a macchia d’olio in tutta la penisola, con meme e battute.
Pare che la discussione sia nata anche a causa della contesa tra Palermo e Catania nella supremazia degli arancini migliori e più creativi.
Nella prima città l’arancina è senza dubbio declinato al femminile: perfettamente rotonda e più piccola rispetto al catanese, l’arancina palermitana prende il proprio nome dal diminutivo di arancia, con cui si indica il frutto.
La denominazione "arancino" è stata adottata dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali quando si fa riferimento ai Prodotti Agroalimentari Tradizionali Italiani e si è diffusa sul territorio nazionale, anche grazie al commissario Montalbano che chiama così, in televisione e nei libri, queste delizie di riso.
A Catania, dove è rinomata e diffusa anche la variante “alla norma” (con melanzane) e al pistacchio di Bronte, invece l’arancina è prevalentemente declinata al maschile: con la sua caratteristica forma a cono, l’arancino catanese sarebbe ispirato all’Etna, secondo la tradizione.
Come si è espressa l’Accademia della Crusca sull’annosa questione?
Il femminile sembra secondo gli studiosi più naturale e corretto in tutta la penisola perché in italiano corrente è normale far riferimento al frutto di un albero al femminile, ma l’ente lascia carta bianca ai parlanti: è stato riconosciuto ufficialmente che nella Sicilia orientale la dicitura corretta è arancino, mentre in quella occidentale arancina.
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